41. Normal day

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Mi sveglio con un sorriso stampato in faccia, apro gli occhi notando di stare intrappolata da delle possenti braccia. Poggio la mano sull'ostacolo che impone al mio corpo di muoversi. Sorrido all'idea che si tratti di Zane e mi volto dal suo lato osservandolo dormire con un'espressione abbastanza rilassata. Gli carezzo i capelli scompigliandoglieli un po' e ridacchiando immaginando la sua faccia da sveglio. Apre gli occhi poco dopo sorridendo alla mia vista.

"Buongiorno." Sbadiglia portandosi una mano a coprire le sue labbra..

"Dormito bene?"

"Molto, tu? Come stai?" Mi chiede passando una mano fra i suoi capelli e tirandoli indietro.

"Sto bene." Gli sorrido radiosamente e lui mi fa l'occhiolino alzandosi dal letto e raccogliendo i vestiti della sera precedente. A proposito, pensando al modo in cui le sue mani vagavano sul mio corpo non posso fare a meno di sorridere.
Mi risveglia dal mio stato di dormiveglia raccogliendo le mie mutandine e porgendomele.

"Devono essere tue." Sento le mie guance  andare in fiamme e ridacchio. Grazie al cielo se non sono mie di chi possono essere.

"Grazie." Lo ringrazio incrociando il suo sguardo e lo vedo sparire in bagno. Non capisco cosa mi sia preso la scorsa notta, ma vederlo così con quella sola asciugamano ha fatto accendere qualcosa in me. A distogliermi dai miei pensieri stavolta non è lui, ma è la sveglia che prende a suonare facendomi sobbalzare.
Zane esce dal bagno poco dopo ben vestito e profumato e si avvicina a spegnerla.

"Beh sai, questo succede quando non la sento suonare." Ridacchia riposandola sul comodino e scendendo al piano di sotto.

Infilo i jeans del giorno precedente e apro l'armadio di Zane cercando una maglietta pulita  da indossare. Trovo una felpa rossa e la indosso scendendo giù. È la prima volta che indosso le sue cose e hanno davvero un buon profumo.

"Spero non ti dispiaccia." Gli indico la felpa scendendo le ultime scale.

"Assolutamente." Sorride.

"Perfetto, perché prenderò molte cose in prestito dal tuo armadio." Gli esco la lingua e lui mi sorride uscendomela di rimando.

"Senti, ti va di andare a fare colazione fuori?" Chiede ed io incrocio le braccia al petto alzando un sopracciglio.

"Per fuori intendi al tuo bar?" Chiedo facendo una treccia laterale mentre lui si avvicina a me.

"Esatto piccola."

"Andiamo stupido." Annuisco correndo verso la porta e salendo sul suo motore per prima.

"Vuoi guidare?" Mi chiede con un sorriso
sghembo mentre io annuisco sorridendo come una bambina.

"Ma non hai la patente." Continua incrociando le braccia al petto e ridendo per la mia faccia buffa.

"Ci sei tu che mi tieni no?" Dico, mentre lui si avvicina sempre più. "Mi aiuti tu." Mi giro a guardarlo e lui salta su dietro di me. Mi tiene forte per i fianchi e mi sussurra le marce che devo prendere.
Arriviamo a scuola sotto lo sguardo di tutti e dopo che mi aiuta a scendere dalla sua moto ci incamminiamo verso il bar che non dista parecchio dalla scuola.  Entrando vediamo la maggior parte degli studenti seduti a prendere la propria colazione. Ovviamente il famoso gruppo non può mancare. Alla nostra vista ci fanno cenno con la mano come indicarci di avvicinarci.

"Hey ragazzi." Saluto prendendo posto accanto a Liam e in fronte a Zayn.

"Avete già ordinato?" Chiede Zane discutendo con Mike, uno dei camerieri, mentre i ragazzi annuiscono.

"Piccola, che cosa prendi?" Mi chiede gentilmente.

"Un caffè, mi va bene. Però." Lo guardo e lui si volta attendo la mia risposta completa.
"Sono venuta qui con te perché voglio stare con te e non vederti pendere ordinazioni a destra e a sinistra." Dico, stupendomi maggiormente di me stessa mentre tra i ragazzi echeggia il completo silenzio.

"Certo, arrivo subito stupida." Mi esce la lingua andando a consegnare le ordinazioni e tornando poco dopo a sedersi e ad inserirsi nelle discussioni con i ragazzi.

"Cosa c'è tra voi due eh?" Mi punzecchia Cassandra sbucando dal nulla a fianco a me e facendomi sobbalzare.

"Cassy, dio. Ti sembra il modo? È mattina e farmi morire a quest'ora non sembra rientrare nei miei piani." Sorrido mentre lei mi guarda ci un sorriso malizioso.

"Starei aspettando una risposta darling." Aggiunge riportando la sua domanda.

"Avrò modo di parlartene piccola peste." Le
sorrido e nel momento in cui le nostre ordinazioni arrivano iniziamo a mangiare.
Notiamo sono esattamente le otto e la campanella è già suonata.
Zane decide di offrire la colazione a tutti e in fretta entriamo dentro l'edificio più odiato da tutti. Non so, prima mi dedicavo di più alla mia passione ma adesso sta andando un po' in secondo luogo. Ed odio ammetterlo a me stessa ma non trovo più tempo per fare la cosa che amo più fare al mondo: danzare.
Come al mio solito Zane mi accompagna insieme ai ragazzi davanti la sala e mi sorride andando via. Sinceramente non abbiamo ancora toccato l'argomento di ieri e non so come ringraziarlo dato che mi sentirei parecchio a disagio, anche se so che a mia sfortuna prima o poi arriverà il momento.

"Buon giorno, ragazzi spero che oggi saprete fare molto di più della settimana scorsa. Vediamo un po'..." Fece un giro Adela intorno a noi pensando a chi poter far ballare.

"Krystal, Gigi, Perrie e Dalya."Assunse un'espressione pensierosa.

"Si avanti." Accese lo stereo sotto le note di una delle più grandi opere liriche.
La coreografia era formata da passi molto complessi e di tempo per provarlo non ne avevo avuto.
Fortunatamente e con non so quale miracolo del cielo andò tutto bene. La professoressa si complimentò con noi mandandoci a posto e iniziando col secondo gruppo. Aveva deciso di valutare a piccoli gruppi in modo da controllare le imperfezioni di ognuno di noi molto evidenti.

"Enrika, quando fai l' arabesque il peso del corpo è supportato da una sola gamba quindi la  gamba che alzi deve essere proporzionata all'altezza del braccio. Capisci?" Fece una pausa aspettando la risposta della mora per poi farla riiniziare.
La lezione andò avanti così fin quando la campana suonó e prima di passare all'ora successiva andai con le ragazze in bagno a cambiarmi.

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora