Capitolo 16

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Frank si svegliò quando di colpo la luce svanì dalla camera. Balzò in piedi e cercò di telefonare a Leònidas, ma il cellulare del venezuelano non aveva campo. Chiamò allora Kainus e Cassandra: erano in macchina diretti nel Maine e andava tutto bene.

« Non c'è proprio nulla di cui preoccuparsi », si disse Frank ad alta voce, eppure era nervosa, come se dentro di sé fosse scattato un allarme. Scese in cantina e prese altre armi, mangiò un pacco di biscotti secchi e poi sistemò dei bicchieri ad ogni finestra: se qualcuno avesse provato ad entrare, avrebbe rotto i bicchieri facendo un gran chiasso.

Si piazzò in biblioteca, caricò tutte le armi e cercò il nome di Janis nei libri della nonna, ma inutilmente. Riprese a vagare per la casa, scrutando fuori da ogni finestra, senza capire perché non riuscisse a stare ferma o perché fosse tanto agitata.

« Leònidas, quanto vorrei averti qui, adesso... », sospirò fra sé e sé.

Si voltò per tornare in biblioteca e d'un tratto si trovò davanti un volto sconosciuto.

Due brillanti occhi azzurri la fissavano con intensità e Frank si sentì risucchiare e smarrire, intuendo troppo tardi che ciò che non riusciva a smettere di guardare erano in realtà gli occhi di un vampiro. Quando infine capì e tentò di distogliere lo sguardo, scoprì di non potere: il vampiro l'aveva incatenata a sé. Un panico cieco la assalì: tentò di gridare, di fuggire, di dimenarsi e di piangere, ma ovviamente non riuscì a fare nulla del genere. Non era più padrona del suo corpo e non poteva più muovere un solo muscolo.

Fissò terrorizzata il vampiro di fronte a lei, che aveva fatto un passo indietro come per permetterle di osservarlo per intero. Sogghignava tra sé, il bastardo succhiasangue, e rigirava fra le dita uno dei calici di cristallo della nonna, perfettamente intatto. « Un trucco molto vecchio per una ragazza tanto giovane », bisbigliò lui, ridacchiando. La sua voce era come il grattare del metallo, acuta e dolorosa, e parve graffiarla e pungerla con mille schegge di vetro. Frank avrebbe barcollato di fronte ad un simile sfoggio di potere, se solo ci fosse riuscita.

Il vampiro sembrava assurdamente giovane: un bel ragazzino sedicenne e niente di più. Aveva i capelli dal taglio sbarazzino, alla Colin Farrell, e un sorriso con gli angoli della bocca rivolti all'insù che gli disegnava due fossette verticali nelle guance lisce, ma dai tratti già decisi e virili. Portava una camicia nera, jeans, scarpe da ginnastica: sembrava un normalissimo adolescente del Ventunesimo secolo, ma i suoi occhi facevano male, bruciavano come fuoco. Frank non aveva mai conosciuto qualcuno di così potente, se non forse Serafim, ma in lui non ardeva una tale malvagità, un simile bisogno di fare del male.

Lui le si avvicinò e le leccò il viso; Frank si sentì rivoltare dalla nausea ma non riuscì nemmeno a sussultare: il suo corpo era come una bambola rotta. « Ho seguito il tuo odore fin dalla villa », disse ad un tratto il vampiro, spostandosi alle sue spalle ad una tale velocità che le parve semplicemente che fosse scomparso e subito riapparso a bisbigliarle nell'orecchio. « Riconosco il tuo odore. È simile al suo. All'odore della Guardiana ».

Frank avrebbe voluto urlare: la nonna? Quel pazzo aveva Jack! E così, eccolo lì, Janis: alla fine non era stata lei a trovare lui, ma il contrario. Che folle era stata a credere di poterlo combattere!

Il vampiro le passò la punta della lingua sul collo. « Il sangue di una Guardiana è... inebriante », le confessò in un bisbiglio e, senza lasciarle il tempo d'assimilare l'implicita minaccia, affondò le zanne alla base del suo collo, strappando un grosso lembo di pelle che ricadde all'indietro lasciando scorrere un denso rivolo di sangue rosso vivo. Il vampiro affondò la bocca nella ferita, come una sanguisuga, mentre Frank si sentiva venir meno dal dolore e soprattutto dal terrore. Era ormai all'isteria: la sua mente smise di ragionare con lucidità e si mise semplicemente a gridare silenziosamente, dibattendosi dentro di sé come un animale in gabbia.

NIGHTERS - La GuardianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora