47. These thoughts torment me

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Dalya's pov
Tutti i ragazzi sono intorno a me, ci sono tutti, davvero tutti eccetto la persona che avrei voluto veramente ci fosse. Il mio salvatore, colui che c'è sempre nel momento sbagliato ma che non posso fare a meno di ringraziare per esserci: Zayn.

"Ragazzi devo parlare con Zayn." Dico mantenendo il mio sguardo assente, e sorvolando le continue domandine  riguardante il mio stato di salute. Sono tutti sbalorditi per le mie prime prove appena dette.
I ragazzi mi avvolgono con una coperta e mi indicano che Zayn si trova in tenda. Se ne è scappato come un fulmine. Poso lo sguardo fra i presenti che sono in imbarazzo, fino a soffermarmi su quello di Zane che mi sorride teneramente invogliandomi ad andare e poi passo a quello di Gigi che sembra quasi essere mortificata.
Entro in tenda di Zayn non chiedendo il permesso. Lo trovo con le mani tra i capelli e la testa bassa.

"Hey." Mi faccio piccola stringendomi nella leggera coperta.
Nel momento in cui il suo sguardo si unisce al mio si alza prontamente mantendendo le distanze.

"Piccola, stai bene?" È abbastanza preoccupato, lo intuisco della voce.
Annuisco sorridendo leggermente, e lui fa un respiro di sollievo portando il suo ciuffo indietro.

"Posso sedermi? Con te intendo?" Domando con un pizzico di vergogna nella voce ma lui con un'espressione alquanto stupita mi sorride facendomi sedere in mezzo alle coperte adagiate per terra.

"Ti volevo ringraziare." Poggio una mano sulla sua, al mio gesto mi guarda con uno sguardo pieno di scintille e sorride inevitabilmente.
"Lo avrebbero fatto tutti."

"Ma lo hai fatto tu." Lo interrompo.

"Non me lo sarei mai perdonato se non ti avessi trovata." Si gratta la leggera barbetta pensando alla frase che potesse far uscire dalla sua bocca.

"Sai? Sicuramente ti avrei raggiunto. Perché senza di te non riesco ad andare avanti ..." Mi guarda in un modo come se mi accarezzasse con quelle parole.

" Zay, grazie per le belle parole ma io sai io non..."

"Mi hai chiamato Zay." Mi interrompe e arrossisco pensando a quel nomignolo quale ero solita chiamarlo.

"Ma si! Zay,Zan, Zai, sempre lì siamo." Rido nervosamente.

"Ti ringrazio davvero per tutto, ma adesso devo andare." Mi alzo ma lui mi ferma per il braccio lasciandomi cadere sbadatamente la coperta che tende a coprirmi. La sua attenzione cade sulle mie gambe. Il suo sorrisino debole sembra essere scomparso. Serra i pugni e vedo che contrae la mascella. I suoi occhi persi nel vuoto.
Il suo sguardo cupo raffigura il nulla.
Se mi affaccio nei suoi occhi la cosa che persiste è nient'altro che il buio, quello che fa paura. Quello di cui non si sa niente.

"D-dimmi che non è come penso." Dice con voce tremante ma nel mentre alzando parecchio il tono di voce.

"Cazzo rispondi una buona volta." Il suo sguardo è iniettato di sangue. E mi fa davvero paura. Le sue gambe tremano e il suo fiato diventa sempre più corto.

"Calmati Zayn." Lo supplico quasi continuando a mantenere le distanza.

"Va via ti prego, non posso sopportare una cosa del genere, non posso credere che tu ti sia fatta del male per me. Non lo posso tollerare! E, siccome ti ho fatto abbastanza male e non voglio fartene più ti chiedo di andare via. Ho bisogno di stare solo, perché se staresti un'altro minuto in più con me la tentazione di baciarti, abbracciarti e coccolarti sarebbe forte e non poterlo fare estentuanante. Va via da qui." Dice ma io resto immobile. Allora aumenta il passo e decide di alzarsi bruscamente uscendo dalla tenda.

Zayn's pov

Mi sento male, davvero male. Mi sento male dentro, nel profondo del mio cuore. Vorrei cancellare dalla mia mente quelle immagini che sono sicuro continueranno a perseguitarmi a lungo tempo. Mi sento morire a pensarla farsi del male. Ho sempre odiato queste cose, mia sorella parecchio tempo fa soffriva di autolesionismo. Si tagliava, quando faceva la doccia metteva l'acqua calda al massimo in modo da scottarsi e sfregava le nocche contro i muri in modo da romperle. Ha passato un periodo d'inferno ed  io stavo male a vederla così, mi deprimevo più di lei. Adesso sapere che Dalya soffre di autolesionismo mi fa morire dentro. Mi sento un rimorso perché so che la causa di tutto sono io. Vorrei andare lontano dimenticandomi di lei ma come faccio se la immedesimo in ogni cosa. Sono ancora innamorato. Ha lasciato una forte scia nel mio cuore, quasi indelebile.
Esco fuori sedendomi attorno ai ragazzi e a Gigi, la quale fulmino con lo sguardo. La colpa è solo sua. Più avanti però, vedendola sola e parecchio in disparte la chiamo e lei si avvinghia alle mie spalle.
"Scusami Zayn ho esagerato." Abbassa lo sguardo lasciandosi scendere qualche lacrima.

"Piccola, non devi scusarti con me ma con lei." Dico e in quel momento la diretta interessate esce con il volto rigato di lacrime, va in contro a Zane lasciandosi abbracciare.
I ragazzi cercano di attenuare la tensione raccontando aneddoti divertenti ma io resto impassibile. Indosso la felpa della tuta e mi avvicino al tavolino da dove prendo una birra che finisco subito.
Dopo il primo round passo al secondo, poi al terzo fino ad arrivare al quarto.
Barcollo tornando a sedere ma come si dice 'barcollo ma non mollo' e cerco di restare in piedi. Mi siedo cercando di prestare attenzione hai discorsi.

"Grazie di tutto ragazzi vi voglio bene." Sento quella melodiosa voce che riconoscerei fra mille.

"Grazie anche a te Zayn." Mi dice abbassando il suo sguardo ed io le sorrido flebilmente.
Decido di tornare in tenda  perché la mia testa e in subbuglio.

Dalya's pov

È tutto così fottutamente  sbagliato, noi siamo così fottutamente sbagliati. Uno più disastroso dell'altro. Perché siamo così bravi? Così bravi a farci del male da soli, così senza volerlo.
Mi distoglie dai pensieri Gigi venendo in contro a me.
"Ciao." Mi guarda ed io resto infierente.

"Ciao."

"Posso?" Indica la tovaglia ed io annuisco.

"Si."

"Volevo scusarmi. Io ho esagerato, non ti odio fino a questo punto. Certo il nostro rapporto non è il massimo però..."

"D'accordo Gigi tranquilla ho afferrato il concetto. Tranquilla. Vorrei stare un po' sola se non ti dispiace." Dico congedandola in fretta mentre lei annuisce andando via e lasciandomi dentro la tenda sola con mille pensieri fra la testa.

Kiss me, you fool  Z.M  #Wattys2016 (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora