Capitolo 39

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Una volta tornate a casa di Cherry, ho chiamato Spike per rassicurarlo sul fatto che stia bene visto che ho trovato circa una ventina di chiamate sue e altrettanto messaggi infuriati .
Il bisogno di recuperare qualcosa da vestire mi ha convinta a chiedergli se potesse portarmi tutti i miei averi, anche perché non ho nessuna intenzione di mettere piede in quella casa .
Dopo una bella strapazzata su dove fossi finita e perché non abbia fatto ritorno a casa, finalmente ha promesso di portarmi tutto .
Come immaginavo fargli capire non e stato facile .
Alla fine gli ho risposto che è la mia scelta e ho preso la decisione perché sono stufa di questa situazione .
Non sa di tutto quello avvenuto tra me e Reaper ma ho il sospetto che lo immagini benissimo .

Ha provato a dissuadermi
dall'andarmene ma dopo avergli spiegato la brutta litigata della sera precedente,ma non quella del mattino, senza essere andata nei minimi particolari, l'ho convinto che sia la scelta migliore da fare .
Poi Cherry mi ha messo davanti un tramezzino obbligandomi a mangiarlo usando  le sue solite minacce accompagnate da un'aria da psicopatica.
Alle quattro in punto il campanello ha suonato .
So già di chi si tratta e  seguo la padrona di casa restando sulla soglia della porta del salotto .
Cherry  aprendo la porta di casa si  ritrova di fronte Spike .
-Con te faccio i conti poi - la sorpassa senza salutarla .
-Hey hey calma che cazzo c'entro io se Rider è un coglione - ribatte lei sbattendo la porta con decisione .
-Che lui sia un coglione non ci piove, ma tu avresti potuto avvertire che fosse con te - la fulmina con un'occhiataccia .
-Per chi cavolo mi hai presa per la sua balia . Cazzo ero molto più fuori di lei e tu pretendi che ti avvertissi ? - ribatte lei .
-Sì visto che sei la più matura del gruppo - continua impeterrito.
-Che cazzo significa la più matura? Mi stai dando della vecchia ? - si altera lei .
-Ragazzi ...- tento di fermare la disputa ma loro ovviamente mi ignorano.
-Matura non significa vecchia . Una persona matura equivale ad una persona responsabile . Che poi  tra l'altro che tu sia più vecchia d'età di Scarlett non si discute - Spike persiste nella sua litigata senza rendersi conto che sta accendendo una mina  pericolosa .
-Cosa cazzo stai insinuando ? Solo perché ho qualche anno più di lei dovrei avvertirti di ogni suo spostamento ?- afferra un cuscino e glielo lancia con rabbia .
-Ragazzi basta !- tento di calmare le acque mentre il cuscino rispedito al mittente mi sfiora .
-No, ma che almeno mi avvertissi che entrambe stavate bene invece di lasciarmi a chiedermi in che cazzo di guaio vi potevate cacciare - . risponde per le rime mentre Cherry si avvicina minacciosa con il cuscino .

Era preoccupato anche per lei, non solo per me.

-Ti ho già detto che non ho bisogno di nessuno a controllare i miei passi. Poi comunque la scelta della serata è spettata a lei . Ed è sempre lei che ha scelto di spegnere quel fottutissimo cellulare quindi non rompere il cazzo - lo minaccia con un dito alzato in avvertimento.
-Ora basta mi avete scocciato . Spike mi dispiace che per l'ennesima volta che tu ti sia preoccupato, credimi non era mia intenzione . Avevo bisogno di distrarmi e per farlo ho staccato con tutto. Non è colpa di Cherry se non ho preso le chiamate e non ho avvertito .Io sono la sola responsabile, quindi smettila con le tue dannate accuse .E tu smetti di urlare e bestemiare ad ogni parola e posa quel cuscino.- mi volto verso Cherry spazientita .
Il cerchio alla testa è tornato .
Mi sembra di avere a che fare con due bambini anziché due adulti.
-E che cazzo Candy! Mi ha dato della vecchia! - si lamenta ancora, ma esegue l'ordine  .
La fulmino -Basta !- le ricordo con calma .
-Ok, ora ho bisogno di un'aspirina mentre spiegherò a Spike cosa succederà questa sera, quindi si gentile e procurami due pastiglie, mentre mi preparo al secondo round .Per favore - la supplico con lo sguardo .
Se ne va borbottando tra sé e sé.
Poi mi preparo mentalmente a quello che accadrà. 
Il suono del mio cellulare mi frena prima che inizi .
Il cuore accelerra immediatamente, potrebbe essere lui
Lo afferro dalla mensola in cui era situato,lo sblocco e lo porto all'orecchio .
-Pronto ?- la voce mi  esce stridula mentre volto le spalle a un Spike curioso .
-Transazione completata, congratulazioni . La tua macchina ti ha appena fruttato ventimila dollari - mi annuncia la voce del vecchietto .
-Davvero ? Di già.È più di quello che mi aspettavo .Non so come ringraziarti - esulto felice .
- Sì è arrivato un'uomo un certo Smith e l'ha subito acquistata senza obbiettare sul prezzo .Ricorda cosa mi hai promesso e per il resto siamo apposto così - ride divertito  John .

-Lo terrò a mente, ancora grazie, sai cosa fare ora. - gli ricordo, mentre penso a quanto fortunata sia stata  .
-Lo so . A presto solo Scarlett . - mi saluta.
-A presto - chiudo la chiamata voltandomi verso Spike e Cherry di ritorno con le mie pastiglie .
-È andata - le faccio sapere - Ho venduto la mia auto .- continuo mentre inizia ad esultare felice .
Solo Spike ha uno sguardo serio .
-Che cazzo hai fatto ? - chiede funesto .
-Rilassati, ne comprerò una di seconda mano è per una buona causa .- il suo sguardo resta impassibile mentre lascia uscire .
-Sarebbe ?- sto per dirgli che non sono affari suoi, mi irrita la sua accusa. Quando Cherry mi batte sul tempo rivelando :
-Lo fa per Penny - i tratti del viso di Spike si rilassano immediatamente .
Ha capito ! Poi sorride, inizia a comprendere .
-È un cazzo di fortunato ad avere te -sussurra Cherry prima di asciugarsi gli occhi commossa, abbracciandomi .
Sa anche commuoversi ?
Racconto brevemente cosa ho intenzione di fare e tra lo stupore nasce l'appoggio .
Terrà la bocca chiusa .

Dopo il suo ritorno a casa mi preparo indossando un paio di jeans aderenti e il top regalatomi da Dana.
Ultimo ritocco al rossetto offerto da Cherry e sono pronta .
Cinque minuti prima delle otto il campanello suona nuovamente annunciando l'arrivo di Corey.
Vado ad aprire sentendo le gambe pesare tonnellate, come se improvvisamente  fossero diventate di piombo .
-Hey - mi saluta provando a baciarmi ma io mi scanso .
-Rider non è nei paraggi e vorrei mantenere al minimo le effusioni - lo metto in guardia .
-Come vuoi era solo per facilitarti il compito una volta arrivati .- alza le braccia in segno di resa .
-Tranquillo so cosa dovrò fare - lo blocco mentre mi volto per prendere la giacchetta in pelle che Alisha mi aveva prestato tempo fa .
La sua mano arriva a bloccare il movimento -Lo spero per te .Rider non è stupido e basta un passo falso a far crollare tutto .- mi ricorda serio .
-Lo so benissimo . E ora andiamo -sfilo con rabbia il braccio .
Per chi mi ha presa so benissimo che basta un passo falso e entrambi li perdiamo .
Una volta in macchina appoggio la fronte al finestrino, guardando passare il paesaggio che mi scorre davanti  .
La mente continuana a tornare alla conversazione della sera precedente. Nell'esatto momento in cui ci siamo allontanate dal club di Jeff,
guidando con un'unica meta prestabilita mi è balenato un piccolo particolare.
-Mi dispiace se a causa mia perderai il tuo collaboratore - le dico .
- Fossi in te non mi preoccuperei . Rider  non andrà da nessuna parte .- lo dice con un sorrisino mentre solleva le spalle, come se fosse la cosa più ovvia .
-Come fai a esserne così tanto sicura ?- le domando  stupita, mentre scalo la marcia .
-Rider non può mollare perché gli servono i soldi... per pagare la clinica dove è ricoverata sua nonna. - rilascia di botto .
-Che cosa intendi con non può lasciare?- le chiedo come se parlasse il marziano .
-Quello che ho detto Candy . Noi non siamo gente pomposa che ha tutto ciò che vuole . Noi lavoriamo per il necessario ! E per  lui quel necessario è  la nonna - mi guarda come se volesse trasmettermi una qualche forma di verità mistica .
Un ricordo si fa strada . Lei .
Il resto della storia me lo ha raccontato prima di entrare nel club degli spogliarellisti  .
La nonna di Rider soffre di Alzheimer ed è ricoverata ad una clinica privata, dopo le diverse fuge avvenute in precedenza, Rider si è fatto carico della spesa, per questo gareggia e sempre per lo stesso motivo io ho dato via la mia auto .
Non avrebbe potuto partecipare alla gara a Las Vegas senza i soldi per l'iscrizione e lui non ne possedeva .
I soldi in palio gli garantirebbero una vita migliore, senza pensieri .
E nonostante tutto voglio che non ne abbia .
Per amore si fa questo e altro .

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