26. Everything... Al... Right

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La morte ferma il tempo. Ferma il cambiamento, i sentimenti che si provano si impolverano giorno dopo giorno. I fiori smettono di appassire, il respiro si blocca. Non un alito d'aria si muove. Gli uccelli rimangono a mezz'aria, le nuvole rimangono ferme. Nulla più invecchia.

Louis fu condannato a due anni di reclusione per omicidio colposo, bastó un breve processo. Gli avevano affibiato un avvocato d'ufficio che non sarebbe stato in grado di difenderlo nemmeno se fosse stato innocente. Ma non lo era e sapeva che si meritava la galera.
E rimase chiuso in una piccola cella per ventiquattro mesi e non passò un secodo senza che lui non desiderasse di morire. Aveva sparato ad Harry, aveva visto la vita scivolare via da lui con il suo sangue. Più volte aveva tentato il suicidio, senza risultati. Ora era costantemente monitorato, nella sua stanza non c'era nulla che potesse usare per farsi del male.
Quella sera si addormentò tardi, come tutte le altre sere, e venne scosso dagli incubi: il suo cervello gli riproponeva ogni notte l'omicidio commesso. Stava impazzendo, ne era più che certo.
Spesso si era ritrovato a pensare cosa sarebbe successo se Harry non fosse morto, e poi si ricordava che non lo sapeva, sperava con tutto se stesso che i medici lo avessero salvato, ma sapeva che non sarebbe stato così. Lui l'aveva ucciso e ora ne subiva le conseguenze. Avrebbe preferito morire lui al posto di Harry. Se lo meritava in fondo, lo aveva fatto innamorare e poi lo aveva fatto soffrire. Non avrebbe dovuto portarlo con se' quella notte. Era arrivato un nuovo detenuto, si chiamava Michael.
«Hey bro, come mai qui?» chiese una volta che la pesante porta di metallo fu chiusa.
«Tu?» chiese Louis da un angolo.
«Spaccio, assunzione e coltivazione di droghe varie. Tu?» sentenziò quasi vantandosi dei suoi crimini.
«Io... O-omicidio» guardava nel vuoto, come se ci fosse davvero qualcosa.
«Ah o-okay...» prese le distanze, e faceva bene. Louis era uno da cui stare lontani, a parer suo. Aveva deluso i suoi genitori, aveva deluso l'uomo che amava e infine lo aveva ucciso. Tutti dovevano stare lontani da lui.
«Bro, sicuro che sia tutto a posto?» chiese vedendo Louis fissare il vuoto costantemente.
«Si... Tutto a... Posto» mentì. Mentì spudoratamente.
«Mi racconti come è andata?» chiese Michael. Sapeva perfettamente che Louis non avrebbe spiccicato parola, ma voleva farsi amico l'omicida, nel caso fuori ne avesse avuto bisogno.
«Non hai la faccia da killer amico.» cercò di nuovo di far diminuire la tensione.
«Lasciami in pace. Prendi il letto se vuoi, tanto io non dormo. Mangio poco, quindi potrai avere un po' del mio cibo. Sei stato fortunato a finire in questa cella, ma lo sarai ancora solo se mi terrai le distanze. Ti ho avvisato.» Louis concluse la conversazione così.

La famiglia del riccio era rimasta profondamente segnata dalla morte del figlio, avevano organizzato un piccolo funerale, tutti ne piangevano la scomparsa. Niall era stato al cimitero con una ragazza, la aveva presentata al suo migliore amico.
«Hey Haz. Lei è Darcy. Mi piace molto sai? Mi piace che mi sia sempre vicina. Come tu lo eri con me.» le lacrime scendevano coliose dagli occhhi azzurri del biondo, ma lui parlava come nulla fosse.
«Ecco, volevo solo farti sapere che... Ora che tu non ci sei... Lei è... Lei mi sta molto aiutando.» pianse ancora di più quando disse che Harry non c'era più. Era dura ammetterlo ad alta voce.
«Grazie Nì. Anche tu sei molto speciale per me» disse Darcy, lasciando un leggero bacio sulle labbra del biondo.
«Scommetto che Harry sarebbe felice di vedermi von una ragazza» ridacchiò Niall. Non aveva mai avuto una ragazza, e Darcy era davvero speciale.
«Beh, ci vediamo presto Haz.» l'irlandese appoggiò il mazzo di fiori sulla tomba e prese per mano Darcy, ammirando quanto i suoi capelli azzurri si abbinavano al blu dei suoi occhi.
«Mi dispiace per Harry Niall. Se hai bisogno di parlare...» gli sorrise la ragazza.
«Anche a me... E grazie Darcy, sei speciale.»

Ogni giorno il biondo tinto faceva visita al suo migliore amico, come faceva quando era ancora vivo. Ogni pomeriggio andava a studiare sulla sua tomba e gli ripeteva le lezioni. Cercando in tutti i modi di essere conprendibile, per fare in modo che entrambi andassero bene al compito del giorno dopo. Con l'unica differenza che Harry non sarebbe stato lì, non avrebbe bisbigliato a Niall di suggerirgli una risposta, non avrebbe fatto niente di niente.
«Sai Har, è strano, insomma io ti avevo lasciato andare in banca, dovevi solo firmare delle carte. E invece, ora eccoti qua. Sotto un lurido prato. Non te lo meritavi Har.» disse un giorno Niall.
«Mi dispiace Har. Davvero. Ma ora sarai di sicuro in un posto meraviglioso, molto meglio di questo mondo di merda. Sarai circondato da arcobaleni e unicorni, chi lo sa...» ridacchiò poi per tirarsi un po' su di morale. Harry gli mancava tremendamente, gli mancava tutto di lui. Ma più di tutto gli mancava vederlo ridere. Gli mancava la sua risata che quando era triste lo riempiva di infinita gioia. Una delle più grandi soddisfazioni di Niall era far ridere Harry, gli piaceva vedere come si illuminava. Sapeva tutta la storia tra lui e Louis. Che stronzo pensava nei confronti del liscio Niall. Come si poteva far soffrire un ragazzo così speciale? Harry era come un fratello per lui e quando qualcuno lo faceva soffrire non poteva certo passarci sopra.
«Beh Harry, ci vediamo domani. Mi raccomando ripassa!» Niall si preoccupò di far arrivare il suo amico alla fine dell'anno scolastico da quando era "guarito" dalla depressione. Tra i due non era cambiato nulla. E non sarebbe cambiato mai.

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BANANA. TIME.

HEY RAGAZZUOLE!
Non mi uccidete vi prego. Questa storia non può che finire così.
Mi dispiace se ilcapitolo è corto, ma vi prometto che mi rifarò col prossimo (tra l'altro devo anche decidere se sarà l'epilogo o un capitolo normale prima del vero epilogo).
Spero che vi piaccia questa... "cosa" e vi giuro che mi sta venendo la depressione in queste ultime parti.
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Un bacione,
Alice💎

UNFAIR  [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora