7. Quel Maggiordomo, Intransigente

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Gli Shinigami gli piombarono addosso prima del previsto. Erano in due e avevano l'aria più infastidita del solito.

« Ciel Phantomhive, sei accusato di aver danneggiato i Cinematic Record di Mary Quinn e aver, così, compromesso la sua valutazione. » gli comunicò William. « Pertanto... »

« Pertanto nulla. » lo interruppe il Conte. « Quella donna è stata complice di ben undici omicidi, negli ultimi sei mesi. Di certo la sua vita non avrebbe portato alcun beneficio al genere umano. »

Il burocrate si sistemò gli occhiali e non rispose.

« Come immaginavo. » riprese il ragazzo. « Mi chiedo cosa ne sia stato di quelle undici persone. » proseguì, mellifluo. « Se il demone ha mangiato solo i loro corpi, non dovrebbe aver preso anche le loro anime, ma come siete riusciti a recuperarle? Raccontatemi, avanti: sono curioso. »

Gli Shinigami impallidirono.

« Non le avete prese, vero? »

William strinse i pugni. « Non è affar tuo, umano. » ribatté, ma nella sua voce c'era qualcosa di diverso dal solito, che stonava con la sua composta alterigia.

Ciel sogghignò. « Può darsi. » concesse. « Ma questo umano ha risolto anche i problemi della vostra agenzia. » Appoggiò il mento sulle dita intrecciate e lo fissò. « Direi che siete in debito. »

Gli occhi dello Shinigami dardeggiarono fiamme, oltre le lenti rettangolari. « Noi non saremo mai in debito con te, Phantomhive. »

Il Conte non si oppose. « Sarebbe troppo umiliante dovere qualcosa a qualcuno che ha venduto l'anima ad un demone, giusto, Spears? »

Il dio della morte non rispose.

« In ogni caso, spazzerò via quella banda di fanatici al più presto. » Li fissò. « Cercate almeno di non starmi tra i piedi. » Buoni a nulla. « Sebastian, mostra loro l'uscita. »

« Sì, padroncino. »

« Non è necessario. » lo fermò William. « Ti avverto, moccioso: se sparisce qualche anima, ti riterrò responsabile. Tieni al guinzaglio il tuo cane. » minacciò, ma i suoi occhi non si posarono mai su Ciel. Erano fissi su Sebastian.

Il demone scosse la testa. « Quante volte ancora dovrò ripete che non mi interessano le anime di bassa lega? » chiese, ma venne ignorato.

« Non costringetemi a fare gli straordinari. » raccomandò lo Shinigami, con uno sguardo che avrebbe terrorizzato più d'uno dei suoi colleghi. Saltò fuori dalla finestra prima che il ragazzo potesse strappargli il piacere dell'ultima parola, seguito a ruota dal suo collaboratore.

Ciel li guardò sparire tra le nubi di Dublino e si volse verso il demone. « Aggiornami. »

Sebastian annuì. « Ho sorvegliato la Perla del Nord come mi avete ordinato e ho passato al setaccio tutte le anime su di essa e nei dintorni. Erano tutte innocue, così ne ho approfittato tornare e servirvi il pranzo, ma quando sono tornato al molo ho notato un ragazzino circa della vostra età che si aggirava da quelle parti. È salito sulla nave e ha gironzolato un po' a caso tra le cabine, prima di cercare quella della Sirena. Ha forzato la serratura, ma non ha trovato niente di compromettente: avevo pulito tutto mentre lo aspettavo. » Scoprì la dentatura in un sorriso sinistro. « In compenso, ha trovato una provvidenziale lettera d'amore che chiedeva alla Sirena un romantico incontro qui al King Lear. »

Ciel inarcò un sopracciglio. « Hai agito di tua iniziativa e li hai messi sulle mie tracce. » commentò. Accavallò le gambe e tamburellò con le unghie limate di fresco sul bracciolo della poltrona. « Dovrei punirti per questo. »

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