19. Le leggende

1.3K 85 3
                                    

La prima era la storia di Taha Aki e degli Spiriti Guerrieri, la raccontò Billy, diffondendo molto bene diverse emozioni nell'aria.
Non si sa quando e come siano nati gli Spiriti Guerrieri, probabilmente le vecchie leggende sono andate perdute.
Taha Aki fu il primo a diventare come noi, un grosso lupo.
Fin dall'inizio la tribù era composta da un piccolo popolo e nel loro sangue c'è sempre stato un potere magico. Però non hanno potuto diventare lupi da subito, prima erano Spiriti Guerrieri.
All'inizio la tribù si stabilì in questo piccolo golfo e gli abitanti diventarono abili pescatori e costruttori di barche. Altre tribù desideravano questa terra pescosa, ma i Quileutes erano troppo pochi per proteggerla. Una tribù più numerosa li attaccò e loro fuggirono sulle barche. Kaheleha, il primo grande Spirito Supremo, lasciò le barche con gli altri guerrieri. Non lasciò le barche con il corpo, ma solo con lo spirito. Le donne vegliarono sui corpi, intanto gli spiriti degli uomini tornarono a difendere il villaggio. Non potevano toccare la tribù nemica, ma avevano altre risorse. Potevano soffiare poderosi venti negli accampamenti nemici e nel vento potevano sollevare urla terribili per spaventare i rivali. Gli animali potevano vederli, sentirli e capirli; gli animali stavano dalla loro parte. Kaheleha guidò l'esercito di spiriti e seminò distruzione fra gli aggressori. La tribù degli invasori aveva branchi di enormi cani da slitta, con il pelo foltissimo. Gli Spiriti Guerrieri fecero rivoltare i cani contro i loro padroni, poi scatenarono una tremenda invasione di pipistrelli e usarono l'urlo dei venti per aiutare i cani a confondere gli uomini. I superstiti fuggirono gridando che il golfo era stregato ed era un luogo maledetto. Quando gli Spiriti Guerrieri li liberarono, i cani tornarono ad una vita selvaggia. I Quileutes tornarono vincitori dai loro corpi e dalle loro mogli.
Gli Hoh e i Makah, delle tribù vicine, strinsero un patto con i Quileutes, non volevano aver niente a che fare con quella magia.
Si viveva in pace. Quando arrivava un nemico, egli veniva scacciato. Dopo molte generazioni arrivò l'ultimo Spirito Supremo: Taha Aki. Era celebra per la sua saggezza e la sua indole pacifica. La gente viveva felice e serena sotto la sua protezione. Ma un uomo, Utlapa, non era sereno.
Utlapa era uno dei più forti fra gli Spiriti Guerrieri. Era un uomo tanto potente quanto avido, intendeva espandere il nostro territorio con la magia, attaccando addirittura gli Hoh e i Makah.
Quando gli uomini diventavano Spiriti potevano leggersi i pensieri, Taha Aki vide cosa voleva Utlapa e si arrabbiò molto con lui. Utlapa fu esiliato, però lui si nascose nella foresta per vendicarsi su Taha Aki.
Anche in tempo di pace, lo Spirito Supremo vegliava sulla sua gente. Andava spesso in un luogo nascosto fra le montagne, lasciava lì il suo corpo e poi -da spirito- allontanava tutte le minacce. Un giorno, Utlapa seguì Thah Aki, quando partì per conpiere il suo dovere.
Inizialmente Utlapa voleva solo ucciderlo, ma il piano presentava degli svantaggi, gli Spiriti Guerrieri lo avrebbero seguito ed ucciso. Si nascose fra le rocce, osservando Thah Aki e gli venne in mente un'altra idea. Thah Aki lasciò il suo corpo e Utlapa aspettò finché fu sicuro che lo spirito era lontano. Anch'egli divenne spirito e si impossessò del corpo del Supremo, uccidendo il suo. Thah Aki tornò indietro sentendo i pensieri del nemico, ma non fu abbastanza veloce. Era intrappolato nel mondo degli Spiriti poiché non aveva più un corpo da abitare.
Utlapa prese il suo posto come capo.
Inizialmente Utlapa finse di essere Thah Aki, poi tutto cambiò. Vietò a tutti i guerrieri di entrare nel mondo degli spiriti, disse di aver avuto un presagio tremendo, ma in realtà aveva paura. Sapeva che Thah Aki avrebbe detto la verità. Utlapa diventò un parassita, fece cose che Thah Aki non avrebbe mai fatto, non lavorò mai con i suoi cittadini, ebbe altre due mogli, più giovani di lui, malgrado la prima fosse ancora viva. Era una cosa inaudita per la tribù.
Thah Aki osservava tutto ciò senza poter far nulla. Alla fine il Supremo provò ad uccidere il suo corpo. Fece scendere un grosso lupo dalle montagne, ma Utlapa si nascose dietro i suoi guerrieri. Il lupo uccise un giovane che cercava di proteggere il capo impostore. Thah Aki venne devastato dal dolore ed ordinò all'animale di andarsene.
Era faticoso essere Spiriti Guerrieri, liberarsi del proprio corpo era spaventoso, per questo il potere era usato solo in caso di necessità. Thah Aki era stato lontano dal suo corpo a lungo, ormai era devastato dai tormenti. Si sentiva devastato: non avrebbe mai raggiunto l'Ultima Terra dove i suoi antenati lo attendevano.
Il grande lupo seguì il Supremo per i boschi. Era un bellissimo animale, molto grande per quelli della sua razza. Thah Aki fu invidioso dell'animale, non sapeva parlare ma almeno aveva un corpo. Una vita. Vivere da animale sarebbe stato molto meglio che vivere senza corpo.
Thah Aki ebbe l'idea che ha segnato il nostro destino.
Chiese al lupo di fargli spazio nel corpo, di dividerlo con lui. Il lupo acconsentì e Thah Aki entrò nel corpo dell'animale con sollievo e gratitudine.
Divenuti una cosa, uomo e lupo tornarono al villaggio sul golfo. La gente scappò impaurita e arrivarono i guerrieri. Utlapa si nascose e, ovviamente Thah Aki non attaccò i suoi guerrieri, si ritirò lentamente, parlando loro con gli occhi e guaendo le canzoni del popolo. I guerrieri capiro che l'animale era sotto l'influenza di uno spirito.
Yut, uno dei guerrieri più anziani, disobbedì al capo impostore e diventò Spirito. Appena accadde ciò, Thah Aki lasciò il lupo che rimase docilmente ad aspettarlo e parlò con Yut. In un attimo Yut comprese la verità.
In quel momento arrivò Utlapa per vedere se il lupo era stato sconfitto, vide il corpo di Yut a terra e senza vita, protetto dagli altri guerrieri, e capì cosa stava accadendo. Sfoderò il coltello ed uccise Yut, prima che egli potesse dire la verità.
"Traditore!" Gridò mentre i guerrieri non sapevano cosa fare, era lui il capo e lui doveva punire chi non rispettava le leggi. Yut tornò nel suo corpo, ma Utlapa gli aveva coperto la bocca e messo il coltello alla gola. Yut era vecchio e debole, Utlapa -nel corpo di Thah Aki- era abbastanza giovane e forte. Yut fu ucciso. Thah Aki vide volare il suo spirito verso la terra dei morti, dove lui non sarebbe più potuto andare. Provò una grandissima rabbia, una rabbia molto intensa e tornò nel lupo, deciso a sgozzare l'impostore. Appena fu nel lupo avvenne la grande magia.
La rabbia di Thah Aki era la rabbia di un uomo. L'amore che provava per il suo popolo e l'odio per l'impostore erano troppo vasti, troppo umani per il corpo del lupo. Il lupo iniziò a tremare e si trasformò davanti agli occhi sconvolti dei guerrieri e di Utlapa.
Il nuovo uomo non assomigliava a Thah Aki ma i guerrieri lo riconobbero subito perché avevano volato con lui in forma di Spirito. Utlapa provò a scappare, ma il Supremo aveva la forza di un lupo dentro di se. Afferrò l'impostore e lo uccise prima che lo Spirito potesse uscirne fuori.
La gente si rallegrò quando comprese ciò che era avvenuto. Thah Aki tornò ad essere quello di sempre, lavorò con il popolo e restituì le fanciulle alle famiglie. L'unico cambiamento che lasciò fu quello della fine dei viaggi nella terra degli Spiriti, era troppo pericoloso ora che si era imparato a rubare i corpi dei compagni. Gli Spiriti Guerrieri sparirono per sempre.
Taha Aki non era più né lupo né uomo, era entrambi. Fu rinominato in "Taha Aki il Grande Lupo" o in "Taha Aki l'Uomo Spirito". Egli guidò la tribù per molti anni senza mai invecchiare. Quando arrivava un pericolo, lui si trasformava in lupo e difendeva egregiamente il suo popolo. La gente visse in pace. Taha Aki ebbe molti figli e alcuni di essi, divenuti adulti, scoprirono di poter diventare dei lupi. I lupi erano tutti diversi uno dall'altro, poiché erano Spiriti e riflettevano l'uomo dentro di loro. Alcuni figli divennero guerrieri e non invecchiarono più. Altri, invece, ripresero ad invecchiare: si scoprì che rinunciando ai propri Spiriti, gli uomini-lupo avrebbero ripreso a crescere ed invecchiare normalmente.
La vita di Taha Aki durò quanto quella di tre uomini. Dopo le prime due mogli ne prese una terza e in lei trovò la compagna ideale. Aveva amato le altre, ma per lei provava qualcosa di diverso, qualcosa di più. Decise di rinunciare al suo spirito di lupo per poter vivere e morire con lei.
«Questo è il racconto di come la magia è arrivata a noi... ma non è la fine della storia» continuò a dire Billy, risvegliandoci dallo stato di ipnosi causato dalla storia e dalle sue parole. Billy guardò il vecchio Quil che si spostò un pochino sulla sedia e si mise a narrare.
«Quella era la storia degli Spiriti Guerrieri. Questa è la storia del sacrificio della terza moglie» disse l'uomo anziano. Ripresi ad ascoltare attentamente, perdendomi in quel mondo antico dove la magia si mescolava alla vita quotidiana.
Molti anni dopo che Taha Aki rinunciò al suo spirito di lupo, quando ormai era vecchio, a nord ci furono dei problemi con la tribù dei Makah. Molte loro ragazze erano scomparse e loro incolpavano i lupi perché li temevano. Quando diventavano lupi, gli uomini erano ancora in grado di leggersi il pensiero e sapevano che nessuno di loro aveva rapito le giovani. Taha Aki disse al capo dei Makah che i lupi non c'entravano ma non venne ascoltato. Taha Aki era vecchio, non voleva una guerra perché non sarebbe riuscito a guidare il suo popolo in battaglia. Incaricò Taha Wi, il suo figlio-lupo maggiore, di trovare i colpevoli. Taha Wi e altri cinque uomini-lupi andarono sulle modalità montagne a cercare indizi delle Makah scomparse. Trovarono solo un odore talmente dolce da far bruciare il naso a tal punto che faceva male. Non sapevano di quale creatura fosse, perciò lo seguirono. Trovarono, lungo il percorso, odore e sangue umani. Era sicuramente quell'essere il colpevole. Erano molto lontani dalla tribù, Taha Wi mandò indietro i tre più giovani per riferire al padre ciò che avevano visto. Taha Wi e gli altri due non tornarono mai più. I fratelli minori cercarono quelli maggiori ma non li trovarono. Taha Aki proclamò il lutto per la perdita dei figli. Voleva vendicarli, ma era vecchio. Andò dal capo dei Makah e gli raccontò tutto. Le tensioni finirono.
Un anno dopo, di notte, scomparvero altre due fanciulle dei Makah. Essi chiamarono subito i lupi Quileutes che riconobbero l'odore dolciastro. I lupi si misero a caccia e solo Yaha Uta tornò vivo. Portò una cosa nuova per i Quileutes: un cadavere duro come la pietra, lo avevano fatto a pezzi. Tutti i consanguinei di Taha Aki, anche chi non diventava lupo, sentirono l'odore della creatura. Era sicuramente quello l'assassino dei Makah.
Yaha Uta raccontò che avevano sorpreso la creatura con sembianze umane, esso era duro come la roccia, velocissimo ed era anche fortissimo. Una ragazza era già morta dissanguata, l'altra forse era viva ma il mostro le spezzò il collo quando li vide. Le labbra bianche erano insanguinate e gli occhi erano rossi.
Uno dei fratelli gli saltò addosso senza pensarci, l'aveva sottovalutato. Il mostro lo squarciò come una bambola. Yaha Uta e gli altri furono più prudenti, lo attaccarono insieme, prendendolo dai lati. Dovevano usare astuzia, forza e velocità, come mai prima d'allora. Scoprirono che solo con i denti potevano ferire la creatura fredda come il ghiaccio.
Mentre combattevano la smembravano strappandone la carne a morsi. Il mostro era intelligente, imparò in fretta come difendersi e contrattaccare. Prese il fratello di Yaha Uta. Yaha Uta saltò addosso alla creatura e gli staccò la testa, ma le mani stringevano ancora il povero uomo-lupo. Yaha Uta smembrò l'essere per cercare di salvare il fratello, ma era troppo tardi.
Gli anziani esaminarono i brandelli che Yaha Uta aveva raccolto. Poco dopo, una mano cercò di avvicinarsi al braccio, come se fosse animata. Terrorizzati, gli anziani diedero fuoco ai resti. Il fumo che se ne formò aveva un odore nauseabondo. Sparpagliarono le ceneri in tanti piccoli sacchetti e li sparpagliarono ovunque: in mare, sui monti, eccetera. Un solo sacchetto rimase come ciondolo: fu dato a Taha Aki. Così lui avrebbe sempre saputo se la creatura stava per ricomporsi.
Il vecchio Quil interruppe il racconto per guardare Billy. Lui mostrò un sacchetto scurito dal tempo, attaccato ad un nastrino di cuoio che si portava al collo. Qualcuno sussultò; io sorrisi lievemente, ecco cosa c'era in Billy che mi aveva sempre incuriosita ed attirata: lui aveva qualcosa a che fare con i vampiri, al collo aveva i resti di un vampiro, di uno -in una minima parte- come me.
Il vecchio Quil riprese il racconto:
Quella creatura fu chiamata Freddo o il Bevitore di Sangue e i Quileutes vissero nel tormento che non fosse solo. Ormai era rimasto solo un lupo protettore, il giovane Yaha Uta. Non dovettero aspettare a lungo per scoprire la verità, il Freddo aveva una compagna, un'altra Bevitrice di Sangue che giunse al villaggio in cerca di vendetta.
La Fredda era la cosa più bella che avessero mai visto. Quando arrivò al villaggio sembrava la dea del mattino: il sole faceva scintillare la sue pelle pallida e creava dei riflessi bellissimi sui suoi capelli che arrivavano alle ginocchia. Il volto possedeva una bellezza magica, gli occhi erano neri e la pelle bianchissima. Qualcuno cadde ai suoi piedi, adorandola. Lei chiese qualcosa con voce acuta e penetrante, ma al contempo sublime, però nessuno comprese quella lingua sconosciuta. Non c'erano consanguinei di Taha Aki, tranne un bambino. Egli si avvicinò alla madre e disse che l'odore gli faceva male al naso. Un anziano lo udì e capì chi era giunto fra loro. Gridò alla gente di scappare e fu il primo ad essere ucciso. In venti assistettero all'arrivo della Fredda e ne sopravvissero due perché ella iniziò a bere il sangue per poter placare la sua sete. Corsero da Taha Aki che era seduto al consiglio, con i figli e la terza moglie. Appena udì la notizia, Yaha Uta si trasformò e si diresse a distruggere la Bevitrice di Sangue. Taha Aki, la terza moglie, i figli e gli anziani li seguirono. Subito trovarono la creatura ma solo cadaveri dissanguati. Poi udirono delle grida e corsero verso il golfo, alcuni Quileutes si erano rifugiati su delle barche, ma la Fredda li stava seguendo nuotando in acqua come uno squalo. Sfondò una prua con una forza incredibile, mentre la barca affondava, uccise chi cercava di fuggire a nuoto. Quando vide il grande lupo sulla spiaggia nuotò velocemente verso la riva, ignorando i superstiti. Indicò Yaha Uta con un dito e gli fece una domanda incomprensibile. Yaha Uta attese. Fu una dura battaglia, lei in combattimento non valeva quanto il compagno. Ma il lupo era solo, nessun'altro poteva aiutando distraendo la Fredda.
Yaha Uta fu sconfitto e Taha Aki iniziò ad urlare in segno di sfida. Zoppicò e si trasformò in un vecchio lupo dal muso bianco. Lo Spirito Supremo era vecchio, ma la sua rabbia lo rendeva forte. La battaglia ricominciò.
La terza moglie di Taha Aki aveva visto il figlio morire e ora suo marito stava combattendo, ma lei sapeva che non avrebbe potuto vincere. Aveva sentito la storia di suo figlio e sapeva che era salvo grazie all'intervento di suo fratello. La donna prese il coltello di uno dei figli che le stavano accanto. Erano ancora ragazzi, non sapevano trasformarsi e sarebbero morti insieme agli altri se il padre fosse stato sconfitto. La terza moglie corse verso la Fredda, sollevando il pugnale. La creatura sorrise, cosa poteva fare una semplice donna con un insulso pugnale? La Fredda si distrasse un attimo dallo scontro col vecchio lupo, un colpo e sarebbe morto. In quel momento la terza moglie fece una cosa che né la Fredda né nessun altro si sarebbe mai aspettato: cadde in ginocchio, ai piedi della Bevitrice di Sangue, e affondò il coltello nel proprio cuore. Il sangue sgorgò tra le dita della donna e schizzò verso la Fredda. Ella non resistette alla tentazione del sangue fresco. Si girò verso la donna morente, ma Taha Aki serrò i suoi denti attorno alla fredda gola. La lotta non era ancora finita, ma Taha Aki non era più solo. Alla vista della madre morente, due giovani figli provarono una rabbia enorme e si trasformarono, malgrado fossero solo ragazzi. Insieme finirono la Fredda.
Taha Aki rimase lupo e per un giorno intero restò sdragliato accanto al corpo della moglie, ringhiando a chiunque cercasse di toccarla. Poi andò nella foresta e non tornò più.
Da allora gli scontri con i Freddi capitarono di rado. I figli di Taha Aki vigilarono sulla tribù, lasciando il posto ai loro figli. Non si trasformarono mai più di tre lupi alla volta, erano abbastanza.
A volte i Freddi arrivavano e venivano colti di sorpresa dai lupi. A volte un lupo moriva, ma non furono mai più decimati come la prima volta.
Pian piano i discendenti di Taha Aki non si trasformarono più in lupi, pur essendo adulti.
I lupi sarebbero tornati solo con l'arrivo dei Freddi. Essi erano sempre soli o in coppia ed il branco rimase piccolo. Un giorno giunse una congrega più grande e il branco si preparò a combatterla. Ma il capo dei nuovi venuti parlò ad Ephraim Black con i modi di un uomo e giurò di non voler fare del male ai Quileutes. Avevano degli strani occhi gialli: loro non erano come gli altri. I lupi erano pochi, i Freddi avrebbero potuto ucciderli facilmente. Ephraim accettò.
Quei Freddi hanno sempre rispettato il patto, anche se la loro presenza ne attira altri e il branco deve crescere.

Il vecchio Quil concluse il racconto. «Perciò oggi i figli della nostra tribù portano di nuovo il fardello e condividono il sacrificio che i loro padri hanno sopportato prima di loro» disse per finire del tutto.
Quil si lamentò dicendo che per lui era una figata, Seth acconsentì.
Billy ridacchiò e riprendemmo a parlare normalmente.
Jared tirò un sassolino a Quil e scoppiammo a ridere per il suo spavento.
Ora non sembravamo un branco che ascoltava le storie della tribù, ma un gruppo di amici ad una serata di festa.

§§§§§§Nota dell'autrice§§§§§§
Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione, ma per questo capitolo -così come per gli altri tratti dal libro- mi serviva, appunto il libro e ho dovuto leggermi bene le pagine con le leggende per farne un riassunto comunque senza omettere i particolari.
Per farmi perdonare ho fatto un capitolo molto più lungo del normale ^.~ ^.^

I Cullen e i Quileutes 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora