2. A tought selection

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Il tempo sembrò passare in fretta e non appena arrivai a destinazione e abbracciai forte mia zia, arrivò il momento di diventare autonoma. Con passo spedito entrai nel grande cortile con l'ansia che era intenta a giocarmi brutti scherzi. Con la tensione di entrare dentro il grande  edificio e la paura di perdermi insieme a centinaia di ragazzi.
Mandai via questi sciocchi pensieri che non facevano altro che aggravare la mia situazione e aspettai che le porte della scuola venissero aperte.

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"Piano,piano senza spingere" Un signore abbastanza vecchiotto, con una folta barba bianca e pochi capelli del medesimo colore prende parola. Trasmette tenerezza da quel viso paffutello, ma non tutti i ragazzi stanno ad ascoltarlo.
Osservo l'interno dell'edificio meravigliata: è davvero grande, peccato che sia molto colorato. Non ho mai amato le cose molto colorate e appariscenti, ma hey sono dentro la London Accademy e quindi nemmeno questa miriade di colori accesi può sovrastare la mia felicità.

"Allora ragazzi consegnate la domanda in segreteria, lì vi daranno un pettorale con i rispettivi numeri. Lo indossate e fate la prova di ballo e se la passerete oggi pomeriggio ci sarà quella di teatro, chi le supererà entrambe avrà l'opportunità di fare la prova libera ed infine vi verrà detto se siete stati ammessi definitivamente." Continua quest'ultimo che solo ora, presumo sia il bidello. Ripete le cose con monotonia nella voce, segno che lavora da parecchio tempo in questa scuola.

Chloe's pov

"Incredibile tutti gli anni la stessa storia" Cammino fra i corridoi per arrivare in presidenza dove stanno gli altri colleghi.

"Ce n'è saranno duecento lì fuori e i posti sono soltanto venticinque" Mi avvicino alla macchinetta del caffè aspettando che questa faccia un caldo caffè per affrontare al meglio la mattinata.

"Dov'è Liam?Non doveva già essere quì?" Domanda Adrian, il direttore, guardando Diana e nel contempo dei fogli sparsi su una cartella.

"Oh non guardate me, io non ne so nulla" Dice quest'ultima scrollando le spalle e continuando a sorseggiare il suo caffè macchiato.

Dopo una decina di minuti di silenzio Liam fa irruzione in ufficio con mille cose fra le mani.

"Buongiorno, non sapete che traffico c'era e con tutte queste cose che dovevo portare non sono riuscito a sbrigarmi prima." Come al suo solito arriva sempre in ritardo. Leva la chitarra dalla spalla e adagia la miriade di cose strette fra le sue mani nel grande tavolo al centro della stanza, sbuffa passandosi una mano fra i capelli castano chiaro e fa piccoli passi avvicinandosi a Diana con un'espressione dispiaciuta.

"Mi dispiace per il finesett..." Cerca di scusarsi, ma Diana sembra davvero fare l'indifferente.

"Senti Liam non voglio più saperne niente" Lo interrompe alzando il tono di voce e non guardandolo minimamente negli occhi. Tutti noi manteniamo lo sguardo basso cercando di non intrometterci.
In quel preciso momento entra in presidenza la diretterice Violet indaffarata, anch'essa con molti fogli in mano.
Si siede nel suo ufficio e prende il solito microfono che fa da altoparlante. Ecco, ricominciamo un'altro lunghissimo anno!

Dalya's pov

"Vi do il benvenuto alla scuola superiore di Arti Sceniche, chi vi parla è Violet Cooper la vostra direttrice.Tra pochi minuti inizieranno le prove. So che nutrite grande fiducia nel vostro talento,ma purtroppo sceglieremo solo un gruppo ristretto; tutti coloro che non riusciranno ad entrare voglio comunque porgere loro il nostro ringraziamento ed esortarli a non perdersi d'animo. Continuate a lottare e arriverete di certo alla meta"
Una voce, all'inizio quasi metallica ci distoglie facendoci guardare intorno per capire da dove proveniva, solo dopo aver captato si trattava della direttrice mi avvio nello spogliatoio con l'intento di prepararmi per la prima prova di danza, per mia sfortuna gli spogliatoi sono in comune con quelli maschili. Non che mi vergogni ma mi sento a disagio a mostrare il mio corpo mal ridotto, quindi cerco uno spazio libero e un po' piú isolato dal resto.
Mi levo la maglietta e in quel momento un ragazzo biondo si scontra sbadatamente con me, mi guarda da capo a piedi e  dopo avermi sorriso teneramente se ne va a sedere. Scuoto la testa infastidita e continuo a spogliarmi.

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora