Capitolo 54

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Non appena saliamo in macchina Rider mette in moto e parte spedito fuori dal parcheggio lasciando il casinò alle nostre spalle.
Il mio pensiero vola a chi lascio indietro.
Vorrei solo non aver dovuto lasciare solo Will, spero mantenga la parola data e che non si metta nei guai.
Prego affinché non ceda.

Decido di non pensarci, non ho potuto rifiutarmi.  Mi concento  resto nell'interno dell'auto restandone estasiata.
Sedili in pelle nera riscaldati e luci blu elettrico sono disposte nei pedali nel cambio e attorno allo stereo.
La quinta sifonia di Beethoven riempie l'abitacolo e a stento riesco a trattenere un sorriso.
Questa musica non è da lui.
Sporgo la mano e abbasso quella melodia inusuale.
-Forse è meglio scegliere un genere diverso, non sono una vera patita della musica classica. - mordo il labbro per contenere la risata mentre si volta ad osservarmi.
Lascia apparire un sorriso rispondendo - Ricordami di dire a John che di musica e donne non capisce un cazzo! Speravo non fosse il tuo genere questa porcheria fa cagare.- ecco rivelato il colpevole di tale scelta!
Riporta lo sguardo di fronte a sé concentrandosi sulla strada, scala di marce ad un semaforo e riparte non appena torna verde.
Poi fa un gesto bellissimo, in silenzio senza guardarmi, allunga la mano verso la mia e intreccia le nostra dita.
Mi godo il viaggio in silenzio con lui che ad ogni cambio trattiene la mia mano con la sua.
-Non mi hai ancora detto cosa hai fatto in questo periodo. - ferma la tranquillità creatasi dandomi un'occhiata furtiva.
- E tu non mi hai ancora rivelato dove mi porterai!- raggiro la domanda.
Lo osservo fare un sorrisetto -Diamine quanto mi è mancata le tue risposte saccenti - lo guardo fingendomi offesa, incrociando le braccia al petto rispondo.
-A me la tua arroganza e ora che è stato appurato, se rispondi avrai la tua risposta. - sollevo un sopracciglio appositamente per lui.
Ride ancora spavaldo - Sono convinto che a fine serata avrò tutto ciò che voglio, anche senza rivelarti nulla. - mi guarda per qualche secondo lasciandomi intendere molto di più.

L'atmosfera cambia le mie guance si colorano di porpora e inizio a sentire caldo. Mi muovo sul sedile abbassando il finestrino.

Lui, stronzo com'è, ride del mio disagio.

-Chi ti dice che andrà secondo i tuoi piani?- rispondo perché nonostante tutto non ho scordato cosa sia successo l'ultima volta al lago, anche se resistere a quegli occhi verdi sarà pari ad un vero incontro di pugilato in cui vincere sarà una bella lotta.

-Chiamalo sesto senso, se ti fa piacere. I miei piani non prevedono comunque ciò che la tua mente contorta sta visionando . - si diverte a mettermi in imbarazzo, con la sua sfrontatezza.

-A no?!- domando suscettibile.

Scuote la testa mentre ride nuovamente -No, mi accontento di arrivare a fine serata con un'altro bacio- cerca di frenare il sorrisetto mordendosi il labbro, notando la mia faccia sorpresa.

Poi lascia apparire un sorriso tenero, non sta parlando di portarmi a letto, si accontenta di poco.

-E forse dando una palpatina nei tuoi pantaloncini!- aggiunge lasciando andare il labbro e tornando lui.

Ecco, come non detto.

Scuoto la testa arrossendo,dandogli una manata scherzosa.

-Tutto può diventare un bonus, cenerentola. - si diverte ancora facendo uscire quelle fossette che mi fanno impazzire.

-Non cantar vittoria troppo presto Reaper, potrei deluderti - mi presto allo scherzo.
- Sicura? Dall'espressione che avevi prima non si sarebbe detto! Non sei brava a nascondere cosa vuoi. Oppure sono io che so leggerti. - mi guarda serio.
Vero, lui aveva capito prima di me.
-Leggi questo!- alzo il dito medio solo per infastidirlo, divertita.

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