17. Visita inattesa

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Stavo dormendo tranquillamente [si, si, so che magari è tardi, però è uno dei pochi giorni nei quali non devo alzarmi e andare a scuola]. Quindi, stavo dicendo: stavo dormendo tranquillamente quando un Edward Cullen entrò in camera mia.
«Svegliati» iniziò a ripetere dando lievi e ritmici calci ad una gamba del letto. «Su, ho una novità»
«Ti sposi? Te ne vai di casa? La smetti di rompere?»
«Eh?! No»
Sbuffai sedendomi «Perché mi hai svegliato?! È uno dei pochi giorni di sciopero dei professori!»
«Perché ti porto con me da Bella!» disse esultante.
«Yeah... che bello...»
«Non mi sembri felice»
«Tu mi hai svegliato per farmi venire con te e io dovrei stare li ad annoiarmi e guardare voi due che vi sbaciucchiate?! No grazie»
«Quante storie... no, verrai sotto forma di Aleu»
«Perché?»
«Almeno la smetti di poltrire e sgranchisci le zampe»
Sbuffai e mi trasformai. Ecco la mia risposta. Gli dissi infilandomi sotto la coperta.
«Sporcherai il letto di peli»
Fanno parte della mia pelliccia, non è un problema.
«Dai, alzati» disse riprendendo a tirare calci al letto.
Non sai la strada per andare da solo?
Lui non rispose.
BUM. BUM. BUM. BUM. BUM.
Si, si, ok! Mi alzo. Sbottai saltando fuori dal letto e spiaccicandomi al suolo, ingarbugliata nella coperta.
Stupida. Coperta. Dissi dimenandomi e avvolgendomi sempre di più. Help meee!!
«Un licantropo che viene immobilizzato da una coperta... bella questa» disse ridendo e liberandomi.
Stavo dormendo fino a cinque minuti fa, i miei riflessi sono ancora morti.
«Dai Cucciolotta, andiamo» mi esortò.
Gli ringhiai e lo seguì controvoglia, avrei potuto dormire sul divano di Bella.
Cos'ho fatto per avere un fratello come 'sto qui? Mi chiesi saltando sulla sua macchina.
«Non riempirmi il sedile di peli»
Non rompere. Dissi appoggiando il muso al cruscotto. Ho sonno! Mi lamentai.
«Dai, non puoi dormire tutto il giorno...» disse Edward ridendo.
Tutto il giorno?! Ieri sono andata a dormire alle due di notte perché voi volevate andare a caccia e mi hai svegliato alle sette e mezza...
Il vampiro si mise a ridere e frenò davanti alla casa di Bella.

Scesi sbuffando dalla macchina e seguì Edward, ancora in forma lupo.
Quando Edward suonò al campanello, Bella aprì la porta e iniziò a blaterare qualcosa, ma non badai a quello. C'era qualcosa di diverso nell'aria, un odore di vampiro, certo. Ma non era l'odore dei Cullen, né di Victoria -meglio che non fosse della rossa-.
Iniziai a ringhiare sommessamente, probabilmente Bella mi sentì appena e Charlie -che era in salotto- non se ne accorse neanche.
Anche Edward aveva sentito quello strano odore.
Scattai molto velocemente verso la stanza di Bella, Charlie non mi vide nemmeno.
Appena entrai nella camera iniziai ad annusare bene l'aria, per trovare una traccia sa seguire. Come aveva fatto un vampiro a venire senza che ce ne accorgessimo?! Alice stava guardando il futuro di Victoria, dei Volturi, di Bella e di chiunque altro, credo.
Sentì Edward e Bella parlare a bassa voce al piano di sotto.
«Aspetta due secondi... non ti muovere» sentì mormorare al vampiro che, poco dopo, era con me nella stanza.
Non riconosco la scia, non è né di Victoria né dei Volturi. Gli dissi convinta.
«Lo so, non è neanche di Peter e di Charlotte. Di sicuro è di uno sconosciuto o forse qualcuno dei Volturi che non c'era quel giorno» Edward si avvicinò alla porta «Dobbiamo portarla via e proteggerla»
Ehi, aspetta! Dissi afferrando una gamba dei jeans che indossava. Non dovremmo seguire la traccia? Capire dov'è quel vampiro -o quella-, interrogarlo e ucciderlo?
«Vai, segui la traccia e chiama il branco. Avverto Emm e Jazz»
Annuì. Ok, vedo se c'è già qualcuno trasformato. Adesso ero nella mia "mente privata".
Edward scese di sotto e io sentì che Leah era già trasformata.
Leah, mi servi.
«Per cosa?»
Ulula, chiama gli altri, c'è un'emergenza.
Leah sbuffò.
Muoviti, è urgente.
«Si, si, tranquilla» dopo tre o quattro minuti Leah si decise ad ululare.
Intanto io raggiunsi Edward e Bella, dei quali stavo continuando a sentire le voci.
«Qualcuno è stato qui» disse Edward.
«Giuro che nessun licantropo...»
«Non uno di loro. Uno di noi»
«Victoria?» chiese la ragazza con voce strozzata.
«È una scia che non riconosco»
«Uno dei Volturi»
«Forse»
«Quando?»
«Non da tanto: questa mattina presto, mentre Charlie dormiva. Per questo credo siano stati loro. Chiunque fosse, non l'ha toccato, quindi lo scopo doveva essere un altro»
Vidi Bella abbastanza spaventata.
«Cercavano me»
«Di cosa confabulate voi due?» chiese improvvisamente Charlie. Ero così agitata e concentrata sul fatto che tutto il branco era trasformato e che stesse ascoltando che non mi ero nemmeno accorta dei suoi passi. Probabilmente un infarto per lo spavento me lo ero presa.
«State litigando... Beh, scusate se vi ho interrotto» quando uscì dalla stanza mi vide «È questo?»
«È... è il cane di famiglia» mi salvò Edward.
Lupo!
«Cioè, scusi, il lupo che i Quileutes hanno addomesticato e che spesso viene da noi. Le presento Aleu»
«Oh, ok. Ciao, piccola» disse accarezzandomi velocemente sulla testa. Poi Charlie andò in salotto e ripredemmo a parlare della visita del vampiro sconosciuto.

I Cullen e i Quileutes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora