Capitolo 28 -Hellen

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Controllo l'ora sull'orologio e noto che sono le 11:00 di mattina. Cavolo, dovevo incontrarmi con Aron qualche ora fa. Decido di chiamarlo, ma come una stupida non mi sono fatta dare il suo numero.
Uffff....butto sul letto il telefono frustata.
Devo anche prepararmi, spero solo che non si preoccupi per la mia assenza. Lo raggiungero' appena pronta.

Prendo dall'armadio un calzoncino jeans bordo' e una maglia nera della vans. Cerco un paio di calze trasparenti tra i cassetti e ne trovo un paio nell'ultimo. Infine prendo dalla valigia le superstar.

Mi porto i vestiti al bagno e apro l'acqua calda della vasca. Mi spoglio dei miei vestiti e mi immergo nell'invitante vasca colma di bollicine.
Subito il caldo dell'acqua a contatto con la mia pelle fredda mi fa trasalire poi mi rilasso con l'odore di vaniglia nelle narici.
Resto per una buona mezzoretta immersa nei miei pensieri e poi mi risciacuo eliminandoli tutti.
Faccio scorrere via l'acqua della vasca togliendo il tappo per poi vestirmi velocemente.
Ho deciso di non lavare i capelli perché voglio cambiare un po il mio aspetto, iniziando con l'andare dal parrucchiere. Mi trucco molto velocemente con mascara e rossetto color carne.
Una volta aver raccolto i capelli in una crocchia disordinata mi guardo allo specchio. Sono più presentabile del solito.
Prendo uno zainetto della vans nero che mi ero portata in viaggio e ci infilo dentro l'indinspensabile per una giornata fuori casa.
Chiudo casa a chiave e mi incammino verso il bar. Mi affaccio dalla vetrata e noto Aron con una faccia preuccupata che lava le stoviglie. Entro di nascosto nel piccolo locale per poi saltargli sulla schiena e mettergli due mani sugli occhi.

"Chi sono?"
"Hel?!"
"Ahhh...."scendo frustata dalla sua schiena "non c'è gusto con te"
"Semplicemente nessuno mi salterebbe a dosso e poi....buon compleanno!!!"
"Lo so sono speciale.....aspe?! Come sai del mio compleanno?"
"Lo sanno tutti Hel"
"Grazie" e gli salto per l'ennesima volta in braccio.
"Allora che facciamo oggi??"
"Tu nulla. Io vado un po in giro a fare qualche cambiamento e a fare shopping"
"Posso accompagnarti?"
"Si, se vuoi tu a me fa piacere. Ma tu non dovresti lavorare?"
"Giusto. Dovrei"
"Stupido. Dai andiamo!"
Fa il suo solito rituale di chiusura e poi usciamo dal piccolo locale.
"Dove vai?"
"Al cento commerciale!?"
"Non vuoi andare con la macchina. Sai?! La mia è dall'altra parte....a meno che tu non abbia la tua macchina allor..." lo interrompo prima che continui per sempre.
"Chiudi quel becco. Andiamo alla tua macchina."

In breve tempo ci ritroviamo dal parrucchiere all'interno del centro commerciale.
Ho appena discusso con vecchietto che voleva fregarci il parcheggio dopo che avevamo impiegato più di venti minuti a cercarlo.
Diceva di aver visto il posto per primo sosteneva che noi ci fossimo parcheggiati li per fargli un dispetto e voleva farci portare via la macchina da un carro attrezzi. Poi per fortuna un poliziotto ha sistemato la faccenda.
Ma io dico! La gente è matta.

"Allora. Come vuoi farti i capelli?"
"Boh, pensavo di farli di un rosso tendente però al marrone"
"Ummm...ci sta. Ti ci vedo. Che ne dici se intanto ti vado a comprare qulacosa da magiare?"
"Si grazie. Un tramezzino con prociutto e formaggio e dell'acqua mi bastano." "Qualcos'altro? "
"Si. Il tramezzino mi piace caldo e....mi porteresti anche un pacchetto di twix!?" Congiungo le mani a mo di preghiera e metto in fuori il labbro inferiore. Indugia un po guardandomi
"Ufffff.....non puoi fare sempre quella faccia, anche se a me non fa nessun effetto dico. Ti accontento solo perché è il tuo compleanno"
"Si, si" ritorno seria "scommettiamo che se domani, che non è più il mio compleanno, mi accontenti?"
"Non contarci. Vado"
Si gira e in quell'istante lo vedo rompere la maschera seria che si era creato e scoppia a ridere.
"So che stai ridendo"
"No invece!" Per poi girare e scomparire.
Quanto vorrei che ora Matt fosse qui. Mi aspetterebbe e mi darebbe della matta per il fatto che voglio colorare i capelli con quela roba strana e mi direbbe che gli vado benissimo così. È strano il fatto che anche se lo conosco da poco mi sembra di conoscerlo da anni. Infondo è così, mi sento legata a lui e....

Vengo interrotta da una voce.
"Buongiorno signora. Come vuole le faccio i capelli?"
"Buongiorno, li volevo tagliare, tingerli di un ros.... anzi no. Di nero e la messa in piega"
"Certo, si accomodi al lavaggio" mi siedo sistemandomi su quello scomodo sedile pronta per farmi venire il torcicollo.

-

Qualche ora dopo sono fuori dal parrucchiere con i capelli neri come la pece, lisci e accorciati fino alle spalle ma scalati di una lunghezza minima per raccoglierli in una coda.
Aron sulle poltroncine faceva facce buffe per il fatto che si stava annoiando a morte dicendo che avrebbe preferito stare con la sua insopportabile cuginetta (cito testuali parole) fin quando la parrucchiera ha avuto la bella idea di tagliarli i capelli. Ora sono molto corti lateralmente ed ha un ciuffio castano che gli fa risaltare gli occhi verdi.

"Prossima tappa?"
"Ummm....credo che comprerò qualche vestito nuovo, un costume ed un vestito un po più carino per stasera, ho voglia di uscire"
"Posso aiutarti a scegliere il costume?"
"No scemo. Per quello faccio da sola"
"Ti pareva. L'unica cosa divertente mi viene vietata. Ufff..."
"Dai non mettere il broncio piccolino. Mi devi aiutare a scegliere i vestiti però. Mi serve un giudizio maschile"
"Va bene. Dove dobbiamo andare?"
"Siiiiiiii!!!!!" Urlo battendo le mani e saltandogli al collo.
"Ora andiamo....boh! Il primo negozio con una vetrina interessante.

Nelle ore successive compro vari paia di jeans e maglie larghe, ma sono stata costretta a comprare anche gonne e magliette scollate perché Aron ha detto che i ragazzi preferiscono così. E lo ho accontetato anche se credo non li metterò mai. Poi ho comprato due vestiti molto simili neri, di cui uno è per stasera.
È un vestito nero intero ma che in realtà sembra composto da due pezzi. La parte sopra è composta da un top con la scollatura a cuore e le bretellone di un nero velato, stessa cosa per delle parti che lasciano scoperta la pancia.
Il sotto invece è una gonna attillata che arriva a metà coscia di un materiale elastico. Per quanto riguarda le scarpe ho preso, o meglio mi ha fatto prendere un paio di tacchi chiusi che arrivano alla caviglia con i lacci ed un tacco 15. Spero solo di non morire stramazzata a terra questa sera. Inoltre mi sono presa quattro paia di lenti per cambiare colore degli occhi. Un paio azzurre, poi verdi, marrone molto chiaro, quasi un giallo ambrato e rosse. Stasera voglio usare quelle azzurre.

"Soddisfatta dei tuoi aquisti?"
"Si, molto direi, apparte ciò che hai scelto te"
"Neanche per sogno. Quella è la parte migliore."
"Se lo dici tu!"
"Ora ti accompagno a casa e poi vado a lavorare un po al locale. Vuoi festeggiare li? La sera si trasforma un po il luogo"
"Certo! Va benissimo. Grazie di tutto"
"Di nulla Hel" lo abbraccio e mi accompagna a casa.

Vampiro da un giorno all'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora