-''Carica e riprova, è andata meglio di poco fa''
Mandai indietro il carrello e posizionando meglio il fucile sparai di nuovo colpendo in pieno il centro del nostro bersaglio improvvisato.
-''Ben fatto! Vedi che era meno difficile di quello che pensavi?''
-''Quell'albero è diventato uno scolapasta! Prima Giuliana con l'arco e adesso voi due!''
Io ed il mio amico ci girammo contemporaneamente mentre Giorgia lasciava la casa per raggiungerci.
-''Volete caffè?''
Posai il fucile e raggiunsi la ragazza che si era seduta su un muretto reggendo tra le mani un vassoio con tre tazzine fumanti di caffè.
-''Tranquilla, per oggi abbiamo finito. Ci vorrebbe un po' più di allenamento ma Gabriele ha un'ottima mira. E' zuccherato?''
Toni agguantò una delle tazzine e prese posto accanto alla sua migliore amica rilassandosi per la prima volta in quella giornata. Da quando avevamo finito di pranzare non aveva fatto altro che allenarmi a sparare ed anche se lui, data la sua passione per le armi derivata dai videogames, era un ottimo maestro io non avevo fatto altro che imparare solo adesso che il pomeriggio era ormai inoltrato.
Avevo capito un po' troppo tardi che il segreto stava nella posizione più che nella mira e agli inizi la potenza del rinculo e il peso dell'arma non avevano fatto altro che peggiorare la situazione ma in qualche modo ero riuscito a capire i meccanismi e il mio talento nell'imparare in fretta aveva fatto il resto, avevo sempre amato i cecchini ed anche se il mio fucile non si poteva definire tale mi sentivo bene solo a poter impugnare una vera arma.
-''E' poco zuccherato, se ti sembra amaro lo zucchero è dentro.''
La bionda sorrise e sorseggiò il suo caffè e prima di posare il vassoio sul muretto mi passò la mia tazzina. Decisi di prendere anche io posto e mi misi accanto al ragazzo dalla pelle pallida, sentivo la stanchezza nei muscoli delle braccia ma in qualche modo potevo ritenermi soddisfatto, dopo una giornata del genere potevo definirmi abbastanza bravo da poter proteggere le spalle ai miei compagni.
-''In ogni caso, ti sembra saggio sprecare proiettili in questo modo? Giuliana anche se si allena può recuperare le sue freccie, voi non potete riutilizzare le munizioni.''
Guardai il fucile che avevo abbandonato ridosso al muro, Giorgia, in fondo, non aveva tutti i torti. Per allenarmi avevamo deciso di utilizzare il fucile M4A1 che era appartenuto a Salvatore e che Carlotta aveva portato con se, era pratico e copriva un raggio d'azione abbastanza ampio l'unico problema è che facendo due calcoli ormai rimanevano pochissimi proiettili anche perché non avevamo a disposizione altri caricatori.
Sarei stato in grado di abituarmi ad un altro fucile che quasi sicuramente sarebbe stato del tutto diverso? Probabilmente no, soprattutto dopo che mi ero già immaginato ad impugnare quello durante una delle nostre ''battaglie''.
Toni fece un sorriso da chi la sa lunga, prese un altro sorso del caffè ed io lo imitai accorgendomi che non lo avevo ancora toccato, il liquido scuro e caldo scese lungo la mia gola e il suo gusto amaro mi rimase attaccato alla lingua.
-''Ti ricordo che abbiamo trovato molte scatole di munizioni a casa di tuo zio, mi è bastato apportare qualche piccola modifica al fucile e riadattare alcuni proiettili per risolvere il problema. Ogni tanto si inceppa è vero, ma per avere diciassette anni mi complimento con me stesso.''
Il ragazzo sorrise soddisfatto ed anche se io ero rimasto abbastanza sconvolto da ciò che aveva dettoa Giorgia non sembrava interessare, lei infatti finì il suo caffè senza mutare l'espressione di rimprovero che aveva già assunto da un pezzo.
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Infection #Wattys2016
Teen Fiction13 adolescenti catapultati in una realtà che credevano possibile sono nei film o nei videogiochi che tanto amavano. Una corsa contro il tempo per salvare le loro famiglie ma soprattutto alla ricerca di una spiegazione. Come era possibile che uomini...