capitolo 13

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"Keep your head still
I'll be your thrill
The night will go on"
All the small things-blink 182

Summer's Pov

Non dovrebbe essere andato lontano,è uscito dalla camera poco fa..a meno che non abbia preso la sua auto.
Inizio a fare il giro del campus ma so già che non lo troverò qui.
Setaccio ogni angolo della Griffith ma non c'è traccia di lui,come avevo pensato.Decido di andare alla cieca,esco dal campus e mi ritrovo a camminare sotto la pioggia ai bordi delle strade di Dublino.È tutto deserto e deduco che sia piuttosto tardi.
Ogni tanto passa qualche macchina che,quando mi passa vicino,rilascia il suono del proprio clacson oppure passa a gran velocità sulle grosse pozzanghere.

Ma chi me lo fa fare.

Mi guardo intorno,girando continuamente la testa verso sinistra e poi a destra e poi ancora mi giro per guardare dietro,nella speranza di scorgere la sua figura ma niente.
Continuo a camminare e sento i miei piedi inumidirsi,ciò sta a significare che l'acqua è entrata anche dentro le scarpe,maledizione.

Dove sei Connor?

Ancora non capisco cosa mi stia spingendo a fare tutto questo.
Ma ci pensi Summer?Lo stai cercando a notte fonda,sotto la pioggia,con il freddo che ti entra nelle ossa e non sai nemmeno dove si possa trovare.
Poi mi si para di fronte la sua espressione,i suoi occhi che poco fa mi scrutavano il suo coinquilino con tale furia,rabbia,odio..senza accorgermene aumento il passo.

In quelle condizioni non deve rimanere solo.

Ora che ci penso,potrei fare un salto al parco qui vicino.Tentar non nuoce.

Inizio a velocizzare ancora di più il passo e poco dopo arrivo al parco.

Iveagh Gardens.

Taglio il percorso tracciato dalla stradina di asfalto e mi addentro tra i numerosi alberi che costituiscono il cuore del parco.

La pioggia non fa altro che aumentare e io impreco più e più volte per lo stato pietoso in cui mi ritrovo.

Gli alberi attutiscono le gocce che in questi punti ricadono in minore quantità,ma nonostante ciò,limita la vista e il che non mi facilita l'ardua impresa di trovare Connor.Forse non dovrei nemmeno dire che è ardua,è letteralmente impossibile.

Spostandomi leggermente a destra,cercando di evitare un'albero che mi intralciava il cammino,scorgo una figura seduta a terra dietro ad uno degli alberi più in là.

Mi avvicino lentamente,cercando di non far rumore e arrivata a pochi metri di distanza riconosco l'abbigliamento che Connor indossava.

È lui.

È appoggiato con la schiena sul tronco bagnato dell'albero.Il cappuccio della sua felpa nera, ricopre i suoi capelli solo in parte poiché la parte del ciuffo davanti è completamente bagnata e gli ricade sulla fronte.Usa le mani per sostenere la testa che è rivolta verso il basso.Le ginocchia al petto usate come appoggio dei suoi gomiti.
Inutile dire che è completamente bagnato,i pantaloni sono di un colore più scuro di quello che dovrebbero essere e aderiscono perfettamente sulle sue gambe piegate,la felpa sembra essersi attaccata sulla pelle delle sue spalle e delle piccole gocce d'acqua continuano a scivolare sulle sue mani,percorse da visibili vene in leggero rilievo.

Sembra che non si sia nemmeno accorto che stia piovendo.L'unico segno che da il suo corpo è il petto che,anche da qui,posso vedere che si innalza e si abbassa velocemente.

Mi avvicino,questa volta per sedermi accanto a lui.

Appena si accorge della presenza di qualcuno,toglie le mani dalla testa e senza spostare la testa guarda verso la mia direzione con la coda dell'occhio.
Io continuo a camminare fino ad arrivare a pochi centimentri da lui e prendo posto alla sua destra.

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