Stavo ancora dormendo quando sentii lo scatto della serratura e la voce di Louis che ringraziava qualcuno e chiedeva di richiudere la porta subito dopo.
Non ero ancora totalmente uscito dal mondo dei sogni che lo vidi entrare e venire verso di me.
Solo il secondo scatto della serratura e la certezza che qualcuno ci avesse chiuso dentro insieme mi fece svegliare di colpo e balzare in piedi, ma appena mi alzai, Louis mi afferrò per le braccia per poi buttarmi sul letto.
«E ora veniamo a noi, caro Harry», sibilò a denti stretti mentre io tentavo di ricostruire tutti gli ultimi avvenimenti e il motivo per cui mi trovavo dentro la camera di Johanna.
Cercai di rialzarmi, ma con una velocità inaspettata, Louis fu sopra di me.
Mi divincolai ma la morsa ferrea con cui mi bloccava non dava segni di cedimento.
«Ora tu mi darai ciò che non sono riuscito ad avere dagli altri stanotte. Sei contento?», mi sussurrò sommessamente, avvicinandosi al mio orecchio.
«Scordatelo», urlai furente cercando di non farmi spaventare dalla rabbia che emanava la sua voce. «Vuoi beccarti una denuncia?».
«Ma quale denuncia? Harry, noi siamo già stati a letto insieme... anche se non me lo ricordo».
«Perche non e mai successo!».
«Certo che è già successo! Sennò come avresti potuto a informare Gabriel riguardo alle dimensioni del mio pene..»
Per quanto la scena non fosse delle più rilassanti, non potei non scoppiare a ridere anche se brevemente.
«Era così... per dire», ridacchiai davanti al suo sguardo allibito dalla mia sfrontatezza.
«Be', ora vedrai...».
«Non ci tengo. Grazie», risposi secco.
«Ma ci tengo io».
«Mi dispiace, ma non sono pronto per un simile passo... Sono ancora vergine e ho tanta paura», mentii.
«Cazzate», sbottò.
«Aspetta!»
«No», mi rispose, lasciando scivolare la mano sulla pelle scoperta per poi risalire sul collo e sul viso, fino ai capelli.
«Non possiamo. Questo è il letto di tua madre», provai a convincerlo fingendo disgusto.
«Vorrà dire che quando avremo finito, cambierai le lenzuola».
Dovetti mordermi il labbro per non insultarlo con il rischio mia di peggiorare la situazione.
La mano di Louis continuava a scivolare sulla mia pelle.
Dopo si chinò su di me per baciarmi ma io mi voltai dall'altra parte, cosi cominciò a baciarmi e succhiarmi il collo.
Per un attimo non potei fare a meno di pensare alle settimane di astinenza che avevo alle spalle e di quanto quella situazione mi stesse piacendo sempre di più fino ad eccitarmi, ma non potevo.
Louis era solo arrabbiato e voleva avermi solo per farmela pagare.
Inoltre ero troppo furioso con lui per quello che aveva fatto a mia sorella.
Gemma non aveva la pelle dura come me, lei era dolce e sensibile.
Prendersi gioco di lei era facile e meschino.
Proprio ripensando alle parole di Gemma, «D'accordo. Facciamolo», proruppi interrompendolo e smettendo di agitarmi.
«Sul serio?», mi chiese sospettoso.
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Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo » L.S.
Fanfiction|----COMPLETA!----| Harry è noto per essere determinato e testardo. È deciso a realizzare il suo sogno, diventare un organizzatore di eventi, e a farlo solo con le proprie forze. Non è certo il tipo di r...