Kainus sedeva sul letto del motel con una borsa del ghiaccio in testa, nel disperato tentativo d'arginare l'emicrania che lo affliggeva da quando si era risvegliato, nel parcheggio della stazione di servizio.
« Davvero non ti ricordo niente? ».
« Immagini vaghe », scosse le spalle, « Io che attaccavo un'umana debole ed indifesa... ».
« Ehi, debole a chi? », sbottò Frank, guadagnandosi una gomitata da parte di Cassandra.
« Ho cercato di fermarmi, ma non potevo. Era come se il mio corpo non fosse più mio ».
« Eri posseduto », annuì Cassy, sorridendogli col suo fare più affascinante.
Frank alzò gli occhi al cielo: quella benedetta ragazza era incorreggibile! « Già, ma io mi chiedo: posseduto da chi? Chi può essere così potente da possedere un arioch? ».
« Io sono un Supremo! », sbottò immediatamente Kainus, « Io non posso essere posseduto! ».
« Eppure eccoci qua », spalancò allegramente le braccia Cassandra, trillante come una bambina ad un picnic, « E comunque, non abbiamo più di che preoccuparci: qualunque cosa sia stata, a possederti, ormai è bella che bruciacchiata ».
Kainus le lanciò un'occhiata raggelante coi suoi inquietanti occhi dorati. « E tu, mera umana, credi davvero di essere riuscita ad esorcizzare un essere in grado di possedere un arioch? », storse la bocca, « Ma non farmi ridere ».
« Beh, ora sei libero, no? », gli fece notare Frank, « Il che significa che Cassy ha ragione: o è bruciacchiato o è ridotto abbastanza male da non voler più tentare simili stupidaggini. D'altro canto, mi sarebbe proprio piaciuto scoprire chi... ».
In quel momento si udì un trillo. Cassy e Frank tesero l'orecchio, mentre Kainus affondava la testa nella borsa del ghiaccio, e riconobbero la suoneria di un cellulare.
« È il tuo », disse Frank a Kainus.
« Io non ho un telefono cellulare », borbottò lui.
Il trillo si interruppe per un istante, poi riprese più forte.
« Beh, tesoro... », intervenne Cassandra, « ...allora le cose stanno così: o quello che hai fra le gambe è letteralmente un uccello canterino, oppure fidati, hai un telefono cellulare ».
Sbuffando, Kainus si mise una mano in tasca e ne estrasse con sorpresa un piccolo telefonino bianco. Lo aprì e se lo portò all'orecchio. « Pronto », disse ed un attimo dopo i suoi occhi divennero vacui.
Cassandra scattò immediatamente in piedi e tese il crocifisso che portava arrotolato al polso destro. « Ecco la Croce del Signore, fuggite potenze nemiche! Io ti esorcizzo, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, legione, riunione e setta diabolica; in nome e potere di nostro Signor Gesù Cristo... ».
Kainus allontanò di scatto il telefono dall'orecchio ed i suoi occhi tornarono del normale oro brillante, inspirò a fondo, si posizionò di nuovo la borsa del ghiaccio sulla nuca e tornò a parlare nell'apparecchio. « Pronto », ripeté e questa volta la sua voce grondava minaccia.
Frank e Cassandra attesero per un lungo istante, tese come due corde di violino. Infine, senza levare la testa dalla borsa gelida, l'arioch tese il cellulare verso Frank. « È per te ».
Frank lo prese con dita tremanti.
« Uno a dieci che non è Tom Cruise », commentò e Cassy le prese la mano, per farle forza.
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NIGHTERS - La Guardiana
ParanormalFrank non è una ragazza come tante. E' una Guardiana, uno sceriffo del soprannaturale, come sua nonna prima di lei. E quando si ritrova tra le mani una misteriosa reliquia che tutti sembrano volere, dovrà improvvisamente imparare di chi fidarsi. Tra...