-''Sembra libero, possiamo andare.''
Feci un respiro profondo e mi diressi per prima dove solo pochi giorni fa stavo rischiando la vita. Omar e Toni rabbrividirono insieme a me, il segno del nostro passaggio era parecchio evidente: bossoli di proiettili che giacevano a terra, sangue ovunque e soprattutto corpi privi di testa accatastati l'uno sopra l'altro.
-''Ma da qui è passato un uragano?!''
Fabio si fece avanti con sguardo scioccato seguito dagli altri, io cercai di fare finta di niente e ripresi a camminare, adesso in quel luogo che puzzava di morte più degli altri non si muoveva nulla e forse potevamo raggiungere il negozio di elettronica senza troppi problemi.
-''Un uragano chiamato Giorgia, direi...''
Rabbrividì quando Toni mi soffiò nell'orecchio, lo guardai truce beccandomi una fragorosa risata in pieno viso, se solo non avessi avuto le mani occupate gli avrei dato uno schiaffo così forte da fargli dimenticare anche il proprio nome.
-''Lascia i cattivi pensieri a dopo, devi essere concentrata.''
Annuii cercando di far raffreddare la rabbia, aveva ragione, se avessi perso tempo a pensare probabilmente i miei riflessi non sarebbero stati pronti come dovevano e rischiavo di fare una pessima fine.
-''Lo so, non serve che tu me lo ricordi.''
Lui mi fece una linguaccia e mi sorpassò sventolando in aria la mazza con fare beffeggiatore.
Uccidi solo gli zombie Giorgia...Solo gli zombie...
-''Perciò è qui che avete trovato Salvatore?''
Spostai lo sguardo su Fabio, gli altri ci avevano raggiunto ed osservavano i cadaveri cercando probabilmente qualcosa di utile come Omar che aveva recuperato i coltelli che avevamo precedentemente perso, in realtà lui era abbastanza avvantaggiato dato che sapeva dove mettere le mani.
Il ragazzo basso con l'ascia attirò la mia attenzione dando un calcio ad un corpo che mi stava sbarrando la strada e io gli sorrisi, lo avevo ignorato senza neanche rendermene conto.
-''In realtà è lui che ha trovato noi...Ma comunque sì, è questo il posto.''
Lui fece un fischio d'approvazione ruotando la testa per guardarsi intorno, effettivamente era abbastanza difficile credere che quattro ragazzi avessero fatto fuori così tanti mostri ma credo che sia tutto merito della concentrazione, e del fucile.
Il corridoio est non fu un problema, gli zombie ad essere attratti dal poco rumore che avevamo procurato erano stati eliminati all'istante dato che erano poco meno di una decina, e poco dopo tempo ci trovammo di fronte al negozio di informatica.
Cercai di scorgere attraverso le vetrine la possibile presenza di non-morti ma sfortunatamente il negozio era troppo ampio e troppo pieno per potermi permettere di fare un quadro generale sulla situazione. Osservai Omar fare lo stesso ma a quanto pareva nemmeno lui aveva la minima idea di cosa avremmo trovato lì dentro.
Fabio si posizionò davanti alla grande entrata facendo strani segni con le mani e solo dopo capì quello che stava cercando di dirmi. La maggior parte dei tornelli erano rotti mentre i rimanenti erano completamente imbrattati di sangue.
Una cosa era certa a quel punto, qualcuno dentro c'era, se vivo o morto rimaneva un mistero.
-''Credo sia meglio che solo in pochi entrino, gli altri dovrebbero restare qua fuori, non si sa mai.''
Omar si passò la mano fra i capelli e guardò tutti i presenti, me compresa. Dal soffitto la luce arrivava sempre più fioca ma non sapevo se stava già facendo sera o era uno dei soliti temporali che avvengono in questo periodo e che oscurano il cielo nascondendo il Sole.
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Infection #Wattys2016
Teen Fiction13 adolescenti catapultati in una realtà che credevano possibile sono nei film o nei videogiochi che tanto amavano. Una corsa contro il tempo per salvare le loro famiglie ma soprattutto alla ricerca di una spiegazione. Come era possibile che uomini...