Era da ben un ora che cercavo di spiegare a Justin il paragrafo della Seconda Rivoluzione Industriale. Ma non c'era proprio verso di farglielo entrare in testa. Non faceva altro che guardarmi senza prestare attenzione, gli chiedevo di rispiegarmelo ed entrava in una sorta di panico cercando poi di mascherarlo con l'indifferenza.
-"Dio, Justin come fai a non capire"
Dissi sbattendo la schiena contro il sedile della mia poltrona girevole. Lo vidi sussultare. Ma che gli prende. Lo guardai con serietà e irritazione. Quando si voltò verso di me il mio cuore si strinse. Quando vide la mia espressione seria e fredda mi guardò tristemente e quasi ferito. Andiamo è solo una stupida tattica per farmi cadere ai suoi piedi...sto cazzo!.
-"Justin è da più di un ora che cerco di spiegarti storia, ma è possibile che in quella testa da stupido non entri nulla!"
Dissi quasi urlando. Il suo viso si irrigidì e la sua espressione prese una piega fredda e indifferente. Strinsi la mascella aggrappandomi ai porta bracci. Come cavolo osa far l'indifferente a casa mia quando sto perdendo fiato e tempo!.
-"allora cosa cazzo ci fai in casa mia se non ti interessa nulla!"
Urlai irritata. Guardò il pavimento e poi le pareti dove c'erano alcune foto di me e dei miei genitori. Si spostò con lo sguardo all'angolo della scrivania dove c'era una foto dei miei genitori che si abbracciavano sorridendo. Il mio viso si incupì facendosi triste è vulnerabile. No Kia! NO RIPRENDITI!. Mi voltai verso Justin sorprendendolo già a guardarmi. Misi una mano sulla cornice girandola.
-"smettila di distrarti con tutt-"
-"dove sono i tuoi genitori?"
Mi bloccai alla sua domanda. Sentì il sangue arrivarmi al cervello e infuocando ogni singolo pezzo di pelle del mio corpo. Stavo per esplodere.
-"NON SONO AFFARI TUOI BIEBER!"
Dissi con il respiro pesante e con le lacrime agli occhi. Il suo viso si addolcì e allungò una mano verso la mia guancia toccandola, per un momento mi rilassai e mi chiesi se liberare le lacrime sarebbe stata una cosa giusta. Ma non potevo, non con lui. Mi staccai bruscamente spingendo la sua mano via dal mio viso. E sbattendo contro il muro.
-"perché?"
Sussurrò alzandosi a sua volta e avvicinandosi a me.
-"perché cosa?"
Dissi infastidita. Si avvicinò ancora di più sbattendo le mani ai lati della mia testa. Lo guardai con rabbia.
-"sei così...così irritante, non ti ho mai fatto niente, mi tratti come se ti dessi fastidio come se ti creassi odio e rabbia. Mi guardi così freddamente e...e mi parli con acidità. Mi respingi come se fossi veleno, quando vorrei solo starti vic-"
Si bloccò appena sentì la porta della mia stanza aprirsi. Voltai di scatto la testa vedendo mia nonna.
-"tesoro tutto ben-"
Ci guardò alternando lo sguardo tra me e Justin. Feci lo stesso e quando mi resi conto che eravamo ancora in quella posizione lo spinsi, lo vidi indietreggiare di suo senza esser smosso dalla mia spinta.
-"ehm ho interrotto qualcosa?"
Disse cercando di trattenere un sorriso. La guardai cercando di farla smettere.
-"no Justin stava togliendo il disturbo"
Parlai mettendo a posto il libro di storia e girando ancora la foto dei miei genitori.
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Rimani Con Me
Romance" Ti prego non lasciarmi" disse con le lacrime agli occhi. "QUESTA VOLTA E TROPPO" urlai in preda alla rabbia, anche se avrei voluto piangere. " No. Per favore tu sei tutto per me" parlò urlando con le lacrime che gli scendevano dagli occhi. " No...