Out now

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Pov Cameron
Chiamai Shawn e gli spiegai il mio piano. Lui ci mise tempo a scegliere di si o no ma alla fine decise di si. Notavo un po' di paura nella sua voce ma lo biasimavo,non era facile neanche per me.

Era arrivata la resa dei conti. Entrai a scuola e prima di andare in classe andai un attimo in bagno per lavarmi la faccia e per levare i segni del sonno. Stanotte avevo dormito poco dall'ansia. Avevo due obiettivi,il primo era di dire alla scuola di avere un'attrazione per il mio stesso sesso. Il secondo era di dirlo alla mia famiglia,spero non mi caccino di casa perché pensino di avere un figlio anormale.
Avevo voglia di fare qualcosa,ma non sapevo cosa. Oggi la giornata sarebbe stata particolarmente pesante,a scuola tutte le materie facevano schifo. In più si aggiungeva quella cosa.
Entrai in classe e c'erano quasi tutti. Iniziò la lezione. La prof di storia entrò tutta impacciata e si mise a scrivere alla lavagna delle date da ricordare e tra loro c'era anche la data di nascita di Alessandro Magno,a quel punto ne approfittai per chiedere:
-Prof ma è vero che Alessandro era gay?-
La professoressa si girò di scatto per rispondermi. Tutta la classe era in silenzio,ero entrato nell'argomento,era ora.
-Molti imperatori e re erano gay signorino Dallas,ma poi perché questa domanda?- mi rispose lei,non era la risposta che mi aspettavo ma meglio di niente.
-Ah però,non pensavo che i froci potessero fare altro oltre che a rovinare la società- saltò su Jack Jilinsky,uno che davvero odiavo,con quell'intervento lo volevo morto.
-Vorresti insinuare che gli omosessuali sono inutili e diversi?- rispose Camila girandosi verso Jack con sguardo come per dire: ci vediamo fuori scuola ma portati un kit medico che ti farò molto male. Questa situazione stava forse un po' degenerando. Guardavo Shawn e aveva l'aria di uno che voleva dire qualcosa ma che non riusciva a dire.
-Ovvio,prof lei cosa ne pensa?- rispose Jack guardando la signora.
-Penso che non ci sia niente di male ad esserlo,ognuno è libero di essere quello che vuole essere e credo che non sono intrusi,anzi,portano qualcosa di più nella nostra società- adoravo la professoressa. Era odiosa ma adesso la amavo.
-Oddio come siamo messi.- replicò lui - ma aspettate,Cam,perché hai tirato fuori questo argomento?- tutti adesso mi guardavano,compreso Shawn,io guardavo lui. Non potevo dire di non essere osservato. Shawn mi guardava con la faccia del tipo: lo vuoi dire veramente??
-Forse lo sono,forse no-

Pov Shawn
I mesi successivi sarebbero stati stressanti. Non ci potevo credere che l'avevamo detto veramente. Con che coraggio? Quasi l'intera scuola non accettava gli omosessuali ma l'abbiamo detto come se fosse una cosa quotidiana,wow. Certo,non l'avevo detto direttamente ma si era capito.

Pov Camila
Che coraggio. Io non sarei mai riuscita a farlo. L'anno detto con così tanta sicurezza che non se ne ne sono fregati minimamente del giudizio degli altri,proprio come dovrebbero fate tutte le persone.

Pov prof
Stimavo Dallas e Mendes. Non avevo mai avuta così tanta stima nei confronti di un alunno da anni. Ero così felice per loro e di tutto il loro coraggio. Speriamo solo che trovino la loro anima gemella che li renda felici.

Pov Cameron
Wow. Non l'avrei mai detto che sarei riuscito a dirlo. Vedevo le facce degli altri impietriti. Shawn mi sorrideva,Camila mi faceva il pollice. Wow.

Mese di febbraio
Pov Cameron
Questi mesi passarono in fretta. All'inizio è stato difficile affrontare la situazione ma piano piano ho chiarito con tutti quelli della mia classe. Adesso ero felice,senza pensieri,senza alcuna preoccupazione. Semplicemente ero libero.

Pov Shawn
Ero così felice per me e per Cameron,se è felice lui lo ero anch'io anche se la mia situazione con Brooklyn non andava bene. Litigavano quasi sempre,non mi scriveva mai,era diventato troppo geloso,non potevo parlare con nessuno che subito si arrabbiava. Se dovevo continuare a vivere questa relazione così forse era meglio smettere. Avevo provato a parlarne con lui molte volte ma andava a finire sempre male,o che se ne andava lasciandomi solo oppure finivamo per litigare ancora di più. C'è stata anche una volta in cui parlavo con un ragazzo per farmi dare gli appunti e si era incazzato così tanto che stava per picchiare il povero ragazzo.
Avevamo deciso di incontrarci a casa mia per parlarne,se voleva risolvere bene altrimenti chiudevamo. Arrivò.
-Dobbiamo parlare seriamente e senza scherzare- gli presi la mano chiudendo la porta e portandomelo in camera.
-Dimmi amore- lui aveva l'aria di uno a cui non fregava niente.
-Vorrei finirla qui- il suo volto diventò bianco,aveva la faccia sconvolta.
-P-perché?-
-Stai esagerando con la gelosia,non ho più libertà,mi sento come se non potessi fare niente che tu subito mi attacchi- gesticolavo con le mani a non finire. Finalmente adesso potevo sfogarmi per bene.
-Ma la gelosia ci sta e poi tu stai un po' troppo a contatto con gli altri maschi secondo me- cosa? Troppo a contatto? Ma...
-Stavi per picchiare un mio amico che mi aveva dato solo degli appunti Brooklyn! Una volta mi stavi anche per mettere le mani addosso ma ti sembra normale!?-
-Dai scusa amore...- mi mise una mano al collo ma io mi levai subito. Aveva il volto tristissimo.
Lo accompagnai alla porta,lui aveva le lacrime agli occhi.
-Ti consiglio di cercarti un altro Brooklyn,addio.- chiusi la porta. Mi accasciai a terra e mi misi a piangere. Questo fu un colpo duro,forte,dritto al cuore. Adesso iniziava una nuova vita,tutto da capo. Magari con Cameron.

We Are Different [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora