Capitolo 8;

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«Qualcuno ha fatto colpo ieri sera!» sogghignó Lauren, notando il numero di telefono sul mio braccio.

«Dovresti andare a lavarti. Non sta bene.» brontolò Liam.

«Non ho fatto che strofinarmi, ma non viene via. Credo sia indelebile.» spiegai irritato e cercando di nascondere la scritta.

Avevo anche pensato di mettermi un maglioncino a maniche lunghe, ma quel giorno c'erano piu di trenta gradi e si moriva dal caldo.

«Ti preparo la mia soluzione segreta e vedrai che avrai il braccio come nuovo dopo averlo lasciato in ammollo per dieci minuti. Poi ti faccio vedere, ma adesso devo andare a fare la spesa.» s'intromise Clare, prima di uscire con Liam.

«Grazie.»

Rincuorato andai a rifare le camere con Niall.

Come sempre bussammo alla camera di Louis, che stranamente ci rispose di entrare.
A quanto pareva quel giorno non era andato a fare jogging come al solito.

Armati di asciugamani, lenzuola e carta igienica entrammo nella camera.

Non appena ci accorgemmo che era a letto con un tizio dai capelli rossi, Niall si lasciò cadere di mano tutte le lenzuola per poi scappare via pieno di vergogna.

«Harry, vuoi unirti a noi?» mi stuzzicò Louis mentre raccoglievo le lenzuola.

Anche se evitavo accuratamente di guardarlo, sentivo attraverso la voce una certa rabbia repressa e la voglia di mettermi difficoltà.

L'aveva fatto apposta!

«Ti ringrazio, Louis, in effetti il tuo amico è molto carino, ma è un'esperienza già fatta e ormai non m'incuriosisce più.» risposi annoiato, facendo intuire che avrei accettato l'orgia solo per il ragazzo e non per lui.

«Balle!» intuì Louis, ma io non gli diedi la soddisfazione di ammettere di aver mentito ed uscì dalla stanza.

Fuori c'era Niall, tutto rosso in volto, che mi guardava stralunato.

«Ma come hai fatto a rimanere impassibile? Io avrei voluto sotterrarmi dalla vergogna!»

«Sono anestetizzato rispetto a queste situazioni, dal giorno in cui ho beccato un mio ex a letto con un'altro.» confessai amaramente.

Quella mattina mi misi a riordinare con Lauren lo studio del signor Tomlinson, per sfuggire all'ira funesta di Louis.

Riuscì a convincerla a non farmi salire sulla scala per pulire le alte vetrate ed in cambio passai una speciale cera su tutta la scrivania in mogano.

A pranzo, aiutai Niall a servire a tavola.

Con uno sforzo sovrumano evitai accuratamente di avvicinarmi a Louis.

Dopo pranzo avrei comunque dovuto sistemare gli spogliatoi per i suoi amici che sarebbero venuti in piscina.

«Con questo caldo vorrei tuffarmi io invece di stare qui a piegare asciugamani ed accappatoi per quel branco di viziati!» boccheggiò Clare irritata dall'afa del pomeriggio.

«Quanto ti capisco!»

«Ti scoccia se rimango dentro a preparare il té freddo? Ti giuro, sto morendo di caldo e questa divisa non aiuta affatto» mi pregò Claire continuando a sudare.

«Ma certo.» risposi mordendomi il labbro per nascondere la sofferenza che provavo a quell'idea.

Avrei potuto scommettere quei pochi spiccioli sul mio conto in banca che Louis non avrebbe perso l'occasione per ridicolizzarmi davanti ai suoi amici.

Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora