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-e così hai iniziato a disegnare all età di otto anni?-
-si,mia madre mi insegnò a disegnare delle bamboline..non erano un granché,avevano la testa che sembrava una U piena di capelli- rispose Gwen ridendo.
Le due ragazze,consumata la cena,si erano avviate sulla spiaggia per continuare il tragitto per tornare a casa,con i piedi nudi sul bagnasciuga.
-lei pensava davvero che i miei disegni fossero bellissimi,mi sosteneva,fu lei a farmi avvicinare al mondo dei cartoni animanti giapponesi-
-quindi tu di mestiere sei..una disegnatrice di cartoni animati?- chiese Eleonora curiosa.
-illustratrice- rispose sorridendo Gwen.
-perché parlo di tua madre al passato?-
-perché è morta..è morta poco dopo il mio dodicesimo compleanno- disse Gwen continuando a camminare.
-forse ho toccato un tasto dolente..mi spiace..-
-no,non preoccuparti..lei era una donna fantastica,bellissima. Il mio contrario. È morta perché l hanno investita,sai..mi manca tantissimo- disse Gwen trattenendo le lacrime.
-anche i miei genitori sono morti in un incidente d auto,stavano tornando da lavoro..e colto dal sonno mio padre perse la percezione e si addormentò..la macchina andò a schiantarsi contro un albero..-
-Ele mi dispiace così tanto- disse Gwen stringendo la mano di Ele.
-ho cresciuto i miei fratelli,due gemellini,e ho abitato a casa di mia zia. Un alcolizzata,drogata.- Ele si fermò per un istante,l immagine di Alice da bambina le era comparsa in mente.
-li ho conosciuto Alice- pronunciò Eleonora e per Gwen fu come una pugnalata al petto.
-scusami Gwen..non volevo parlare di lei-
-non..non preoccuparti davvero,dopotutto è il tuo passato,non posso modificarlo- disse Gwen sorridendo,ma di quel sorriso non c'era vera gioia.
-invece mi dispiace. Io amo te,Alice non conta più nulla. Voglio che ti togli dalla testa qualsiasi tuo complesso- disse Ele accarezzando il viso candido di Gwen.
-ti credo,e ti amo- rispose Gwen avvicinandosi alle labbra si Eleonora.
Le due si baciarono,un bacio dolce e appassionato.

Prese dalla passione corsero a casa.
Aprirono la porta di tutta fretta.
-Ele,voglio che mi rendi tua,solo tua- sussurrò Gwen arrossendo.
-lo voglio anche io- rispose Eleonora affannata.
Ele spinse Gwen sul letto,la spogliò avidamente e si fermò ad osservare la sua ragazza,la donna che amava,nuda d innanzi a lei.
-voglio spogliarti anche io- disse Gwen tirando la camicia di Eleonora.
-si- rispose ansimante Ele,e si meravigliò di se stessa.
Mai aveva dato il consenso di farsi spogliare da qualcuno,aveva sempre fatto tutto da se e odiava che altre mani la toccassero.
Ma con Gwen era diverso,le sue mani piccole e sottili,sfilarono il tessuto lasciamo Eleonora anche essa nuda,d avanti allo sguardo ardente della sua ragazza.
Ele si avventò sul colpo di Gwen,le strinse i piccoli seni sodi e le mordicchiò l orecchio.
Gwen ansimò e arrossii.
-Ele..è la mia prima volta..ti prego sii dolce..-  sussurrò Gwen guardando Ele negli occhi con ardore.
Ele annuii,e la voglia la travolse.

Carezze sulle Ferite IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora