«Che possiamo fare?» chiese Carlisle notando la pericolosità della situazione.
«Se vogliamo evitare di coinvolgere i Volturi, dobbiamo eliminare i neonati e dobbiamo farlo subito» disse Jasper con tono duro. Ovviamente era abbastanza turbato dal dover ricominciare a combattere «Vi insegnerò come. Non sarà semplice agire in città. Ai neonati non importa fare le cose di nascosto, a noi si. Questo ci imporrà dei limiti che loro non hanno. Forse possiamo attirarli con un esca»
«Forse non ce ne sarà bisogno» disse Edward cupo «Non viene in mente a nessuno che in questa zona l'unica minaccia che potrebbe spingere qualcuno a creare un esercito... siamo noi?»
Jasper serrò gli occhi, mentre Carlisle li spalancò, scioccato.
«Però noi, cioè, voi cacciate gli animali, non è una grande concorrenza per chi caccia gli uomini» constatai.
«Si, però loro non lo sanno» mi fece notare gentilmente Edward.
«Qui vicino c'è anche la famiglia di Tanya» disse Esme.
«I neonati non stanno devastando l'Alaska, Esme. Dobbiamo prendere in considerazione l'idea che noi possiamo essere l'obbiettivo» rispose Edward.
«Non ci stanno cercando» insistette Alice «O forse... non lo sanno, non ancora»
«Che c'è?» chiese Edward, sia curioso che agitato «A cosa stai pensando?»
«Barlumi» rispose Alice «Quando cerco di capire cosa sta succedendo, non riesco ad avere un quadro preciso, niente di concreto. Ma sto avendo queste visioni fulminee. Che non sono sufficienti a darmi un idea precisa. È come se qualcuno stesse cambiando opinione, e passasse da una serie di azioni ad un'altra così in fretta da non concedermi una percezione chiara...»
«Indecisione?» chiese Jasper incredulo.
«Non lo so...»
«Non sono indecisi» borbottò Edward «Lo sanno. O almeno qualcuno sa che non avrai una premonizione chiara finché non prenderanno una decisione. È qualcuno che ci vuole evitare. Sta giocando con i buchi nelle tue visioni»
«Chi potrebbe saperlo?» sussurrò Alice.
Edward era diventato molto freddo «Aro ti conosce alla perfezione»
«Ma se avesse deciso di venire lo vedrei...»
«Forse non vuole sporcarsi le mani»
«Magari è un favore» suggerì Rosalie «Qualcuno del Sud... che ha già avuto problemi con la legge. Qualcuno che avrebbe già dovuto soccombere sta approfittando di una seconda opportunità, a patto che si occupi della faccenda... Questo spiegherebbe il ritardo nella reazione dei Volturi»
«Perché?» chiese Carlisle ancora sotto shock «Non vedo perché i Volturi..»
«Io l'ho visto» lo interruppe Edward con calma «Sono sorpreso che tutto ciò sia avvenuto così in fretta, perché c'erano altri pensieri più forti. Aro vedeva me ed Alice al suo fianco, così come Chiara..»
«Ma io sono per metà licantropo. Caius voleva addirittura uccidermi» lo interruppi.
«Non lo ha fatto, perché Aro non gliel'ha permesso. Se avesse un licantropo nella guardia significherebbe che è riuscito a sottomettere anche voi, i nemici dei vampiri» mi spiegò Edward, per poi riprendere il discorso «Con me ed Alice avrebbe il presente e il futuro, l'onniscenza virtuale. È rimasto ossessionato da un'idea così convincente. Non pensavo che l'avrebbe abbandonata presto, la desiderava troppo. Eppure, può darsi che a prevalere sia stato il pensiero di te, Carlisle, della nostra famiglia che cresce e si rafforza. Gelosia e paura, non perché possiedi più di quanto abbia lui, ma perché hai già ciò che lui desidera. Cercava di non pensarci, ma non è riuscito a reprimerlo del tutto. L'idea di scatenare la competizione è nata in quel momento; esclusa la loro, la nostra è la comunità più grande che abbiano mai visto...»
Bella lo guardò terrorizzata. Se voleva spaventarla ci era riuscito benissimo.
«Sono troppo impegnati con la loro missione. Non infrangerebbero mai le regole. Va contro tutto ciò che hanno fatto finora» disse Carlisle.
«Dopo verranno a ripulitura tutto. Un doppio tradimento» disse Edward con voce severa «Non lasceranno traccia»
Jasper si chinò in avanti e scosse la testa «No, Carlisle ha ragione. I Volturi non infrangono le regole. Inoltre è tutto troppo improvvisato. Questa... persona, questa minaccia, non sa cosa sta facendo. È un principiante, ci giurerei. Non posso credere che i Volturi siano coinvolti in questa storia. Ma lo saranno»
La tensione che c'era si tagliava con il coltello.
«Allora andiamo» disse Emmett «Che stiamo aspettando?»
Carlisle ed Edward si scambiarono un'occhiata d'intesa, poi Edward annuì.
«Abbiamo bisogno di te, Jasper» disse Carlisle «Devi spiegarci come fare a distruggerli» si capiva quanto gli costava dire queste cose, lui odiava la violenza, non avrebbe mai voluto uccidere vampiri, licantropi ed umani; per questo mi aveva salvato la vita la volta che ero entrata nel loro territorio, togliendomi dalle grinfie di Jasper ed Emmett.
«Avremmo bisogno di aiuto» disse Jasper «Secondo voi, la famiglia di Tanya vorrà... Altri cinque vampiri maturi farebbero una differenza enorme. Kate ed Eleazar dalla nostra parte costituirebbero un bel vantaggio. Sarebbe un'impresa facile, con il loro aiuto»
Intuì subito che Kate ed Eleazar avevano un qualche particolare potere. Un qualcosa di utile in battaglia.
«Glielo chiederemo» rispose Carlisle.
Jasper gli porse un cellulare «Dobbiamo fare in fretta»
Carlisle, molto turbato, prese il telefono e si avvicinò alle finestre. Compose un numero e aspettò che qualcuno rispondesse.
Edward fece sedere Bella su di una poltrona.
Carlisle parlava molto velocemente e a bassa voce, forse Bella non lo capiva nemmeno. Decisi di ascoltare le risposte dei vampiri dell'Alaska nella sua mente, tanto se lo faceva Edward potevo farlo anch'io.
«Ciao Eleazar, vorrei parlare con Tanya, è possibile?»
"Ciao Carlisle, è successo qualcosa di grave? Sembri turbato"
«Non so se lo sapete, ma a Seattle ci sono dei neonati che stanno devastando la città..»
"Si, si, lo avevamo intuito"
«Temiamo che c'entrino anche i Volturi, forse Aro vuole acquistare più potere con le capacità della mia famiglia»
Pensavo che con gli altri vampiri ci definisse "clan" non "famiglia".
"Si, è probabile, però questa volta sta esagerando. Rischiano molto se stanno davvero creando un esercito di neonati"
«Jasper pensa che sia un principiante, uno che non sa come controllare il proprio esercito. E, forse, come ha detto Rosalie, potrebbe essere una seconda possibilità per qualcuno che ha commesso qualcosa di sbagliato»
"No, no, non è una seconda possibilità. Loro non danno seconde possibilità, lo sappiamo entrambi molto bene. Stanno sicuramente chiudendo un occhio per qualche ignoto motivo"
«Forse hai ragione. Potreste aiutarci? Se i Volturi non intervengono, prima o poi saremo scoperti o la popolazione di Seattle sarà uccisa del tutto»
"Non penso che potremo aiutarvi, Irina è ancora sconvolta per la morte di Laurent. Ti passo Tanya, prova a parlarne con lei"
«Ah» disse scattando per la sorpresa «Non sapevamo che lei avesse reagito così. Grazie comunque Eleazar»
«Maledizione. Maledetto Laurent, che marcisca nel profondo dell'inferno» sentì sibilare ad Edward.
Notai Esme che gli lanciava un'occhiataccia per le parole usate contro il vampiro deceduto.
«Laurent?» sussurrò Bella. Era molto pallida e preoccupata.
Carlisle continuò a parlare per un po', non stava supplucando, era persuasivo e determinato.
"Mi spiace Carlisle non possiamo. I vostri amichetti hanno ucciso il compagno di Irina" disse una voce femminile, forse Tanya.
«Tanya, tra noi ed i licantropi c'è solo un patto!»
"Non possiamo comunque venirvi ad aiutare.."
«Laurent voleva uccidere la compagna di mio figlio. Sarebbe stato uguale»
"È solo un'umana! Laurent era come noi.."
«No Tanya, non era come noi. Era come gli altri, uccideva gli umani» disse Carlisle severo.
Wow, stava difendendo il nostro onore.
"Cos'è, ti sei rammollito a tal punto da sostenere dei cani?"
Se fosse qui le staccherei la testa. Pensai irritata.
«Penso solo che abbiano agito al meglio»
"Intanto ne hai adottata una. Hai una loro cucciola in casa"
Ero sia sorpresa che irritata. Sorpresa sapendo che quei vampiri di Denali sapessero di me e irritata dal fatto che quella tizia ci avesse paragonato seriamente a degli animali e che mi avesse dato della cucciola!
«Non parlare così di mia figlia» sibilò Carlisle «È anche come noi, ricordatelo»
"Verremo solo ad una condizione: ci lascerete uccidere i licantropi. Non dico che dovreste aiutarci, e non toccheremo Chiara, ma non ci ostacolerete"
Sgranai gli occhi e guardai Carlisle. Non poteva accettare, mi sarei fatta uccidere anch'io proteggendo il mio branco ed i miei amici.
«Non se ne parla nemmeno» disse Carlisle severo.
Tirai un sospiro di sollievo.
«C'è una tregua in corso. Loro non l'hanno rotta e nemmeno noi. Mi dispiace sapere che...»
"Dovrete carvela senza di noi, allora. Scusa" rispose la vampira con tono duro.
«Certo. Ce la caveremo bene anche da soli»
Carlisle riappese senza aspettare una risposta e continuò a guardare la nebbia fuori.
Bene, i nostri possibili alleati ci avevano appena voltato le spalle. Non poteva andare peggio di così.
«Carlisle» lo chiamai a voce troppo bassa perché Bella sentisse, non volevo spaventarla troppo.
Carlisle si voltò verso di me.
«Falli venire. Combatteranno con noi e poi, se proveranno ad attaccare il branco, ci difenderemo. Siamo nati per combattere i vampiri»
«Non se ne parla nemmeno. Non vi userò da esca. Troveremo qualcun'altro che ci aiuti con i neonati»
«Qual'è il problema?» chiese Emmett ad Edward, con una tonalità che anche Bella sentì.
«Il legame tra Irina e Laurent era più forte di quanto pensassimo. Ora lei ce l'ha con i lupi perché hanno ucciso lui e salvato Bella. Vuole...» Edward si bloccò per guardare Bella.
«Vai avanti» disse lei.
«Vuole vendetta. Annientare il branco. Scambierebbe il loro aiuto con la nostra autorizzazione»
«No!» disse Bella.
«Non ti preoccupare» rispose Edward con tono secco «Carlisle non lo accetterebbe mai» esitò, poi fece un sospiro «E nemmeno io, Laurent se l'è cercata» disse quasi in un ringhio «E mi sento ancora in debito nei confronti dei lupi per ciò che hanno fatto»
«Non va bene» disse Jasper «È una battaglia alla pari. Siamo più abili a combattere, ma siamo meno di loro. Vinceremo, ma a quale prezzo?» il suo sguardo teso si spostò su di Alice per un istante.
Avremmo vinto, ma avremmo perso comunque. Ecco cos'era la guerra: due schieramenti che si affrontavano, uno vinceva perché sterminava l'altro, ma entrambi perdevano. Perdevano amici, compagni, figli, genitori o fratelli. E anche noi avremmo perso, sicuramente non saremmo più stati otto, ma sette, sei, cinque o chissà quanti.~~~~~~~~~~
Edward si alzò con Bella, tornavano a casa.
La tensione, anche se alleviata da Jasper, era molto forte. Sapevo come fare per alleggerirla ulteriormente.
«Ehi, vampiro» chiamai Edward quando ormai era già sulla soglia della porta.
Lui si voltò verso di me «Che c'è?»
«Tu... non dovevi uccidermi?»
Lui mi guardò confuso per un attimo «Ah, si, il messaggio!» esclamò poi.
Annuì «Esatto, non hai detto che mi avresti uccisa a casa?»
Lui ridacchiò «Fammi almeno portare Bella a casa sua»
«Scommetto che vorrebbe vedere come ti batto»
Lui sospirò. Si, quando volevo sapevo rompere abbastanza.
«Va bene se prima gioco con lei e poi ti porto a casa?» chiese a Bella
«Certo, fai pure» disse lei.
«Grazie» le rispose Edward e poi mi indicò, con un cenno della testa, il giardino.
Mi trasformai e zampettai allegramente fuori.
Edward mi raggiunse sospirando.
Scodinzolai e mi misi in posizione d'attacco. Edward fece lo stesso -ovviamente non scodinzolò, si mise solo in posizione d'attacco-.
Ringhiai scherzosamente e mi spostai un po' a destra.
«Ricordati ciò che ti ho insegnato» mi suggerì Jasper, sedendosi a terra a gambe incrociate. Alice si sedette su di lui.
Certo, maestro. Gli risposi ridendo. Su, forza, non dovevi uccidermi? Chiesi ad Edward.
Lui mi rispose con un ringhio giocoso e mi saltò addosso. Mi girai e riuscì ad atterrarlo con la schiena a terra.
Chi doveva uccidere chi?
Il vampiro si mise a ridere «Ok... ma...» riuscì a spingermi via e si rialzò.
Ringhiai e gli saltai addosso, però lui mi schivò.
Continuammo a giocare così finché Edward non riuscì a bloccarmi contro un albero. Cercai di spingerlo via con le zampe ma era troppo forte.
«Ecco, cucciolotta, se stessimo lottando seriamente avrei vinto»
Beh, in effetti la mia gola era esposta, quindi avrebbe potuto uccidermi facilmente.
Edward mi lasciò «Bene, adesso che ti ho uccisa: ciao, io vado» disse spettinandomi la pelliccia sulla testa e raggiungendo molto velocemente Bella.
I due raggiunsero la Volvo del vampiro, parcheggiata più o meno davanti a casa. Edward mise in moto e partirono. Direzione: casa di Bella.«Aspettate un attimo... ho un'idea...» dissi appena entrammo in casa.
Mi si era appena accesa una lampadina, avevo avuto un'idea geniale.
Tutti si voltarono verso di me.
«Il clan di Denali non vuole aiutarci, ma questo non vuol dire che non possiamo ottenere un aiuto esterno»
«Continua» disse Emmett, interessato dal mio ragionamento.
«Potremmo chiedere al branco di aiutarci. Lo farebbero sicuramente»
«No» disse Jasper «Per due motivi: non sanno come combattere, si farebbero uccidere subito e non mi fido di loro, così come gli altri, credo»
Guardai Carlisle, sperando che acconsentisse.
«Ne riparleremo» rispose lui.
In realtà il branco ci avrebbero potuto aiutare, così saremmo stati sette vampiri più otto licantropi e, ovviamente, ci sarei stata anch'io. Ma sapevo che non avrebbero mai accettato questa tregua.~~~~~~~~~~
«Ehi, ciao» mi disse Andrea venendomi incontro. Dal suo sguardo si capiva che pensava che adesso noi due stessimo, più o meno, insieme.
E adesso come glielo dico? Piagnucolai a mente. Mi morsi un labbro «Ciao... senti... riguardo a ieri... dovrei dirti una cosa..»
La sua espressione cambiò. Le labbra formarono un sorriso, ma non era di felicità, lo si capiva dalla tristezza che trapelava dagli occhi.
Sospirò «Ho già capito... immagino che dovrei dimenticarmi gli avvenimenti di ieri»
«Ehm... si. Scusa, sono stata stupida ed avventata. E quindi... beh... si, siamo solo amici, io e te. Ok?»
«Ok...comunque, un giorno o l'altro, riuscirò a conquistarti»
«Ehm, ok, contento tu» gli risposi ridendo. Intanto ci incamminammo verso l'entrata della scuola.
«Ah, comunque, a proposito del ballo...» iniziai a dire.
«Cosa?»
«Ecco, beh, penso che verrò»
«Davvero?!» chiese Andrea e gli si illuminarono gli occhi.
«Si, davvero»
«Perfetto! Comunque ci saranno anche Brian ed Alexis, quindi non sarà proprio una cosa romantica, sembrerà più un uscita tra amici. Stai tranquilla»
«Non potevi dirmelo ieri? Magari avrei accettato prima»
«Beh... si... è vero. Volevo vedere cosa avresti risposto sapendo che c'eravamo solo io e te»
Alzai gli occhi al cielo «No comment»La giornata passò abbastanza velocemente, soprattutto perché ero molto preoccupata su come avremmo fatto a sconfiggere un bel po' di neonati senza subire perdite.
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I Cullen e i Quileutes 2
FanfictionNuovi pericoli minacciano Forks, i Cullen, i Quileutes e Chiara. Victoria è tornata, più combattiva che mai ed un insieme di giovani vampiri che non temono nulla sta decimando la popolazione di Seattle. Come se non bastasse, Chiara scoprirà nuove e...