57. Nightmare is reality

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Penso a tutto quello che è successo ieri: i pensieri ricadono sempre su di lui, Zayn.

Perché non la smetti di tormentarmi?

Finalmente da oggi potrò dire di non vederlo per un bel po'. Sono in macchina e sto percorrendo quella strada per un'ultima volta. Oggi è l'ultimo giorno di scuola, la fine di tutto. Stasera ci sarà il ballo e non vedo l'ora di andarci. Mi immagino già Zane in smoking e dio, al solo pensiero non corrispondo delle mie azioni.

"Lou, non c'è un modo di fare più veloce?"

Chiedo al mio migliore amico affacciandomi dal finestrino e costatando ci sia davvero tanto traffico.

"Se avessi i poteri magici farei volare questo rottame, ma siccome non sono un mago non ho nessun rimedio." Tiene lo sguardo dritto sulla strada.

"Anzi uno c'è: scendi da questa  auto e vai a piedi." Continua sbattendo le sue mani sul volante.

"Hey Louis che cazzo ti prende?" Lo guardo non capendo la reazione del suo comportamento.

"Scusa." Sospira.

"Sono nervoso, ieri Harry non mi ha calcolato minimamente."

"Oh tesoro, vedrai che oggi andrà meglio." Poggio una mano sulla sua gamba e lui serra le labbra annuendo.
Arriviamo a scuola, i ragazzi sono tutti in giro per il cortile. Mi mancherà vedere tutti i ragazzi ansiosi di prima mattina, intenti a ripassare in quei pochi minuti qualcosa prima del suono della capanella.
La festa dell'ultimo giorno di scuola si tiene in cortile. Ci sono manifesti e cartoni appesi. Noto l'impianto stereo e vedo Zayn intento a provare le cuffie e le casse.

"Prova.. 1-2-3. Prova."

"Che ci fai lui li?" Domando a Louis non capendo.

"Woah! Il Dj Malik all'azione. Era da un po' che non lo vedevo sotto queste vesti. È assolutamente un asso." Batte le mani e si avvicina in mia compagnia dai ragazzi.
Resto a fissarlo, la lingua in mezzo ai denti, i piccoli ciuffi che gli ricadono dai capelli e le rughette che gli si formano ai lati della bocca. Sposto lo sguardo non appena lui incrocia il mio. Mi siedo insieme ai ragazzi osservando il lavoro che il 'Dj Malik' fa. Lui è la musica sembrano essere una cosa sola, proprio come lui e l'arte.
La mattinata passa fra balli e canti e finalmente  arriva il momento finale. Violet, la direttrice si fa spazio sul palco e afferra il microfono fra le mani.

"Buongiorno studenti e studentesse della London Accademy of Music and Drammatic Art. Sono contenta che è arrivata l'estate e con essa la fine dell'anno scolastico. So che alcuni di voi hanno passato bellissime esperienze qui. Hanno saputo amare la danza in una maniera assurda e tutte le altre discipline. Adesso sono qui per porgervi i mie più cari ringraziamenti e augurarvi una buona estate. Ci vediamo al prossimo anno ragazzi! Vorrei porgere i miei auguri ai ragazzi del quinto anno per la scelta del loro avvenire." Sorride applaudendo e scendendo dal palco.

Guardo i ragazzi dell'ultimo anno che si danno un abbraccio collettivo. Io non riesco proprio ad immaginarmi fra quattro anni, chissà se arriverò al quinto anno con pace e serenità. Spero solo che i prossimi anni saranno diversi da questo, non in senso scolastico ma in senso sentimentale. Ho davvero bisogno di un cambiamento radicale per la mia vita.

Finito l'ultimo giorno di scuola, decido di andare a casa. Passando dal cortile noto ragazzi tirare fogli o addirittura libri all'aria. Alcuni si salutano perché probabilmente non si rivedranno per un bel po' e, poi ci sono io. La solita, acida ragazza che cerca solo un posto libero dove stare.
Arrivata a casa lancio il mio zaino all'ingresso della porta e mi stendo sul divano facendo un lungo respiro.
Improvvisamente il mio cellulare prende a suonare.
Chi mai sarà a quest'ora? Rimango sorpesa non appena noto si tratta di Trisha. Che vorrà mai?

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora