Capitolo 9

5.9K 293 53
                                    

Mi sveglio infastidita, questa camera non è la mia e non ha neppure tende che possano ripararmi dalla luce del sole .
La scorsa notte dopo aver preparato il letto tra le lacrime, che mi sono concessa di far scendere, ho controllato il mio telefono e come sospettavo ho ricevuto il messaggio di risposta che aspettavo .
"Non fare cazzate lascia perdere, è troppo rischioso".
Un po' troppo tardi oramai per seguire quel consiglio .
Ci sono dentro, che mi piaccia o meno.
Il destino ha deciso al posto mio .
Per quanto volessi far parte di questo mondo non mi sarei mai immaginata di finire con il vivere dentro a tutto ciò .
Mi sono messa a letto ripensando a tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi e solo dopo un paio di ore, sono riuscita finalmente a prendere sonno.
Finendo con l'addormentarmi quando oramai il sole stava sorgendo .
Non avendo un pigiama con me, mi sono dovuta accontentare di restare in biancheria intima .
Mi alzo stiracchiandomi, necessito una doccia .
Sposto lo sguardo sul vestito riposto ordinatamente sulla poltrona .
Sospiro sconsolata, è tutto quello che mi rimane .
Mi alzo e mi avvicino per indossarlo, mi toccherà metterlo anche oggi .
Mi avvicino alla borsa per poter prendere i trucchi che dovranno mascherare almeno in parte i postumi di una nottata in bianco.
Al suo interno trovo i vestiti che Dana mi ha regalato .
Litigo con l'indecisione se mettere queste oscenità, oppure tenere il vestito sporco .
Infastidita afferro gli abiti dalla borsa .
L'idea di indossare per tutto il giorno quello che ho indossato la sera scorsa mi rivolta lo stomaco .
Con il cuore che batte impazzito faccio partire una chiamata con il cellulare .
-Scarlett?- risponde la voce agitata .
-Sono io - rispondo brevemente .
-Ascolta, ho poco tempo per parlare! Sono entrata nel covo .Be' a dire il vero causa di forza maggiore mi ha spinta a entrare .È da qui che ti chiamo -riprendo veloce, senza dargli modo di parlare .
-Tu cosa? - chiede
-Ieri ho assistito ad una gara. Quello che è successo dopo mi ha portata a entrare a farne parte - mi spiego meglio .
-Possibile tu sia stata così stupida ! Ti rendi conto di quanto pericoloso sia?-urla, portandomi ad allontanare la cornetta dall'orecchio.
-Non avevo alternative volevo sapere chi fosse Reaper, dovevo trovare una soluzione - mi difendo .
-Non avevi alternative ? Ma ti senti? Tu l'alternativa l'avevi eccome, dovevi stare alla larga da lui .Ti ho spiegato moltissime volte quanto fosse pericoloso .E tu invece cosa fai? Ti immischi in situazioni che non solo sono pericolose, ma che non hanno neppure via di scampo -mi rimprovera usando sempre lo stesso tono infuriato .
-Mio padre ha scelto per me .Ieri mi ha sbattuta fuori di casa, senza mezzi di sostentamento .Hai ragione forse avrei dovuto seguire il tuo consiglio, mi conosci non potevo starmene con le mani in mano, mentre la tua vita viene spazzata via- bisbiglio tra i denti .
So che rischio sto correndo, sono disposta a tutto pur di trovare una soluzione .
-Che significa che tuo padre ti ha sbattuta fuori di casa?- sospira, rassegnato .
-Vuole che mi sposi a tutti i costi e quando mi sono rifiutata... Beh diciamo che non l'ha presa molto bene - tiro fuori, il ricordo brucia ancora .
-Che cosa ha fatto?- chiede arrivando al punto .
-Mi ha aggredita al mio rifiuto e solo grazie all'intervento di Rider se la situazione non si è trasformata...- dico esasperata .
-Aspetta cosa c'entra Rider?- chiede non arrivandoci .
-Ieri mi aveva riaccompagnata lui a casa, e quando è tornato a riportarmi la borsa che avevo dimenticato, ha trovato mio padre mettermi le mani addosso .Dopo essere stata cacciata mi ha offerto aiuto .Mi ha portata a casa sua e ha persino pagato metà debito che avevo con il cugino - spiego tutto d'un fiato .
-Tuo padre cosa?- chiede inorridito .
-Questo non è il punto .Il punto è che senza il suo aiuto non saprei cosa fare - ribatto decisa .
-Scarlett, non è una soluzione .Sai cosa succederà quando la verità salterà fuori - spiega ancora .
- Non posso tirarmi fuori .Darei troppo nell'occhio e poi sembra voglia veramente aiutarmi - provo a spiegare .
-Non lasciarti ingannare Scarlett, sei una persona intelligente, sai che il suo soprannome ha una realtà, che penso tu non voglia conoscere, trova una via d'uscita e afferrala .Portati lontana da quel mondo prima che sia troppo tardi .Cazzo! Verrei io stesso a riprenderti se solo avessi abbastanza soldi, ma al momento le nostre situazioni si assomigliano .Non abbiamo nulla e nessuno su cui contare. Vedrai però c'è la faremo ugualmente - mi rassicura. Posso immaginarlo tormentarsi i capelli mentre passeggia, impotente di fronte a questa verità.
-Non ti preoccupare per me, vedrai un giorno troveremo la soluzione per stare di nuovo insieme .Dobbiamo solo non arrenderci - dico mentre alla porta qualcuno inizia a bussare .
-Forse hai ragione - dice scettico .
Ha perso la speranza .
-Ci riusciremo .Ora devo andare, ti chiamerò presto .Ti voglio bene - affermo con sicurezza, anche se è solo scena .
-Ti voglio bene anche io .Prometti solo di trovare alternative - risponde .
- Prometto, ci sentiamo presto - lo saluto .
-A presto - dice titubante.
Ho un peso enorme sul cuore, e solo la determinazione mi spinge ad aprire la porta .
-Giorno dolcezza -sorride malizioso Spike .
-Primo non sono la dolcezza di nessuno, visto che a malapena ci conosciamo .Secondo, chi ti dice che sia un buon giorno, perché fidati e' tutto tranne che una buona giornata - lo riprendo, tenendo solo la testa fuori dalla porta, pronta a richiuderla sulla sua faccia in caso di bisogno .
-Volevo solo invitarti a fare colazione !- si difende alzando le mani .
Mi sento un po' stronza per avergli risposto male, tutto sta influendo negativamente sul mio stato d'animo .
-Arriverò tra non molto .Vorrei solo poter fare una doccia, se è possibile - chiedo, pregandolo con lo sguardo .
-Il bagno sotto al momento è un tantino busy - dice grattandosi la testa.
-Non c'è ne un altro ?- chiedo supplicandolo .
-L'unico, è lì- dice indicando la porta in cui ho visto sparire Rider .
Dev'essere di sicuro il bagno, perfetto, sorrido soddisfatta al pensiero di potermi lavare .
-Non ti consiglio di usarlo. Rider non ne sarebbe per niente felice, vedi è quello privato - dice parlando con una mano di fronte la bocca, come se stesse rivelando un segreto .
Spalanco la porta e lo scanso . Indirizzandomi alla porta chiusa
- Non dire sciocchezze è solo un bagno - dico raggiungendo di fretta il posto in cui potrò darmi una sistemata.
-No aspetta non aprire - dice quando ho già la mano sulla maniglia.
Ma è troppo tardi perché la mia mano ha già aperto l'uscio di quella che sembra essere una camera .
Ma la cosa che mi sconvolge è la vista di quello che sta avvenendo lì dentro .
Sul letto di fronte a me, Roxy si sta dando ad attività ippica .
Rimango pietrificata qualche secondo mentre vedo Rider spostare Roxy leggermente di lato per poter guardare chi ha disturbato la sua attività fisica .
- Io ... Io ... Mi dispiace .Io non sapevo .Non volevo disturbare .Scusatemi .- balbetto le mie stupide scuse rossa fuoco alle guance, mentre sento Rider far
fuoriuscire un ringhio.-Cazzo, ma non esistono chiavi in questo posto !-sbotto controllando se la serratura ne possiede una .
Ne ha.
Non è colpa mia.
Avrebbero potuto chiuderla .
-Fuori - urla Rider.
-Non c'è bisogno di urlare! Vedi bastava chiudere questa dannata porta e io non sarei entrata, pensando di trovarmi il bagno per una meritata doccia - vaneggio, imbarazzata e infuriata allo stesso tempo .
Come se fosse colpa mia .
Ma chi si pensa di essere .
Vedo Rider scostare nuovamente Roxy, facendola togliere questa volta .
Vedo lei piazzarsi a lato e coprirsi con un lenzuolo, sul viso ha un'aria divertita, per nulla in imbarazzo .
Ma come fa' io vorrei sprofondare se nella sua medesima situazione .
Rider si alza, in tutta la sua gloria .
Non farà quello che penso vero?
Trattengo il respiro, arrossendo, se si può ancora maggiormente .
Abbasso lo sguardo mortificata per la situazione in cui mi trovo .
Vedo i suoi piedi avvicinarsi .
Mentre a me torna il buon senso .
Faccio quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio,mi volto per andarmene .
La sua mano è più veloce e mi afferra per il polso, bloccando la mia fuga, in una morsa stretta .
E mentre io ho pensieri disgustati, su dove possano essere state le sue mani e che ora la doccia non sia solo più un bisogno, bensì una necessità, sento Rider dire a denti stretti -È educazione bussare e aspettare una risposta prima di entrare in una camera .Visto che questa è la mia stanza - non posso crederci, lui fa' una lettura di educazione a me ?
Mi volto tenendo gli occhi incollati ai suoi, resistendo alla voglia di lasciarli scorrere, per soddisfare la curiosità che si è accesa , grazie alla sbirciatina che sono riuscita a dare .
Per la gioia degli occhi.
-Avrei bussato se fossi stata al corrente che questa camera non fosse il bagno, cosa che io necessitavo per una doccia. Ma qualcuno si è dimenticato di dirmi che il bagno si trovasse nella tua stanza - rispondo sfilando la mano, surriscaldandomi .
-Tranquillo non mi sarei mai permessa di interrompere il tuo sfogo mattutino, anche perché a mio parere non c'era molto da vedere - dico dando una leggera sbirciatina alla parte bassa, per confermare la mia ipotesi e metterlo in imbarazzo come lui sta facendo con me .
I miei occhi si allargano .
Porca vacca .
Anche a riposo, fa la sua spettacolare figura .
Scoppia a ridermi in faccia -Che c'è? Ho provato il contrario ?- chiede sfrontato alzando un angolo di bocca in un sorrisetto sarcastico .
-Sì in effetti, il mio ex era molto più ben piazzato - da dove venga, il coraggio per mentirgli non lo so neppure io .
L'unico altro corpo che ho visto, è stato quello che ha preso la mia verginità e anche se la memoria sia poca, non si può paragonare al suo come dire... argomento .
-Ti assicuro che Rider sia ben messo, a meno che tu non abbia conosciuto un cavallo- decide di prendere parola l'oca starnazzante.
-Da quello che ho visto l'ippica e' più il tuo genere .Non il mio - ribatto lanciandole un'occhiataccia.
-Un'attività molto interessante non trovi ?- ribatte con perfidia .
-Dici? Voglio crederti sulla parola in fondo tu ne saprai sicuramente molto di più di me - rispondo portando le braccia incrociate al petto, poco incline ad accettare le sue offese .
Alle mie spalle sento Spike scoppiare a ridere, nell'esatto momento in cui Roxy si solleva con il lenzuolo avvolto al corpo e Rider che dice tra i denti -Fuori, non farmi pentire della decisione di averti messo un tetto sulla testa- dice puntandomi un dito contro, per poi intercettare una furiosa Roxy pronta all'assalto .
-Ha poca importanza per me, non ho nulla da perdere. Fai cosa vuoi, io me la cavero' ugualmente . Non mi spaventa perdere ciò che non ho - rispondo prima di dargli le spalle e uscire di scena .
Nessuno ha chiesto il suo aiuto .
Non mi piego ne a lui ne alla sua cavallerizza.
La dignità è l'unica cosa che mi rimane e per quella lotterò con le unghie e con i denti .
Non mi spaventano le minaccie .
Forse ha ragione .
Devo andarmene, prima di essere risucchiata in un mondo che non mi appartiene .
Prima che sia troppo tardi .

Ride OutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora