Solitudine

3.9K 189 42
                                    





Tolsi l'ultima fasciatura. Da quando me le aveva fatte non avevo più parlato con Simon. Era io terzo giorno che passavo in completa solitudine. Ora più che mai rischiavo di impazzire. I miei amici, i miei clienti e perfino i miei rifornitori mi davano per dispersa. Passavo la maggior parte del tempo ad inventare scuse plausibili per la mia scomparsa.
Oggi avrei dovuto accompagnare Ann dal ginecologo.
Avrei dovuto vedere il mio nipotino per la prima volta, ma il mio padrone, mi teneva rinchiusa nel suo castello.
Nonostante la mia passione per la disney, avevo sempre preferito le guerriere tipo mulan, alle principesse.
Ed ora eccomi qui, rinchiusa in questa reggia. Avessi avuto i capelli lunghi avrei almeno tentato di calarmi dalla finestra.
Invece no, mi ritrovavo con il telefono in mano a scorrere le immagini della mia vita, o almeno di quando fosse ancora normale.
Mi mancava perfino il mio adorato micetto.

Guardai le mie mani. Non mi facevano poi così male.
L'unico dolore era quello tra le mie gambe.
Una parte malata nella mia testa aveva sperato che Scar tornasse a ripetere quello che aveva iniziato, non mi importava più se al mio posto immaginasse Matt. Volevo solo avere quel fottuto bastardo dentro di me.

Per non annoiarmi troppo avevo apportato qualche modifica al fortino, avevo raccolto qualche fiore dal meraviglioso giardino che circondava l'intera tenuta. Era il posto che preferivo della casa, anche se Simon preferiva che non uscissi troppo, non sia mai che fossi caduta nelle mani dei suoi nemici. La sua dolce mogliettina un diversivo perfetto che lo faceva quasi apparire normale.

Io dal mio canto dovevo nascondermi da Getro. Mi serviva del tempo per preparare la mia fuga, questa volta sarebbe stata definitiva. Dovevo però aspettare il momento giusto, e soprattutto dovevo sfruttare le cattive conoscenze del mio maritino per far luce su quei misteri che mi portavo dietro da troppo tempo.

Afferrai il cellulare per rispondere.
-Ei Ann!- dissi cercando di celare il dispiacere.

-Sei proprio sicura di non riuscire a venire? Sono qui fuori scalpitante, sto aspettando tuo fratello.-

Deglutii.

-Sai quanto vorrei essere lì in questo momento, ma proprio non ce la faccio.-
Dissi amaramente.

Odiavo ancor di più Simon.

-Fate tante foto, e se riuscite anche un video così mi sentirò come se fossi lì con voi!- dissi.

Pensandoci su mi venne un'idea.

-Perchè non dici a Matt di fare un gruppo per comunicarci le novità e di aggiungere anche me e Simon-
finalmente avrei avuto il suo numero.

-Credo che si possa fare, anche perché ora anche lui fa parte della famiglia.-

Questa sarebbe stata solo una delle tante vittorie.

In questi istanti mi sentivo ancor di più figlia di mio padre.

                            ****

Simon

Era io secondo posto che giravamo, neanche questo sembrava quello giusto.

-Se continuiamo a fare buchi nell'acqua non lo troveremo più-

La cosa mi iniziava a spazientire. Avevamo girato nei quartieri più malfamati, nemmeno l'ombra del mio uomo.

Take a lieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora