20. Giorgia

25 5 0
                                    

Tutto era silenzio, spezzato solo dai singhiozzi continui di Chiara.

La consapevolezza di non essere stati abbastanza attenti da evitare quello che era accaduto ci stava distuggendo dentro. Eravamo tutti assorti nel guardare quella ferita grondante di sangue mentre Andrea era sdraiato a terra tenendo stretta mia cugina che non faceva altro che piangere. Era una scena straziante ma non potevano stare fermi li a guardare, anche se non potevamo salvare lui dovevamo almeno salvare noi.

-"Chiara ti prego, dobbiamo muoverci."

Roberta scosse la mora convincendola ad alzarsi e Omar aiutò il ragazzo ferito, entrambi erano sporchi di sangue e capivo dall'espressione di mia cugina che prima o poi avrebbe vomitato, eppure appena vide che il suo ragazzo riusciva a reggersi sulle proprie gambe tornò fra le sue braccia infischiandosene di tutto quel liquido scarlatto, potevo capirla infondo, si amavano e se non era facile per noi accettare l'idea che dovesse morire per lei era ancora peggio.

-"Posso vedere se riesco a fare qualcosa, forse non è grave come sembra"

Giuliana si avvicinò e Andrea gli porse la mano, guardammo tutti quella ferita profonda e fu facile notare come la pelle intorno allo squarcio stava piano piano cambiando colore, era inevitabile che il batterio, o qualunque cosa quei mostri trasmettessero, fosse entrato in circolo, e sarebbe stata questione di tempo prima di...

-"Giuliana è inutile... Grazie lo stesso ma sappiamo fin troppo bene come andrà a finire"

La ragazza abbassò gli occhi e lasciò la mano di Andrea, la verità è sempre dura da accettare ed io personalmente non riuscivo ancora a crederci, non avevo un ottimo rapporto con il ragazzo in questione ma era pur sempre un mio amico e il semplice fatto di essere impotente di fronte ad una stupidissima ferita alla mano mi spiazzava.

-"Vado a vedere se hanno bisogno di me"

Giuliana si allontanò a testa a bassa e il silenzio ricominciò a regnare, la tensione poteva tagliarsi con un coltello ma nessuno sembrava volersi muovere o parlare.

Era tutto così surreale, non avevamo ancora detto ad alta voce quello che pensavamo eppure quel pensiero ci aveva già avvolto come un'ombra scura, il fatto che Andrea dovesse morire ci terrorizzava e ancora peggio era l'espressione di lui, se ne era fatto una ragione mentre ancora noi altri non riuscivamo ad accettare nemmeno l'idea.

-"Io pensavo foste dentro! Che cazzo è successo?! Davvero non riesco a capire!"

Fabio alzò gli occhi al cielo infuriato, come se la colpa di tutto quello che ci stava succedendo fosse di quel Dio a cui lui non credeva.

Andrea stava per parlare ma fu fermato da Vittorio che fino a quel momento sembrava caduto in uno stato di incoscienza.

Pensandoci bene era la seconda volta che qualcuno veniva ferito in sua presenza e quindi doveva sentirsi parecchio in colpa, eppure qualcosa mi diceva che se al posto suo ci fosse stato qulcun altro l'esito della vicenda sarebbe stato diverso... in peggio, naturalmente.

-"Eravamo concentrati e ci siamo accorti del loro arrivo solo quando era troppo tardi. Non sono riuscito a evitare che lo mordessero, erano in troppi e siamo riusciti a scavalcare il muretto per miracolo. Quando siamo rientrati vi abbiamo visto correre fuori e vi abbiamo raggiunti ma come vedete è successo quello che non doveva succedere. Cristo, non potevo immaginare quanto fossero silenziosi. Mi dispiace..."

-"Sai che non è colpa tua. Anzi non è colpa di nessuno, siamo tutti vittime infondo. "

Andrea sorrise amaramente provocando singhiozzi ancora più forti sia da parte di Chiara che di Roberta, Vittorio invece si era nuovamente rabbuiato, per quando fosse stato un periodo difficile per tutti lui ne aveva passate anche troppe e non si era mai minimamente abbattuto.

Infection #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora