21. The hard work

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'You were the shadow to my light
Did you feel us
Another Start
You fade away
Afraid our aim is out of sight
Wanna see us
Alive.
Where are you now
Where are you now
Where are you now
Was it all in my fantasy
Where are you now
Were you only imaginary'

Mi sveglio di soprassalto imprecando qualcosa di incomprensibile e aprendo gli occhi a fatica. Cos'è? Non ho quella musichetta assordante a svegliarmi la mattina e mi ritrovo una canzone come sveglia a dieci centimetri di distanza. Stiamo scherzando? Spero proprio di sì. Afferro restando immobile, con gli occhi ancora socchiusi il  telefono di Zayn che si trova nel suo comodino e lo spengo velocemente. Ritorno velocemente nel mio lato del letto e richiudo gli occhi restando a peso morto sul letto e  cercando di riprendere nuovamente sonno. In quel momento mi accorgo  dell'assenza del moro. Sono smemorata!
Proprio in quel momento il diretto interessato fa irruzione in camera.
"Buongiorno." Sento la porta aprisi piano piano e riapro gli occhi. Mi siedo goffamente   con la schiena appoggiata sull'anta del letto e mi trovo Zayn ben vestito con un vassoio pieno di cose da mangiare.

"Cosa è quel faccino?" Chiede, posando il vassoio sopra il letto esattamente davanti le mie gambe.

"Ho sonno." Asserisco portandomi una mano a strofinarmi  gli occhi e guardandolo con un cipiglio in viso, restituendogli  il telefono come per fargli capire la causa del mio risveglio brusco.

"Oh.. Ehm.. Scusa amore." Sorride imbarazzato grattandosi la nuca e afferrando il suo telefono.
Mi metto in ginocchio cercando di non far cadere la colazione e lo afferro per il colletto della sua maglia.

"Ti perdono solamente se mi dai un bacio." Dico, in modo per lo più sensuale e lui avvicina le sue labbra alle mie.

"Perdonato." Sorrido accarezzandogli il naso con il mio e tornando fra le coperte.

"A cosa devo la colazione a letto?" Chiedo afferrando la mia solita mela fra le varie delizie che mi ritrovo davanti gli occhi.

"Mi andava." Scrolla le spalle prendendo una fetta biscottata e spalmandola con della Nutella. Finisco in fretta e mi alzo andando in bagno, a darmi una rinfrescata e lavare i denti. Passo la spazzola fra i miei capelli rendendoli un più lisci e meno annodati  e infine mi trucco leggermente, tanto per non dare l'idea di essere uscita da un film horror. Esatto! Di mattina sono proprio inguardabile , nonostante ciò non sono una che ama truccarsi molto. Semplicemente il minimo indispensabile.
Torno in camera e vado verso la cabina armadio fissando tutti i miei vestiti ma alla fine optando, come sempre, per la prima cosa capitata sotto i miei occhi. Indosso un jeans nero abbastanza strappato, le mie Stan  Smith bianche e rosse e una camicia a scacchi rossa e nera seguita da una maglietta corta bianca.
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"Zayn, andiamo?" Faccio irruzione in cucina vedendolo intento a guardare la televisione.

"Si." Annuisce, infilando il suo solito giubbotto di pelle e afferrando le chiavi della macchina.
Saliamo sulla sua Range Rover nera e apre il finestrino accendendosi la sua solita sigaretta e mettendo i suoi occhiali da sole.

"Certo che sei proprio figo eh." Ridacchio, osservando i suoi atteggiamenti.

"Grazie piccola, in effetti lo so." Ammette, facendomi ridere e incastrando appositamente la lingua fra i denti. Scuoto la testa ridendo e aumento la radio godendomi il viaggio in completa quiete fino all'arrivo a scuola.
Arrivando nel grande centro e, dopo aver parcheggiato notiamo tutti i ragazzi fuori: chi seduto sul prato a ripetere gli ultimi argomenti, chi seduto al bar, chi a fumare una sigaretta e chi a cazzeggiare a destra e a manca. Aspettiamo tutti la stessa cosa: ovvero il suono della campana. Spero con tutta me stessa che non arrivi mai , ma purtroppo pensare troppo non porta bene. Dato che nemmeno un minuto dopo la campana prende a suonare decretando l'inizio delle lezioni. Amavo andare a scuola, beh, prima era diverso. Amavo andare a scuola perché sapevo che era l'unico modo dove John non potesse farmi del male e mi sentivo in un certo senso... libera. Anche se adesso nonostante farei di tutto per inseguire il mio sogno è diventato parecchio stressante. Per quanto riguarda John. Non ho notizie sue da due mesi, non so se è ancora in carcere o lo hanno rilasciato e sinceramente la zia sa che non voglio toccare ancora questo tasto quindi non mi ha informato di nulla. Ma arriverà il momento in cui dovrò sapere. Ne va della mia sicurezza e tranquillità.

"Ragazzi, hey." Mi risveglia dai miei pensieri Cassandra portandomi alla realtà grazie al suo sorriso coinvolgente.

"Hey." Saluto e, faccio un  cenno hai ragazzi che stanno dietro di lei. Raggiungendoli mano nella mano con Zayn.

"Abbiamo Classica?" Chiede Yasmin, non ricordando mai l'orario scolastico.

"Si." Annuisco voltandomi a salutare Zayn con un bacio sulle labbra.  Zayn è affascinato  molto dalla psicologia ed ha iniziato da un bel po' il corso, stessa cosa Harold. Entrambi odiano la danza classica, è troppo  impegnativo per loro ballare sulla punte e sono dell'idea, a parer mio sbagliata, che non è una cosa tanto maschile. La classica scusa!

"A dopo piccola." Mi fa l'occhiolino, infilando le mani dentro le tasche dei suoi jeans e camminando insieme al riccio. Resto a fissarlo e, di tanto in tanto sospiro, fino a vederlo scomparire dietro la porta della sua aula.
"Daly, dobbiamo entrare in classe. Prima che arrivi Adela." Mi invoglia ad entrare Harmony prima dell'arrivo della professoressa. Non che sia severa o antipatica , ma tiene particolarmente alla puntualità. Mi avvio verso la grande sala sedendomi per terra in arrivo della prof.
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"Buongiorno ragazzi." Ci accoglie con un sorriso.

"Avanti, su mettetevi in posizione. Con le coppie che vi ho assegnato." Dice spostando lo sguardo fra di noi e lo stereo.  Inserendo il pezzo da ballare: 'One' -U2

Ero a coppia con Harrison, come mi era stato assegnato da Adela e a dir la verità non smetterò mai di ringraziarlo, dato che ieri non avevo provato per niente il ballo e lui mi  ha 'salvato' guidandomi sui passi da fare.
Lo sguardo della prof è dritto sui nostri piedi e per fortuna, dopo poco lo sposta. Sospiro lievemente e gli accenno un sorriso di ringraziamento che ricambia all'istante. Non appena la canzone finisce Adele assume un'espressione pensierosa osservandoci tutti.

"Bravi, ve la siete cavati un po' tutti. Vorrei solo rivedere un gruppo su cui ho avuto dei ripensamenti." Tiene lo sguardo fisso sul suo libretto e poi lo rialza. Sono sicura che si riferisce a me e ad Harrison. Cazzo sono nella merda.

"Enrika e Nathan." Aggiunge sedendosi nella sedia e rimettendo il brano, concentrandosi ad osservare i due. Cazzo questa è propria fortuna. Almeno per una volta! 
Nel mentre i due riprovano la coreografia mi siedo accanto  a Louis appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Tesoro, hey sei stanca?" Mi chiede ridacchiando mentre io annuisco facendo un lungo sbadiglio e aspettando impazientemente la fine dell'ora.

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora