Capitolo 2;

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Quella sera arrivai al locale in compagnia di Nick, con un'aria tutta'altro che festaiola.

Avevo  ancora rimuginato sulla discussione con Gemma ed ero giunto alla  conclusione che disapprovavo a pieno le sue scelte lavorative.

Inoltre  avevo beccato Nick a spiarmi dalla serratura mentre facevo la doccia e,  ciliegina sulla torta, Max aveva pubblicato una foto su Facebook in cui  era su una spiaggia tropicale a prendere il sole con il suo nuovo  ragazzo.

Non ero arrabbiato per aver visto il mio ex tra le  braccia di un altro, quanto perché era andato alle Maldive, quando era  da sempre stato un mio sogno di cui gli avevo parlato molte volte.

"Doppiamente stronzo!" pensai furente, entrando nel locale semi buio che mi avvolse con la sua aria impregnata di alcool.

Cercai con lo sguardo mia sorella.
Era bellissima nel suo tubino succinto, dorato e cosparso di paillettes scintillanti.
Anche  i sandali del tacco vertiginoso erano dorati e i suoi capelli biondi  erano stati fissati in uno chignon con forcine cosparse di brillantini  che catturavano la poca luce della sala.

Era ovvio che stava facendo di tutto per non passare inosservata... Anche bere come una spugna ancora prima del mio arrivo.
Da come mi crollò sulle spalle appena mi vide, capii subito che era già ubriaca.

Con la voce impastata e scossa dalle risate, mi presentò i suoi colleghi.

Nessuno  parve interessato ad approfondire la conoscenza. Alla fine tutti gli  invitati si dileguarono, per ballare o per abbordare qualche  malcapitato, mentre Gemma si lasciò trascinare da Nick in un sensuale  ballo al centro della sala.

Da come si erano messe le cose, capì  che nessuno dei presenti era abbastanza sobrio e affidabile da  permettermi una sbornia senza preoccupazioni, così alla fine rifiutai la  mia tequila e mi avviai al bancone a chiedere un analcolico.

A  giudicare dalla gente che entrava ed usciva dal locale, era ovvio che  Louis Tomlinson aveva fatto un ottimo lavoro per lanciare il Prince!

Quanto avrei voluto avere anch'io un PR, per quando avrei aperto la mia agenzia!

Rosso dall'invidia e dalla frustrazione per tutte le difficoltà che stavo  incontrando, mi feci spazio tra la folla per arrivare davanti al  barista.
Dovetti aspettare quasi venti minuti prima di riuscire a farmi servire.

«Un analcolico alla frutta!»

«Ti va il nuovo cocktail "No Problem" alla mela?» mi chiese allegro il barista.

«Perché no!»

Il cocktail in questione si rivelò una vera e propria composizione floreale sopra un liquido verde mela.

«Tieni, bellezza!»

«Che cos'è, Seth?» urlò accanto a me una voce maschile, indicando il mio drink.

«Non  fa per te, amico! Si chiama "No Problem". È un analcolico.» gli rispose  il barista divertito, mentre io mi sporgevo in avanti per afferrare il  mio drink e tornare al tavolo per scolarmelo.

Tutta quell'attesa e quel caldo mi avevano fatto venire una gran sete.

Stavo prendere il mio bicchiere, quando una mano mi precedette portandomi via la mia ordinazione.
Mi voltai furioso, proprio mentre quel liquido verde scivolava giù a rinfrescare la gola di qualcun altro.

«È mio!» sbottai cercando di riprendermi il drink. «Se ne vuoi uno, fa' la fila come tutti gli altri!»

Dalla composizione floreale che adornava il bicchiere, vidi sbucare il viso stupido di un ragazzo.

Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora