Ride Out

Capitolo 52

Non appena metto piede giù dall'auto  una sferzata di aria fredda mi investe.
Osservo i grossi nuvoloni che  preannunciano pioggia, con un sospiro.
Una macchina si parcheggia al nostro fianco e un ragazzo alto e ben piazzato scende facendomi un sorriso, che non ricambio. Se ne va pochi attimi dopo aver chiuso la sua auto con l' allarme che illumina gli angoli del veicolo.
È previdente, come dargli torto ha un bel Bmw nuovo di pacca, in un quartiere che ospita molta criminalità.

Siamo stati a mangiare ad una tavola calda economica dove abbiamo chiaccherato un po' sulle mie amicizie fatte in sua assenza.
Gli ho parlato di Cherry e della sua esuberante simpatia sopra le righe.
Will ha finito per strozzarsi con il panino, ridendo con le lacrime agli occhi tutto il tempo, definendo Cherry "una vera signora" con una nota di sarcasmo, che ho spazzato via dicendogli che sotto la corazza ha molto da offrire.
La parte che più lo ha colpito è stata lo scoprire dove fossimo finite dopo il compleanno di Ron.
Mi conosce bene per sapere che uno spettacolo di striptease, non era nella mia lista di cose da fare.
Questa ovviamente era la vecchia me.
Sono successe troppe cose che mi hanno portato a credere che la vita va vissuta. Tutto finisce. E io voglio assaporare ogni piccola esperienza che possa ricordarmi che si vive una volta sola.

Ci siamo rimessi in marcia per raggiungere i due motociclisti chiaccherando sul motivo per cui ho affibiato il nomignolo "Cobra" a Spike.
Dopo essersi fatto una bella risata ha commentato dicendo: " A quanto pare l'arroganza non viaggia da sola in quel gruppo" riferendosi a Rider.
Quella frase mi lasciata con un vuoto allo stomaco.
Vero non manca l'autostima ai miei amici, proprio come non ne manca a Reaper, un tratto che ho imparato ad amare. Mi mancano terribilmente.
Ognuno di loro a modo loro.
Cherry per la sua schietta personalità senza filtri, ma che sa darti il cuore se solo entri nelle sue grazie. Un'amica eccezionale.
Ron per la sua saggezza e il suo potere nel trasmettere calma.
Dereck per il suo ego smisurato con il risultato di finire in un sacco di guai con le povere vittime che cedono al  fascino del suo viso da angelo, senza sapere che dietro si nasconda un vero diavolo.
Spike per le risate a crepapelle, la sua dolcezza allo stato puro, un fratello pronto a difenderti a tutti i costi a spada tratta anche quando rischia grosso.
Poi ci sono le ragazze Randy e Alisha con i loro simpaticissimi consigli sulla moda da ghetto, in grado di strapparti una risata.  Ed infine il restante del gruppo, Fire, Tray e Rick, che a parte quest'ultimo, gli altri si possono definire amici nuovi con cui passare del buon tempo spensierato.

Aspettiamo  davanti all'entrata del  Lion l'arrivo dei due di comune accordo.
-Vuoi entrare dentro?- domanda il mio migliore amico mentre mi stringo nella giacca che mi ha gentilmente imprestato, notando il mio rabbrividire.
-No, un po' di aria fresca non mi farà male. - rispondo tornando a puntare lo sguardo  sulla strada in cerca del loro arrivo.

Dopo pochi secondi dalla mia frase il rombo di moto in avvicinamento mi porta a voltarmi nella corsia opposta.
Sono ancora troppo lontani per poter cantare vittoria.

Mi auguro siano loro, non vedo l'ora di entrare al caldo.

Solo quando parcheggiano li riconosco, accogliendoli con un sorriso e un'alzata di mano.

- Ragazzi! - ci saluta Roy il primo a togliere il casco nero, sorreggendo la moto appoggiato con i piedi a terra.
- Pensavo ci tiraste pacco!- Will si avvicina dandogli una pacca sulla spalla, scherzando.
-Prenditela con lui, è una settimana che mi fa impazzire con i suoi casini sentimentali - nonostante lo dice serio il sorriso aleggia sulle sue labbra divertito, mentre indica con il mento Jack che scende dalla moto sfilando il casco successivamente.

-Hey non puoi giudicare finché non avrai una donna tua! - non sembra offeso.

- Non ho tempo per una palla al piede. Se pensi che voglia fare la tua fine ti sbagli di grosso!-  ribatte Roy scendendo dalla sua Harley Davidson, identica a quella dell'amico.