La campanella suonò segnando finalmente la fine della giornata. Tanto attesa direi. Per tutte le lezioni seguenti non feci altro che perdermi nei miei pensieri, gli appunti potevo definirli scarabocchi. A meno che il nostro professore preferisca un unicorno che gli appunti della riproduzione delle cellule. Questi sono dettagli. Mi affrettai a seguire la massa di studenti che facevano a gara per uscire dalla classe. Bisonti!. Alzai gli occhi e con disinvoltura presi i libri e mi avviai verso la porta dove due ragazzi non facevano altro che spingersi per uscire. Con un sospiro pieno di: "ma quanto cavolo sono stupidi sti due cetrioli sottaceto" gli spinsi fuori dalla classe lasciandoli un occhiata da rimprovero. Mi sorrisero scusandosi e se ne andarono per la loro strada facendo comunque i cretini. Eh beh cosa ti aspetti da loro. Risi e con il sorriso sulle labbra mi avviai verso il mio armadietto. Prima che riuscissi a mettere dentro tutti i libri la mia vista venne oscurata e di conseguenza mi irrigidì. Dimmi che non è Just-
-"Indovina un po' chi sono"
Il mio corpo si rilassò e lasciai uscire un sospiro silenzioso e invisibile. Mi sbilanciai su una gamba incrociando le braccia. Feci il verso del pensatore mettendo un dito sulle labbra.
-"mmmh fammi indovinare, Babbo natale!"
Con uno scatto mi girai con gli occhi luccicanti interpretando un bambino alle prese con Santa Klaus. La rossa davanti a me mi guardò sorpresa e con un pizzico di delusione ironica. Con una smorfia tristemente finta la guardai.
-"oh cavolo mi sbagliavo. Sei tu Kate"
Sbuffando e incrociando le braccia guardai altrove, notando la sua confusione scoppiai a ridere e si sbloccò di colpo capendo dello scherzo. Lenta la ragazza. Mi sorrise di rimando aggregandosi alla risata.
-"Ciao mora"
-"Ciao rossa"
Mi abbracciò baciandomi la guancia e stessa cosa feci io con piacere. Mi voltai per chiudere distrattamente l'armadietto mentre Kate mi rivolse la solita domanda.
-"Come stai Kia?"
La guardai e sorrisi come mio solito fare per inizio risposta alla domanda.
-"Sto bene tralasciando le noiose spiegazioni del signor Jones"
Sorride annuendo. La vidi guardare per un secondo il pavimento, i suoi occhi si incupirono e mi guardò con serietà. Avevo paura di quello sguardo.
-"Prima che ti rivolga quella domanda che tu già sai, volevo sapere come stava tua nonna"
Il suo tono si addolcì alle ultime parole, alzai giocosamente gli occhi e mi sistemai lo zaino sulla spalla.
-"Nonna sta bene, gli ultimi esami mi ha detto che sono andati bene e che a quanto pare sta guarendo e non ha riscontrato nulla"
Sorrisi raggiante, lei ricambiò con lo stesso entusiasmo. Il suo sguardo si fece nuovamente cupo come prima. Sospirai attendendo la domanda.
-"L'hai incontrato ancora vero, ecco perché hai fatto ritardo alla lezione di storia"
Mi voltai di scatto guardandola in modo strano. Come faceva a sapere che avevo fatto ritardo alla prima ora, lei non era con me questa mattina. La guardai inarcando un sopracciglio e prendendo un aria interrogativa.
-"Okey prima che io possa rispondere, ma credo che la risposta la sai benissimo da sola...come fai a sapere che ho fatto ritardo?"
Mi sorrise innocentemente è poi mise le mani in tasca. Mi rivolse uno sguardo da:"sai che sono la stalker numero uno dell'universo unicornoso, so tutto...sempre *risata inquietante di Kate*. Scossi la testa ridendo mentalmente.
-"Vabbè...comunque si ho fatto ritardo per lui. A quanto pare ha voluto risvegliarmi dalla stanchezza sta mattina"
Ripensai alle numerose volte in cui mi sbatté contro gli armadietti, rivolsi uno sguardo fugace ad essi e ripensai alla vicinanza con lui questa mattina. Pensai al modo in cui mi guardò e in cui riuscì a percepire la sua umanità. Rabbrividì e mi strinsi nella giacca in jeans che portavo.
-"Dio lo odio"
Sussurrò con veleno. La guarda distratta e la notai persa nei suoi pensieri maniaci. Conoscevo quello sguardo, stava escogitando un piano omicida per uccidere Bieber nel sonno. Gli diedi una gomitata e voltammo l'angolo pieno di studenti pronti ad uscire. Sospirò.
-"sai come la penso su di lui. E sai benissimo quanto tengo alla tua felicità e alla tua sicurezza. Quel coglione sta capitando sempre nei momenti meno opportuni...e la cosa che mi mette rabbia e che io non passa ESSERE LI PER STACCARGLI LA TESTA E MANGIARLA PER POI RISPUTARLA CON ORGOGLIO!"
Metà scuola si voltò e si buttò verso gli armadietti per evitare l' aura maniaca che Kate stava emanando.
-"Kate smettila, spaventi tutti così"
-"eh?..."
Si voltò e vide mezza scuola guardarla con terrore appiccicata al muro. Sorrise scusandosi e mi si affiancò imbarazzata.
-"eh cosa ci posso fare"
Disse sussurrando con viso basso. In quel momento mi fece tanta tenerezza. Come avrei fatto senza la mia migliore amica, come avrei fatto. Risi mentalmente mentre la presi a braccetto. Lei mi lasciò un sorriso tenero e tornò a fulminare i ragazzi che stavano davanti a noi lasciandoci passare. Adoravo questa ragazza, ci conoscevamo fin dall'infanzia. Le nostre mamme erano molto amiche, alla morte dei miei genitori lei fu con me come d'altronde mia nonna. Mi aiutò a passare la fase di dolore e sofferenza che avevo dentro. Fece risplendere la luce che avevo sepolto e soffocato. Ascoltò le mie paure e i miei dolori asciugando le mie lacrime e svegliandomi dai continui incubi. Scacciò i miei demoni e si mise lei sopra le mie spalle come angelo. Ma, so per certo che tutto non è passato. Alleviato si. Ma i demoni lottano ancora contro le mura, graffiando e scorrendo nel mio corpo in cerca di una via d'uscita. L'oscurità prende a viaggiare nelle mie vene sperando di soffocarmi ancora e accecandomi come fece tempo fa. Abbassai lo sguardo cercando di reprimere la mia voglia di urlare e piangere.
-"smettila di pensarci Kia"
Con lentezza volta lo sguardo verso di lei. La notai a guardarmi con rimprovero. Annuì cercando di sorridere e lei addolcì lo sguardo.
-"allora ti va di venire a casa mia oggi, così saluti mia nonna e stiamo un po' insieme"
Dissi cercando di scacciare i pensieri precedenti e provando a liberarmi dalla sensazione di oppressione. Lei saltò e mi scosse, voltai lo sguardo sorpresa verso di lei.
-"si non vedo l'ora!"
Ululò dalla felicità e sempre con sguardo sorpreso e confuso sorrisi.

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Rimani Con Me
Romance" Ti prego non lasciarmi" disse con le lacrime agli occhi. "QUESTA VOLTA E TROPPO" urlai in preda alla rabbia, anche se avrei voluto piangere. " No. Per favore tu sei tutto per me" parlò urlando con le lacrime che gli scendevano dagli occhi. " No...