Emily pov.
Il cuore mi batteva all'impazzata.
Avevo tutto il corpo tremante.
Il sudore che non smetteva di scendere.
Stavo morendo di caldo.
Avevo il fiato corto...e...
E mi trovavo nel letto con Rowan nuda.
Cosa peggiore per iniziare una giornata.
Mi alzai all'improvviso e mi vestí con una velocità immensa mentre lui mi guardava confuso.
Avevo il telefono vicino alle orecchie e non mi uscivano le parole dalla bocca...dio voglio morire.
<<Emily mi senti?>> disse una voce nell'altra linea del telefono.
Ancora una volta... voglio morire.<<Emily!>>
La voce che non avrei mai più voluto sentire mi rimbombó di nuovo nella testa.
Volevo non sentirlo più....ma sapevo che non serviva a niente scappare dalla realtà.La dura realtà.
Mi fermai per un secondo dal mettermi i pantaloni e scivolai per terra con la testa che mi girava.Mi ero alzata così velocemente che ecco le conseguenza ...
<<Si! Papà ... ti sento.>> trattenni tutto il respiro che avevo e con forza, parlai di nuovo.
<<Cosa vuoi?>>
<<torna a casa.>> quelle parole mi misero paura e timore.
Sentì un brivido dietro la schiena e il mio petto smise di alzarsi e abbassarsi e rischia di far scivolare il mio telefono dalle mie mani sudati.
La parola "casa" non era di mio gradimento anche se agli altri, la parola casa era tutto.
Ma io non ho mai avuto una vera casa.Quella casa era per me una prigione.
La voce dall'altra parte del telefono era fredda e distaccata, anche dopo tanti giorni che non ci vedevamo era sempre così.Diverso da un padre.
Uno sconosciuto.
<<.. e... epperrché?>> chiedo con la voce tremante.
<<Non fare domande! Ti voglio qua per domani!>> Mi urlò rompendomi i timpani.
Abbassai lo sguardo e iniziai a lacrimare quando lui chiuse la chiamata.Strinsi il mio nuovo telefono per non buttarlo contro il pavimento.
Chiusi gli occhi e tentai di fermare la mia rabbia, ma niente da fare. Il rimbombo dei battiti del mio cuore non facilitavano le cose.Quelle persone erano la causa della mia eterna tristezza.
Loro non mi volevamo.
Nessuno mi vuole.
Nessuno.
Troppe volte ho ripetuto queste parole 'nessuno' , perché tanto è la verità.
Ma mentre io cadevo nell'oscurità... una voce mi si insinuò nel petto "tu sei mia"Sentì il mio corpo essere sollevata ed essere poggiata nelle gambe di Rowan che mi strinse forte a se.
Sentì le sue labbra baciarmi gli occhi e leccarmi le lacrime, mentre mi accarezzava la schiena.
Continuò così finché non ebbi più nemmeno una goccia di lacrima nel viso.Sentì la sua mano accarezzarmi i capelli e all'improvviso lui azzerò di nuovo le distanze fra di noi.
Mi bació a fior di labbra mentre le sue mani si spostarono verso il mio collo e scese fino ad arrivare ad accarezzarmi le gambe dove non avevo ancora finito di mettermi i pantaloni.
Il suo contatto contro la mia pelle,
Le sue labre che non smetteva di baciarmi.
Mi faceva sentire .... desiderata.
Come questa notte.Mi staccai leggermente per fissare i suoi occhi azzurri.
E quando caddi nei suoi occhi mi sentì sciogliere.
<<Rowan.....>> iniziai a parlare ma lui si buttò nel mio collo e inizio a darmi dei baci delicati e io mugolai.
<<Sì?>>
<<Cosa sono io per te?>> dissi con la voce tremante e con il respiro corto.
Lui si irrigidì e smise di baciarmi.
Si staccò dal mio collo e mi prese il viso con le mani e avvicinò il suo fronte contro il mio.
<<Dal primo giorno che ti ho vista ... Non ho mai smesso di pensarti.>> Mi disse con una voce roca, fece un brevissimo respiro e continuò a parlare.
<<Tu sei mia ed è diventato ufficiale da questa notte quando abbiamo fatto l'amore.Tu sei la mia donna Emily.>> Mi bació un'altra volta ma questa volta fece entrare la sua lingua.
Ma prima che chiudesse gli occhi, vidi nei suoi occhi la tristezza di chi sta scappando da qualcosa.Qualcosa di doloroso.
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Verso la libertà.
Teen FictionLui era stato l'inizio di tutto. Mi aveva dato quella piccola libertà che non avevo mai avuto. Mi aveva mostrato il vero senso di vivere e mi aveva fatto scoprire nuovi sentimenti. Ma questa non è la vera storia, questa non è il vere inizio. È solo...