Capitolo 22;

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Quando mi svegliai, mi ritrovai in pigiama nel mio letto.

Da solo.

Era ancora presto ma la luce filtrava già dalle finestre inondando la stanza.

Mi sentivo un po' intontito, ma rilassato.

Guardai sul comodino e trovai un biglietto.

"Grazie per questa notte che ho passato insonne pensando a quello che avremmo potuto fare se non ti fossi addormentato cosi presto.

Louis.

P.S.: Ti ho tolto i boxer bagnati e ti ho messo il pigiama. Ho provato a tenere gli occhi chiusi ma non ci sono riuscito"

All'interno del biglietto c'era un gelsomino bianco.

Nel panico, controllai sotto il pigiama.

Ero davvero nudo!

Guardai vicino a me.

C'era Niall che dormiva beatamente.

In silenzio mi alzai e andai in bagno.

Mi osservai allo specchio.

Ero abbastanza in ordine per essermi appena alzato.

Mi sistemai i capelli e mi lavai bene il viso per togliermi gli ultimi residui di sonno e proprio mentre mi stavo asciugando, notai un enorme segno violaceo alla base del collo.

L'ultimo succhiotto che ricordavo sulla mia pelle risaliva all'ultimo anno di liceo.

Erano ancora impresse indelebili nella mia mente le sfuriate di mio padre quando lo vide e i due mesi di punizione successivi.

Da quella volta non avevo piu permesso a nessuno una cosa simile, che ormai reputavo roba da liceali.

"Adesso come diavolo lo copro questo segno?", pensai.

Ancora un po' frastornato, mi avviai verso la camera di Louis.

Provai a bussare ma non mi rispose nessuno.

Decisi di entrare comunque.

Sentii l'acqua della doccia scorrere, cosi mi avvicinai di soppiatto al bagno, pronto a fargli prendere uno spavento ma mentre giravo la maniglia, notai le coperte muoversi e improvvisamente una testa bionda farsi strada oltre le lenzuola.

Era Brandon, il ragazzo che avevo già visto due volte a letto con Louis.

Mi si gelò il sangue nelle vene.

Cercando di non farmi notare, mi avviai verso l'uscita e solo una volta fuori dalla stanza ripresi a respirare.

"Harry, inspira ed espira. Inspira. Espira. Inspira. Espira", continuavo a ripetermi mentre sentivo il cuore singhiozzare dolorosamente.

Avevo dichiarato il mio amore a una persona per la prima volta e le erano bastate meno di dodici ore per tradirmi.

Non potevo crederci!

Proprio io che mi ero sempre vantato di avere un sesto senso per gli stronzi.

Come un fulmine corsi giù per le scale, ma invece di tornare in camera, uscii fuori alla ricerca di aria pulita, lontano da quella avvelenata di quella casa.

Come avrei potuto resistere ancora tre giorni in quel posto dopo quello che mi era appena successo?

Non l'avevo mai fatto prima, ma in quel momento desiderai di scappare lontano e di dimenticare tutto, soprattutto Louis.

E pensare che gli avevo creduto quando lo avevo visto disperato per i continui tradimenti del padre nei confronti della madre, tanto da pensare che lui fosse diverso e invece... Tale padre, tale figlio.

Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora