Capitolo 16;

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Passai la mattina a fantasticare, progettare e pianificare quello che Louis avrebbe ricordato come il peggior compleanno di Zayn Malik.

«Harry, io parto fra due ore. Hai carta bianca. Un duplicato delle chiavi della camera di Louis e della mia, che sarà chiusa per evitare intrusioni non gradite. Volevo anche informarti che ho parlato con gli altri e ho spiegato loro che per motivi personali, questo Sabato avrai libertà di movimento in casa e che devono appoggiare ogni tua richiesta, come se venisse direttamente da me.»

«E' sicura che non diranno nulla Louis?»

«Sono pagati per tenere la bocca chiusa e comunque non ho detto loro nulla del nostro accordo.»

«Perfetto. Io intanto stavo pensando a...» L'ingresso di Louis mi bloccò.

«Harry, tu pensi? Questa è nuova! Credevo fossi capace solo di fare stronzate!»

La sua aggressività ebbe l'unico effetto di accrescere la mia ostilità.

«Signora Johanna.» continuai incurante dell'intervento di Louis. «Volevo chiederle se posso assentarmi questa sera. Vede, sono stato invitato ad una festa e vorrei avere il permesso di andarci.»

«Ma certo!» mi accordò la donna con uno sguardo d'intesa.

«Assolutamente no!» s'intromise di nuovo Louis. «Stasera c'è la festa di Zayn ed io ho bisogno di tutto il personale. E poi, quale idiota organizzerebbe una festa lo stesso giorno della mia?»

«Non saprei. So solo che la persona che mi ha invitato ha detto che era una sorpresa.» spiegai calmo.

«Chi?» si arrabbiò.

«Un amico.»

«Come si chiama?»

«Ha importanza?» ribattei cercando di mantenere un tono neutro.

«Louis, non sono affari nostri! Harry, hai il permesso e divertiti.» s'intromise Johanna sorridente.

«Grazie.» mormorai gentile, uscendo dal salotto.

Avvisai le mie colleghe di quel cambio di programma e per tutto il giorno cercai di evitare Louis. Fino alla sera, quando cominciarono ad arrivare i primi invitati, tra cui Zayn.

Intanto io mi preparavo a partecipare alla mia famosa festa, che altro non era, se non quella di Louis.

Mi vestii con un completo nero di seta, delle scarpe eleganti lucide, fissai i miei lunghi capelli ricci con del gel e infine mi avviai verso l'ingresso sotto lo sguardo di fuoco di Louis e quello diffidente di Zayn.

Davanti agli invitati che arrivavano a fiumi, nessuno dei due oso dirmi una sola parola, anche se gli occhi di Louis sprigionavano minacce e promesse di vendetta come fulmini.

E cosi iniziai la mia prima perlustrazione per riuscire a capire quali donne e quali uomini erano da tenere sotto tiro.

«Pensavo fossi alla festa del tuo amico.» mi stuzzico Louis.

«Lo sto aspettando. Mi aveva chiesto di attenderlo all'ingresso, ma mi ha appena avvisato che potrebbe tardare.» risposi dispiaciuto e pregustando il momento in cui gli avrei fatto pagare quell'espressione compiaciuta per le mie parole.

Fortunatamente gli ospiti continuavano ad arrivare e Louis fu trascinato dai festeggiamenti e non poté più controllarmi.

Fingendo di lasciarmi coinvolgere dalla festa, mi confusi con la folla, mentre Niall e Lauren correvano da tutte le parti per servire lo champagne e Louis dava il benvenuto ai presenti e augurava un felice compleanno a Zayn.

Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora