Trascinai Andrea lontano da dove sarebbe potuta sbucare Victoria.
«Chiara, che succede? C'è un serial killer dietro di noi?» mi chiese sarcastico, mentre correva ed inciampava molte volte, stavo andando troppo veloce per lui.
No, peggio: una vampira assetata di sangue! Pensai istericamente «Zitto e corri!» gli urlai.
Victoria stava camminando, seguendo la nostra scia. Stava giocando con noi.
Lei cacciatrice, noi prede.
Se solo la mia natura metà licantropo e metà vampiro non volesse a tutti i costi mangiare carne e bere sangue sarei diventata vegetariana, avevo appena capito cosa voleva dire essere cacciati e braccati da qualcuno.Feci infilare Andrea nell' apertura enorme del tronco di un albero cavo.
«Ora rimani qui, in silenzio» gli dissi. Ero intenzionata a raggiungere Victoria: non avrebbe toccato ne Andrea ne nessun altro.
«Chiara, se questo è uno scherzo, non mi piace. Ho capito che stiamo vincendo ma vorrei evitare di correre come un cretino scappando da dei mostri invisibili» mi rispose incrociando le braccia, la mascella serrata, visibilmente scocciato dalle troppe cose che gli stavo nascondendo.
«Fosse uno scherzo, prima, non mi sarei sottratta al bacio, ma.. io.. tu.. cioè..» non sapevo come spiegarglielo senza rivelargli tutto. «Senti, rimani qui. Fidati di me, anche solo per una volta» feci per allontanarmi, consapevole di star tremando e di avere gli occhi, solitamente di un nocciola molto molto molto chiaro, tendenti al giallo.
Lui mi afferrò per il braccio, tirandomi verso di lui «Dove intendi andare? Cos'hai visto, prima?»
Ero così vicina ad Andrea che faticavo a concentrarmi, tutto di lui mi attirava: i suoi capelli morbidi, i suoi occhi verdi, le sue labbra morbide, il suo profumo... No! Chiara, concentrati!
«Senti, devi rimanere qui, è una questione di vita o di morte!»
Sentivo i pensieri della rossa, si stava avvicinando sempre di più.
Lui annuì e mi lasciò andare «Torna presto, non vorrei essere il pranzo di lupi e orsi»
«Stupido» dissi lasciandomi sfuggire un mezzo sorriso e, ancora tremante e con gli occhi visibilmente gialli, scattai verso Victoria.Corsi seguendo la nostra scia al contrario finché non intercettai la sua, ma della vampira nessuna traccia.
Ero molto preoccupata per il mio rag... amico, e se avesse preso un'altra strada per raggiungerlo?
Alle mie spalle sentì il suono familiare di un vampiro che salta giù da un albero, atterrando in piedi.
«Ecco qui il licantropo più veloce dei vampiri, con la pelliccia più schifosamente colorata di Arlecchino» mi derise Victoria mentre mi giravo e le mostravo i denti in un ringhio silenzioso. Aveva un tono di voce strano, come quello di una bambina innocente.
Non volevo trasformarmi, sapendo che Andrea avrebbe potuto vedermi e che qualcuno avrebbe potuto vedere le mie orme.
«Chissà cosa faresti se quel bel ragazzo facesse una brutta fine» disse avvicinandosi a me, prontamente mi spostai ed iniziammo a girare in cerchio, come fanno due predatori prima di affrontarsi.
«Se provi anche solo a sfiorarlo, sei morta» cercai di dare un tono molto minaccioso a quella minaccia, come riusciva a fare Edward con le sue, in grado di farti accapponare la pelle.
Lei scoppiò a ridere «Tu sei solo una bambina, non riusciresti a fermarmi»
«Vogliamo provare?» chiesi piegando un po' di più le gambe, come mi aveva insegnato Jasper.
«Tu non sei un vampiro, se non ti trasformi non riuscirai mai a battermi»
Non risposi, aveva ragione.
«In più sei troppo in pensiero per quel tuo amico che non sapresti nemmeno fare due più due»
Le ringhiai contro «Sono più concentrata di quel che sembra. Ti conviene iniziare a scappare»
Lei scoppiò in una risata «Non riusciresti a prendermi. Non ci siete mai riusciti in...» si mise un attimo a pensare «...In trenta tentativi e non ci riuscirete mai»
«Tutto è possibile» nel mentre cercavo di leggerle i pensieri ma era impossibile, lei era troppo prudente e pensava solo ciò che voleva effettivamente dirmi.
Si mise a ridacchiare e cambiò lievemente discorso «Chissà cosa faresti se trovassi quel ragazzo morto o comunque ferito gravemente» iniziò a dire, pensando a come ucciderlo.
Non sapevo se lei conosceva il mio potere, però stava utilizzando comunque quella tecnica.
Cercava di irritarmi, lo sapevo, non dovevo lasciarmi battere emotivamente.
«Non oserai avvicinarti a lui» gli dissi ringhiando.
«Mmh, ne sei proprio sicura sicura? Sto provando ad uccidere Bella, perché non complicare il gioco irritandovi un po' con la morte di quel ragazzo?»
Definiva tutto questo un gioco, uno stupido gioco che poteva costare la vita di Bella e di Andrea.
«Hai già visto ciò che è successo a James, ti sconsiglio di complicarti la vita»
Il nome di James la colpì duramente, probabilmente era ancora scossa dalla sua perdita.
«Non mi accadrà quello che è successo a James, anche se ora andassi a bere il sangue del tuo amichetto»
Ok, ora era troppo. Ringhiando mi gettai contro di lei.
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I Cullen e i Quileutes 2
FanfictionNuovi pericoli minacciano Forks, i Cullen, i Quileutes e Chiara. Victoria è tornata, più combattiva che mai ed un insieme di giovani vampiri che non temono nulla sta decimando la popolazione di Seattle. Come se non bastasse, Chiara scoprirà nuove e...