LEGGETE IL BANANA TIME SOTTO È IMPORTANTE.
OKE CIAU!
Harry sentì dentro una rabbia tale che prese la pistola dalla mano di Zayn, la lanciò via e sferrò un pugno proprio sullo zigomo del moro, il quale nemmeno si difese, non reagì; e dopo qualche secondo il riccio lo lasciò cadere a terra per correre da Louis. Il poverino si contorceva dal dolore, così il più piccolo scostò la mano dalla ferita insanguinata e vide un taglio profondo sul deltoide: fortunatamente Zayn lo aveva preso di striscio.
«Lou, mi senti?» il liscio fece cenno di sì con la testa.
«Ce la fai ad alzarti?» chiese con la voce rotta Harry, mentre avvolgeva un braccio attorno alla vita di Louis.
«Tranquillo Haz non è niente» sorrise Louis cercando di rassicurarlo.
«In camera ho l'ago e il filo, te la senti di mettermi un paio di punti?» fece poi mentre entrambi si avviavano verso la loro stanza; Harry annuì senza pensare. Appena furono arrivati nella loro stanza il minore fece stendere Louis sul letto e si mise a frugare nel cassetto del suo comodino per cercare i punti da mettere al liscio.
«È in una cassetta rossa nell'armadio Harry» disse questo mordendosi le labbra per trattenere il dolore.
«Fantastico, ovviamente cercavo nel posto sbagliato» si rimproverò il più piccolo aprendo le ante del guardaroba.
«Eccola» esclamò poco dopo, trovandola. L'adrenalina che aveva in corpo lo faceva rimanere cosciente, altrimenti sarebbe crollato.
«Okay Haz. Hai mai fatto una cosa del genere?» Louis sembrava tranquillo anche se dentro di lui ribolliva il rancore verso Zayn.
Harry scosse la testa con le lacrime che gli iniziavano a rigare il volto. Se solo non si fosse alzato a controllare chi faceva rumore in sala quel giorno in quel momento Louis non si sarebbe ritrovato ferito. Era tutta colpa sua e doveva assolutamente rimediare.
«Ascoltami bene e fa' quel che ti dico» iniziò il maggiore.
«Prendi un batuffolo di cotone ed imbevilo nel disinfettante che trovi nella valigetta, poi poggialo sulla ferita e tampona, anche intorno.» Harry eseguì. Quando però appoggiò il disinfettante sul braccio di Louis questo strinse gli occhi mordendosi il labbro forte.
«S-scusami» balbettò allora il piccolo, rimuovendo il cotone.
«No, no, vai non smettere, brucia un po' e basta» gli sorrise rassicurante l'altro. Il riccio non si spiegava come facesse quel ragazzo a ispirargli tanta fiducia in sé stesso anche in situazioni come quella.
«Bene, ora viene la parte difficile. Prendi l'accendino che c'è nell'ingresso» disse Louis quando la ferita fu pulita e disinfettata. Harry eseguì.
«Ora infila il filo metallico nero nell'ago che trovi nella valigetta e fai un bel nodo in modo che non scappi» Harry eseguì.
«Okay, adesso devi mettere la punta dell'ago nella fiamma dell'accendino, per sterilizzarla» Harry eseguì.
«Molto bene Haz» Louis allungò il braccio destro verso il minore e gli scompigliò i capelli.
«Sorridi, il peggio deve ancora venire» il riccio non capiva come potesse essere così tranquillo un ragazzo che era quasi stato colpito da una pallottola.
«Bene Harry, adesso devi infilare l'ago nel lembo di pelle sotto la ferita e poi in quello sopra» Harry non eseguì. Harry non poteva eseguire per provocare altro dolore a Louis.
«No Lou non ce la faccio» confessò mentre altre due lacrime corsero giù dal verde dei suoi occhi.
«Coraggio piccolo, vedrai che non succede niente» sorrise il maggiore. Harry sentì che aveva bisogno di lui in quel momento, che nessuno avrebbe potuto curarlo se non lui; sentì una strana sensazione: sentiva che Louis si fidava di lui.
"Posso farcela" pensò.
"Posso farcela" cercò di convincersi.
"Posso farcela" era deciso a farlo. Per Louis.
Infilò l'ago nella ferita e vide Louis incatenare le sue iridi azzurre in quelle verdi di Harry e mordersi il labbro. Sorrideva con una lacrima che non voleva andarsene, se ne stava lì, appesa alle sue ciglia e rimaneva immobile a contemplare la forza di quegli sguardi. Quando Louis strinse gli occhi per il dolore Harry fu sul punto di arrendersi, ma pochi istanti dopo il liscio smise di privarlo dell'azzurro dei suoi occhi e della fiducia che essi gli davano.
«Bravissimo Haz. Adesso fai un nodo e taglia il filo che resta con le tronchesi» Harry eseguì. Un punto era fatto.
Ci vollero una decina di minuti e cinque o sei punti per finire di "ricucire" Louis.
«Bravo il mio piccolo» si complimentò il maggiore allungando il collo ed affondando le sue labbra in quelle salate di Harry. Aveva pianto tutto il tempo, anche se sorrideva, al più piccolo scendevano lacrime copiose.
«Grazie» disse infine il riccio.
«E di cosa? Sei tu che mi hai ricucito, sono io che devo ringraziar-» Louis non fece in tempo a finire la frase che Harry cancelló la distanza tre loro con un bacio, lento passionale e pieno di significati.
«Di aver creduto in me»___________________________
Hey ciauu!
Scusate se il capitolo è un po' corto ma davvero non ce la facevo più nemmeno a pensare ad una ferita. Sorry.
Come vi ho già detto in precedenza non so quanto spesso riuscirò ad aggiornare quest'estate. Sappiate che ho un capitolo pronto per sabato prossimo ma non uno per quello dopo. Considerando che sono in una fase di semi-blocco forse non aggiornerò più così frequentemente.
Mi dispiace anche dirvi che mancano meno di una decina di capitoli alla fine della storia.
Come sempre volevo chiedervi di essere più attivi, sapete già che mi fa piacere sapere le vostre opinioni, positive o negative che siano.
Beh che dire, io vado.
Ve se ama❤️
Alice💎

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UNFAIR [L.S.]
Fanfic"Ingiusto" Questa parola tormentava la mente di Harry da quella notte. Tutto quello che gli successe dopo sembrava tremendamente ingiusto. Ma se invece non fosse così? Se tutte le convinzioni che aveva sempre avuto fossero solo il frutto del suo sti...