Burn 🔥

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Simon.

In quel momento non riuscii più a pensare a niente.
Tutto di lei era dentro di me.
Come se fossimo una sola persona.
Non mi sentivo più perso, non sentivo niente come se tutto quello che mi servisse fosse lì proprio tra le mie braccia.
Sentivo il fuoco ardere dentro di me, la nostra pelle sudata l'una contro l'altra.
Volevo le sue labbra soffici.
Le accarezzai con il pollice prima di tuffarmici nuovamente.
La strinsi a me più forte che potevo.
Le nostre mani erano un groviglio, le mie non riuscivano a smettere di vagare sul suo corpo come se non avessero mai toccato quella pelle liscia.

Mia
Mia
Mia

Cazzo dovevo entrare dentro di lei e subito.
Stavo per esplodere per ridurmi in poltiglia.
Sentivo il desiderio bruciare nelle mie vene, nella mia testa nelle mie mutante.

Ora, e per sempre, sarebbe stata la mia droga.

Le spostai le mutandine e infilai un dito nella sua fessura calda, un debole suono uscì dalla sua bocca. Si stava mordendo il labbro. Dannata.
Era troppo, troppe emozioni, troppe cose in uno stesso istante.
Volevo tutto di lei e allo stesso tempo niente, volevo restare così a guardarla a riempirmi di lei in eterno.
Il mio corpo bramava il suo, la mia mente la sua, e nel mio petto quello che ormai pensavo fosse morto aveva riniziato a battere più forte che mai.

Rimasi immobile in balia di quel flusso di emozioni che non riuscivo a frenare.

Leony.

Il mio Simon, era tornato, lo sentivo, come se non fosse mai andato via.

Il quel momento si era fermato, era lì i piedi davanti a me.

Poggiai una mano sul suo petto sotto il tessuto morbido della camicia sentii l'inferno e il paradiso nello stesso istante.

Aveva paura lo sentivo, ma sapevo anche che quello era il mio momento.

Mi alzai sulla punta dei piedi e gli diedi un casto bacio sulle labbra.
Senza dire niente misi la mia mano nella sua.

Gli avrei dato tutto il mio amore tutta me stessa.
Lo trascinai fino alla sua camera da letto, lui non disse niente.

Sbottonai tutti bottoni della sua camicia, senza smettere di guardarlo negli occhi.
Lo spogliai e mi spogliai a mia volta.

Mi sedetti al centro del letto e lui mi seguì.

Erano tante le cose che avrei voluto dirgli, ma ero consapevole che qualunque parola avrebbe rovinato quel momento.

In quel momento eravamo nudi, spogliati del nostro passato, dagli errori ,eravamo solo Leony e il suo Simon.

Si mise in ginocchio davanti a me e dopo avere preso un respiro mi prese tra le sue braccia, tra le sue labbra.

La mia testa e il mio cuore erano un tutt'uno, mi passò tutto davanti tutto quello che avevamo passato fino a che lo sentii dentro di me. In quell'istante diventammo un solo corpo e una sola anima.

Iniziò a spingere lentamente, senza mai abbandonare il mio sguardo.
La mia mente si annebbiava sempre di più così come il suo sguardo.

Il culmine arrivò per entrambi, lui si lasciò andare sul mio petto e restammo così immobili e vicini.
L'amore, prigioniero allungo in noi stessi, era finalmente libero.

Accarezzai i suoi morbidi capelli, la sua testa era immobile sul mio petto sentivo i suoi respiri e i miei contemporaneamente e non riuscii più a trattenere le lacrime.

Mio.

 

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