Capitolo 14- Hellen

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Mi ci voleva proprio questo bagno caldo, forse devo uscire di qui o mi prenderanno per morta, è mezz'ora che sono immersa in questa grandissima vasca.
Esco sgocciolando per terra e mi avvolgo all'interno di un grandissimo, morbido e caldo asciugamano che mi ha dato Matt.
Ed è proprio mentre sto uscendo che mi accorgo che non ho ne biancheria ne vestiti. Apro un po' la porta, giusto per permettermi di sporgere la testa
" Matt?!" Lo chiamo un paio di volte quando lo vedo arrivare "Cos'è successo? Perché urli?" "Perché non ho ne biancheria ne vestiti da mettermi, ora come faccio?" Fa una ristata
"Che cavolo c'è di divertente!"
"Fammi pensare.....potresti metterti i vestiti che sono andato a comprare?"
"Sbrigati a pensare.....aspe che hai detto?"
"Che ti sono andato a comprare dei vestiti"
"Grazie,grazie,grazie! Sei fantastico!"
"Ora te li porto in camera, aspettami lì"
" ok vado" aspetto che se ne vada e in punta di piedi corro verso la mia stanza.
Mi siedo sul letto e dopo poco qualcuno bussa alla porta, mi avvolgo l'aciugamano addosso e apro la porta, Matt entra e posa sul letto una pila di vestiti per poi uscire dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
Non so' perché ma al posto della biancheria intima ci sono due costumi: uno nero a due pezzi e un altro intero, ma per modo di dire perché il pezzo di stoffa che dovrebbe coprire la pancia è retato. Naturalmente scelgo il primo e passo alla scelta dei vestiti anche se quello intero avrebbe coperto un po di più le cicatrici.
Mi metto un paio di calzoncini neri e una canotta rossa anche perché l'altro è un vestito che copre a malapena il sedere.
In mezzo ai vestiti trovo anche uno spazzolino quindi lo prendo e vado a lavarmi i denti.

Per le 11:30 sono pronta quindi scendo salutando tutti con un buongiorno. A tavola c'è della pancetta, latte, caffè, spremuta d'arancia e un tost; mangio un po di tutto, ma è davvero troppo.
Un po' mi dispice lasciare le cose che mi cucinano perché lo fanno soltanto per me. Vedo Matt scendere le scale, si mette vicino a me
"Oggi andiamo in piscina!"
"Ma guarda, chissà perché c'era un costume tra la pila di vestiti!" escalmo ridendo e lui si unisce a me.
Prende una sacca con degli asciugamani quando mi viene in mente che lui è un vampiro
"Scusa Matt, ma voi brillate alla luce, come fai a non farti notare?"
"Non ti preuccupare, negli anni ci siamo evoluti anche noi vampiri e ora abbiamo degli anelli che ci aiutano a non brillare. Allora, sei pronta?"
"Si, sono pronta! "
Usciamo di casa e il tragitto è lunghissimo.
"Perché?"
"Perché cosa?"
"Perché il tuo colore preferito è nero?"
"Perché sta bene con tutto e poi non ho passato una vita molto tranquilla quindi direi che mi si addice. E tu perché rosso?" "Perché il sangue è rosso"
"Non me lo aspettavo!"
Passa del tempo e rimaniamo in silenzio.
Sono confusa in questo momento.
Io in Matt stiamo insieme? Io gli piaccio? Se non lo baciavo lo avrebbe fatto lui?
E...con mia madre cosa devo fare?
Mi giro per osservare Matt. I suoi lineamenti perfetti e l'espressione concentrata sulla strada.
Io...io...non so come comportarmi. Non ho mai avuto una storia e se non fossi abbastanza? Non voglio soffrire ancora.
Scuoto leggermente la testa e Matt si gira.
"Tutto ok?"
"Si" non dice più nulla
"Ma...noi st..no nulla, lascia stare" "Si. Se vuoi sapere se stiamo insieme si. Sempre se ti va bene" "Si, mi va bene. Ma c'è un problema."
"Ah si? Cosa?"
"Non sono mai stata fidanzata. " dico la frase molto velocemente perché ho paura che mi prenda in giro.
Infatti inizia a ridere
"Davvero non sei stata mai fidanzata?"
"Si" abbasso lo sguardo. In fondo cosa dovevo aspettarmi? Un bacio? È normale che si metta a ridere
"Non rido per il fatto che non sei stata fidanzata ma perché ti preoccupi per questo. A me non mi importa. Voglio solo stare con te."
"Ah, ok"

"È stato brutto il tuo passato, eh?!"
"Si, abbastanza ma ora non ho voglia di parlarne, non voglio rovinare la giornata. È sempre quella cosa di prima...." anche se gia me l'ha rovinata mia madre penso tra me e me
"Ok, come vuoi. Siamo arrivati".
La spiaggia è occupata da tantissimi ombrelli colorati. Quegli ombrelli mi fanno ricordare i fiori che stavano a casa nella piccola serra e che ogni giorno andavo ad innaffiare con mia madre.
"Ti senti bene? Se vuoi torniamo a casa basta che mi avvisi!"
"No, no stavo solo pensando, non vedo l'ora di andare al mare."

Vampiro da un giorno all'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora