53. Hard working

877 53 4
                                    

Dalya's po

Non ho detto a Zane che sarei dovuta andare a casa di Zayn per inventare una coreografia, sinceramente non lo avevamo deciso né io né lui ma ben si la professoressa quindi non era un qualcosa voluto propriamente da noi. In questo momento c'è silenzio fra me e Zane, siamo in macchina e si sta dirigendo verso casa. Intravedendo la solita via scendo dall'auto.

"Ciao amore, ci vediamo domani." Gli sorrido.

"Hai da fare al pomeriggio?" Domanda levando i suoi occhiali da sole e catturandomi con i suoi occhi color mare.

"Domani ho l'esame di moderna e devo studiare." Sbuffo mentre lui mi sorride.

"Tranquilla allora, buona fortuna." Mi saluta lanciandomi un bacio in fronte e sfreccia via.

"Ne avrò bisogno." Dico fra me e me vedendo la sua macchina ormai a chilometri di distanza.

"Non ci avevo mai fatto caso." Entro in casa e sento una risata molto familiare. Poso le chiavi in cucina e passando dal salotto noto Louis ridere allegramente con Harry.

"Hey ragazzi." Sorrido, ricambiano il sorriso di rimando e mi spronano a sedermi con loro.
Diciamo che non presto molto alle loro conversazioni e per mia sfortuna se ne accorgono.

"Dalya qualcosa non va?" Domanda Harry poggiando la mano sulla spalla di Louis.

"Ehm.. No no" Sorrido.

"Sono solo un po' pensierosa. Sapete tra qualche ora devo andare da Zayn per provare quello stramaledettisimo ballo e non so come comportarmi."

"Piccola, comportati come ti senti. Vuoi urlare? Fallo. Vuoi prenderlo a schiaffi? Fallo. Vuoi baciarlo? Beh fallo." Mi consiglia Louis facendo sorridere il riccio.

"Ma no Lou! Io sto con Zane ti ricordo." Rido nervosamente.

"Lo so che stai con lui, ma non smettere di seguire il tuo cuore." Mi dice come se volesse ammetterlo più a sé stesso che a me.
Harry lo fissa intensamente per le sue parole che sembrano far riflettere pure lui.
Decido che la situazione è diventata parecchio imbarazzante perciò salgo in camera inventando la scusa più sciocca  e finisco per leggere il mio solito libro per poi addormentarmi.

Zayn's pov
Cammino fra le isolate strade di Londra in un vicolo cieco. Ultimamente il cielo comincia a farsi buio molto presto. Tiro con i piedi alcuni sassolini tenendo le mani nelle tasche. I miei pensieri non smettono di essere indirizzati a Dalya. Non so sinceramente cosa succederà fra qualche ora. Noi due da soli, senza litigare. Penso che ancora non siamo riusciuti ad avere una conversazione durata più di qualche minuto senza urlarci contro.
La cosa che in quel momento cattura la mia attenzione sono dei lamenti, seguo la via da dove provengono e si aggiungono dei singhiozzi strozzati.
Arrivo in una strada non molto popolata, decido di avvicinarmi sempre più guardando chi  si cela dietro queste quattro mura. La vista che mi appare è davvero oscena. Quattro uomini picchiano avidamente una ragazzina, potrà avere quattordici anni se non tredici. Non ci vedo dalla rabbia e mi butto su uno di loro che le tira forti schiaffi. I ragazzi sono parecchio ubriachi tengono varie bottiglie  di birra ormai vuota  fra le loro mani.

"Che cazzo le stai facendo?" Prendo per il colletto il ragazzo dal percing al labbro.

"E tu chi sei per venire qui? Sentiamo" Si avvicinano i due guardandomi con occhi stracolmi di odio.

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora