Capitolo 22-Matt

47 8 2
                                    

"Sali sulla schiena"
"Ok" sale piano sulla schiena ma la tiro su velocemente.
"Di questo passo facevamo notte" mi da una pacca sulla spalla
"Antipatico"
"Pronta?"
"Certooo" parto senza aspettare un minuto di più. Faccio la strada in modo che nessuno mi veda.
Intravedo la scritta LUNA PARK e li mi fermo.
"Ora dobbiamo entrare come una coppia normale"
"Ok" la prendo per mano e ci incamminiamo.
Molti ragazzi la guardano e io dico cazzo, ho capito che è bella ma hanno visto che è fidanzata.
Lancio occhiatacce a tutti e si conseguenza si girano andando per la loro strada
"Allora cosa vuoi mangiare?"
"La creap e dopo lo zucchero"
"Direzione creap. Aspettami qua" escalmo ridendo.
Entro dentro ad un bar.
"Scusi, posso avere una creap?" la barista è una ragazza con i capelli rossi vestita provocante e con un trucco volgare.
Rossetto rosso acceso e la palpebra tutta truccata di nero
"Mi dispice la creap non ce la ho ma posso offrirti qualcos'altro" dice con voce sensuale.
Un tempo avrei accettato, non mi fregava di niente e di nessuno ma da quando la mia principessa è nata la ho aspettata ogni secondo pensandola.
"Trovati un ragazzo" rispondo acido uscendo.
Hellen è li, seduta su una panchina con i capelli scuri al vento che osserva una bimba che tiene per mano il papà.
E ridono.
Ridono insieme perché la bimba ha spiaccicato il gelato a dosso al papà. 

"Ehi! Tutto apposto?"
Abbassa lo sguardo e noto una lacrima che le ricade sul viso.
Scuote la testa
"Sai, quando stavo in coma e sono stata tra la vita e la morte c'erano due mani.
Una era la tua e l'altra era quella di papà. L'avrei riconosciuta anche tra mille. Gli ho chiesto perché mi aveva lasciato e lui ha risposto che era stato troppo orgoglioso e mi aveva perso."
Inizia a singhiozzare
"Ha detto che mi ama e che c'era una persona speciale che mi aspettava.
Te.
Io non volevo lasciarti, sapevo me ne sarei pentita perché ti amo ma volevo staccare la spina.
Dire basta un  volta per tutte.
Porre fine alla mia vita solo se solo avrei preso la mano di papà.
Mi ripeteva che me ne sarei pentita. Volevo stare con te ma il bene che mi legava a papà era tanto quindi mi accasciai in un angoletto pensando a tutto.
A tutte le persone che avrei fatto soffrire e al fatto che sarei solo stata un egoista.
Per il bene di papà volevo fare ciò che voleva lui.
Senza pensarci due volte ho afferrato la mano.
La tua mano e mi sono svegliata.
È solo che ora guardando gli altri figli, vorrei anche io aver passato del tempo con papà.
Fargli sentire per la priva volta papà,  il primo ti voglio bene, la prima camminata, la prima cotta, la litigata, le gare di cibo...." singhiozza ancora più forte
"Vorrei averlo avuto accanto e non capisco perché la vita debba essere ingiusta.
Mi prenderai per un egoista ma io volevo tanto afferrare quella mano e lo voglio tutt'ora.
Ma voglio te.
Ma purtroppo nella vita non si può avere tutto"
L'abbraccio forte senza preavviso.
La capisco perfettamente, anche io avrei ragionato così al posto suo
"La penso come te." Sussurro al suo orecchio
"Ma posso dirti che hai fatto bene, e non perché hai scelto me ma perché devi goderti la vita.
Vivila fino in fondo.
Non arrenderti tu sei una persona speciale.
Coraggiosa, piena di affetto da fare e da ricevere, bella sia dentro che fuori.
Sei una principessa che si è creata un'armatura da guerriera.
Allora sai che ti dico combatti e non arrenderti mai.
Mai."
Alza la testa con gli occhi spalancati e un espressione scioccata in volto.
Rido a quell'espressione e anche lei con quel sorriso stupendo si unisce a me.
"Lo sai che ti amo" dice riabbracciandomi
"Mai qunto io amo te"
Mi alzo dalla panchina e le porgo la mano si asciuga le lacrime e la afferra.

"Allora, la mia creap?"
"Non c'era" a quella frase spalanca gli occhi e mi lascia la mano
"Come non c'era?"
"No, non c'era e una ci ha pure provato con me e io gli ho risposto di trovarsi un fidanzato"
Hellen mi guarda trattenendo una risata per fare la finata arrabbiata
"Dato che non mi hai preso la creap ti lascio"
"Scherzi? " Chiedo serio e con un espressione dispiaciuta
" Se vuoi ti compro 10 zuccheri filati e poi faccio ciò che vuoi e..." vengo interrotto da una risata
"Davvero ci hai creduto?" Annuisco abbassando la testa
"Devi smetterla di farmi questi scherzi. Un giorno di questi mi farai venire un infarto" rido anche io
"Mai. Comunque per farti perdonare voglio tutti e 10 gli zuccheri"
"Con piacere principessa, basta che poi non diventi cicciona a forza di mangiare" mi da uno schiaffetto sulla spalla e incrocia le braccia sotto il seno.
"E se divento ciocciona?"
"Ti amerò comunque ma sei più bella così direi."
"Anche io ti amo ma se diventerai ciccione ti lascerò" ride come una bimba che è appena riuscitola in uno scherzo
"Ah. La metti così è? Di do 10 secondi di vantaggio. Corriiii" inizia a correre guardando verso di me. Conto fino a cinque e poi la rincorro
"Ehi così non vale" urla affannata dalla corsa
"Pensa a correre anziche parlare"
Fa come detto ma appena si gira l'acchiappo
"Ho vinto. Ora che premio ho?"
"Un bacio? "
"Ci sto" la bacio subito prendendola in braccio
"Ti amo" le dico sulle labbra tra un bacio e un altro
"Anche io"

                           -

"Cosa facciamo?" Le domando curioso
"Ummm..." passa le dita sotto al mento pensierosa come se avesse la barba.
È così buffa
"Le macchine a scontro e dopo la ruota panoramica"
"Ok" la prendo per mano e ci dirigiamo verso le macchine a scontro
"Due gettoni grazie" dico al marocchino dietro il banco
"5 dollari" un furto penso
Gli lascio i soldi sul bancone e prendo i gettoni andandomene.
"Insieme due giri o un giro contro."
"Insieme" esulta tutta contenta battendo le mani
"Colore?"
"Ummmm.....rossa" indica la macchina e dopo aver infilato il gettone il maricchino annuncia l'inizio dello scontro
"La cintura ragazzi" ci dice un marocchino in tono di rimprovero
Mi avvicino a l'orecchio della mia ragazza
"Sai dove gliela infilo mo la cintura?"
Fa una risata e poi mi giro verso il marocchino che ci guarda strani
"Ma non lo vede che lei è una ragazza?" Indico accanto a me
" si, sc..." non lo lascio finire e parto.
Quando se ne accorge mi inizia a rincorrere
"Ehi, birbantelli, dove credete di andare?"
E dico manco avessimo provato a rubare. Tutto per una cintura.
Chiama una guardia e ci indica.
In quel momento io e Hellen ci guardiamo con un sorriso furbo e poi ci infiliamo la cintura contemporaneamente
La guardia si avvicina
"Perché non avete la cintura?" Chiede la guardia con fare annoiato. Hellen risponde innocentemente
"Ma noi abbiamo la cintura. Non so di cosa parla. Forse si è confuso con la coppia la senza cintura" dice indicando
L'uomo si gira e controlla
"Ah si, scusate" e se ne va verso l'altra macchina
"Gli sta bene a quelli che ci sono venuti addosso incastrandoci" dice indicando la coppia nei guai.

Rido e continuiamo a giocare per poi fare il secondo giro e poi la ruota panoramica dove c'era una vista mozzafiato e dove sono riuscita a strappargli un bacio in cima.

Vampiro da un giorno all'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora