Kia P.O.V
Varcai la soglia della casa spingendo chiunque mi capitasse a tiro. Quando mi fermai mi trovai in mezzo a un mucchio di corpi ammassati. La casa era buia con delle luci al neon sparate a caso. Erano accecanti e disorientanti. L'aria era pensante. La musica alta e assordante. Sospirai cercando di scacciare via ogni singolo pensiero che attanagliava con insistenza il mio cervello. Mi avvicinai lentamente al bancone cercando di calmare i miei sensi...col cavolo!. Era impossibile. Justin. Justin. Justin. Solo lui popolava la mia testa. Tutto, ogni singola cosa mi riportava a lui. Era fastidioso, irritante è difficile da sopportarne il peso. Sospirai frustrata e misi le mani nei capelli lasciando uscire un urlo racchiuso tra i denti. Chiusi gli occhi sentendo già la sensazione delle lacrime. Dovevo stare calma. Non potevo di certo lasciare che le mie emozioni prendessero il controllo. No! Non l'avrei permesso. Mi avrebbero ucciso. Come sempre. Con lo sguardo cercai di distrarmi e mi imbattei in una coppia curiosa. La ragazza ballava molto animatamente e seducente addosso a un ragazzo, le sue mani cingevano i fianchi della ragazza tenendo il ritmo e sorridendo vicino al suo collo sussurrando qualcosa di non udibile. Lei sorrideva e rideva mentre si strusciava sempre di più su di lui. La ragazza era abbastanza su di giri...aveva bevuto troppo. Tipico di Kate direi. Risi leggermene guardandola. Ah quella ragazza, fuori di testa, testarda, solare, piena di vitalità e sopratutto...rompi scatole. Ma...l'unica persona in grado di capire i miei disagi mentali, le mie sfuriate. L'unica che capisce il significato delle mie lacrime...cosa farei senza di lei. La mia roccia ed io la sua. Con lo sguardo vagai ancora e scorsi una chioma lunga e ossigenata muoversi. Curiosa alzai leggermene il collo e vidi Melany. Sentii un conato di vomito salirmi già su per la gola. Aveva un vestito rosso fuoco che non le copriva nemmeno metà sedere. La scollatura era davvero esagerata non bastava nemmeno per coprirla del tutto. Il suo trucco era nero pesante con un rossetto rosso sangue.
Vidi che con le unghie lunghe leccate di nero tracciò il collo di un ragazzo ormai caduto nelle sue grinfie...aspetta...ma io lo conosco! Luke!. Spalancai gli occhi. Non lo vidi da quando...da quando Justin lo pestò a sangue. Sorrise a Melany toccandoli il fondoschiena. Melany lo fece cadere su una delle poltroncine di pelle nera buttandosi sopra di lui. Si mise a cavalcioni e OH MIO DIO I MIEI OCCHI!!!. Lasciai uscire il conato di vomito. Dio che schifo!. Era sopra a Luke e non aveva nulla sotto era letteralmente nuda...si vedeva tutto il suo fondoschiena. Luke scese con le mani andando esattamente lì e leggermente più in giù dove...OH CHE SCHIFO! DIO MA È POSSIBILE. Distolsi lo sguardo da quel l'orrore e guardai altrove cercando qualcosa di più decente. Guardai verso l'uscita è vidi un ragazzo biondo guardarsi attorno.
Un sospiro amaro uscì dalle mie labbra mentre stranamente i miei muscoli e il mio corpo si calmarono anche se la causa dell'agitamento era sempre suo. Si guardava in giro senza darlo tanto a vedere. Il suo sguardo era strano...troppo strano. Era arrabbiato, deluso, freddo...lacerato. Come se avesse potuto dare fuoco a tutto quello che aveva attorno con un semplice schiocco di dita. Sospirai spostandomi dalla folla prima che potesse vedermi. Mi andai a mettere vicino a un pilastro appoggiandomi. Misi la testa su di esso è guardai ancora la folla. All'improvviso una mano si mise sulle mie labbra. Un corpo estraneo si spinse contro il mio con forza e una mano entrò dentro la spaccatura a V del vestito stringendomi il seno destro con forza. Spalancai gli occhi non capendo. Un'altra mano si spostò velocemente in basso alzandomi di qualche centimetro il vestito e mostrando il mio intimo. La mano andò a contatto con la mia intimità e in quel momento visualizzai la figura.
DIO NON CI POSSO CREDERE. CHE SCHIFO. LUKE. La rabbia prevalse sul mio corpo e reagì velocemente. Alzai con forza il ginocchio tirandolo in pieno stomaco. Si piegò e in quel momento presi il suo braccio piegandolo e alzando di peso il corpo sbattendolo al muro. Lo presi da dietro per il collo sbattendolo poi addosso al muro con forza. Gli misi un gamba in mezzo alla sua e lo girai facendolo cadere. Nel momento in cui la sua schiena si incurvò gli mollai il braccio che fece uno strano rumore e lo scaraventai a terra con uno strattone più forte. Questo cadde a terra agonizzante e con il naso sanguinante. Lo vidi spalancare la bocca e respirare con forza prima di gettare fuori un urlo che nessuno sentii. Ghignai leggermene e lo scavalcai salendo le scale che portavano al corridoio del bagno. Tranquilla mi sistemai il vestito mentre entrai. Andai verso lo specchio e sospirando mi guardai. I capelli erano in totale disastro e il mio viso era arrossato sulle guance. Le mie pupille erano dilatate e le mie braccia in tensione. Sospirai aprendo l'acqua e bagnandomi il viso. Al diavolo il trucco. Mi asciugai il voltò e nel frattempo sentii la porta del bagno aprirsi. Non ci diedi peso.
Sussultai appena sentii delle mani prendermi i fianchi e sbattermi contro al muro, un dolore lancinante colpì il mio stomaco. Mi piegai in due sul pavimento. Qualcosa mi alzò di peso e mi giro sbattendomi al muro. Sentii come un ago perforarmi la pelle, urlai dal dolore sentendo il collo bruciare in un modo doloroso. Vidi altre due figure entrare e mettersi alla porta come guardie del corpo. Riuscì a riconoscerli. Erano i due ragazzi che stavano vicino a Luke quando era con Melany.-"credi davvero di potermi buttare giù in quel modo...ho subito di peggio puttana"
Disse ridendo di gusto seguito dagli altri. Dall'alito capì che oltre ad essere ubriaco era anche fatto. Cercai di liberare un braccio ma i miei movimenti rallentarono fino a bloccarsi. Cercai di tirargli una gomitata ma questo fu più veloce. Mi tirò un pugno nelle costole facendomi urlare dal dolore. Prese le mie mani e le tenne strette al muro. Cercai di liberarmi non riuscendo a muovermi. Alzò il mio vestito.
-"certo che hai un culo divino"
Parlò con voce eccitata. Sentii lo slacciarsi della cerniera e di una cintura. NO!!!. Provai a muovermi ma il mio corpo era bollente è impossibile da far muovere. Era pensante quasi pietrificato. Il cuore batteva a un ritmo strano e i miei occhi iniziavano a far fatica a vedere. Ma che mi ha fatto?!.
-"oh adesso vedrai quando piac-"
Sentii degli strani rumori provenire dalla porta. Chiusi gli occhi sentendomi più leggera. Sentii la presa di Luke strapparsi dal mio corpo. Caddi a terra non riuscendo a reagire. Dietro di me sentivo solo urla, botte, gemiti di dolore, e urla sempre più forti. Ma facevo fatica a sentirle. La testa iniziò a girare e mi appoggiai al muro. Cercai di alzarmi ma non ci riuscì. Le mie gambe non si muovevano. Un senso di nausea si attanagliò al mio stomaco venendo e svanendo. Le mie orecchie fischiavano e non sentivano più nulla. Voltai la testa e quello che vidi fu solo rosso. Un corpo che si muoveva veloce scagliando pugni. E due corpi ormai a terra. Mentre un altro era nelle grinfie del ragazzo in nero.
Il mio respiro era pesante. Chiusi gli occhi appoggiandomi al freddo muro. Chiusi gli occhi sentendomi in qualche modo al sicuro...
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Romansa" Ti prego non lasciarmi" disse con le lacrime agli occhi. "QUESTA VOLTA E TROPPO" urlai in preda alla rabbia, anche se avrei voluto piangere. " No. Per favore tu sei tutto per me" parlò urlando con le lacrime che gli scendevano dagli occhi. " No...