Capitolo 41

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La sua guida spericolata aumenta man mano che ci allontaniamo così impaurita che possa riaccadere la stessa cosa successa quando qualche tempo fa', prendo coraggio e lo ammonisco con -Rallenta se non vuoi causare un' incidente - le parole mi escono tra i denti per la rabbia che provo .
-Sta zitta !- mi fulmina con una delle sue occhiate a mo' di "occhio che mordo".
-Cos'è il tuo vocabolario finisce con "stai zitta"  ? - odio sentirmi dire di fare silenzio ed è già la seconda volta che lo dice gratuitamente . -Se non rallenti giuro che mi lancio giù   - porto una mano sulla levetta della portiera .
Non lo farei mai .
So che sarebbe come suicidarsi, ma spero che lui se la beva .
- Fanculo- rilascia a bassa voce scalando .
La macchina perde velocità e io ritrovo fiato .
Ormai mi è chiaro dove stiamo andando .
Il lago .
L'unico posto che per entrambi ha significato qualcosa .
Dove tutto è nato e forse...
Non voglio pensarci !
Tutto è troppo .
Mi volto verso il finestrino contemplando l'oscurità della notte, mentre una lacrima mi riga la guancia .
Odio sentirmi così impotente .
Odio quello che provo per lui .
Odio lui per non aver lottato per noi e odio me per non essere riuscita a fermare i miei sentimenti sul nascere .
Odio questo silenzio carico di distruzione .
Odio la sensazione di sconfitta che mi si è incollata addosso .
Ma quello che odio di più è provare ancora un sentimento così grosso da farmi stare male .
L'amore mi ha potato sofferenza !
_________________________

Rider

Cerco di trattenere la rabbia che provo, ma mi riesce  difficile .Mi sento un vulcano pronto ad eruttare.
La scena in mattinata si mescola con quella appena vissuta .
Maledetto bastardo!
Grande amico del cazzo che avevo!
E lei, l'unica che è riuscita a farsi strada dove ormai non batteva più niente,
così innocente e  pura, da non farsi problemi a farsi sbattere dal nemico.
E allora perché ho avuto il bisogno di portarla via ?
Sono un coglione egoista ecco cosa sono .
Volevo portarla via da sotto il suo naso .
Dimostrargli che lei mi avrebbe seguito .
Perché sono sicuro che lasciarla con lui sarebbe stato come dargliela vinta .

Perché nonostante tutto, questa snob mi ha fottuto il cervello .

Sapevo cosa facevo quando sono arrivato con Roxy, sapevo anche quello che portavo con noi . Me ne sono sbattuto .
Volevo ferirla quanto lei avesse ferito me !
Non mi sarei mai aspettato il teatrino messo su'.
Ripagato con la stessa moneta, si dice .
Tradito con l'unica persona con cui non avrei mai voluto .
Ferito da chi mai mi sarei aspettato .
Qualcosa si è rotto questa sera...
La fiducia .
Lo so e penso lo sappia anche lei .

Parcheggio la macchina e scendo  .
-Seguimi - le ordino senza tante cerimonie .
Sono incazzato e non me ne fotte di essere educato .
Lo fa e per una volta decide di fare silenzio .
-Hai fatto un enorme sbaglio, scegliendo lui - non mi volto a parlare, mentre cammino spedito sul sentiero .
-Lo stesso che hai fatto tu - ribatte con rabbia .
-Sapevi perfettamente con chi stavo . Ti ho avvertita un milione di volte - le ritorco contro .
-Già stupida io . Ne ero consapevole esattamente nella stessa maniera in cui i tuoi baci  dimostrassero  il contrario .Perdonami se ho sperato che quello che provassi prevalesse su un rapporto solo carnale . - mi urla contro afferrandomi per la manica della giacca in modo da farmi voltare .
-Mi  illudevi e poi mi allontanavi. Come pensi che avrei dovuto fare per cancellare te e lei? Mi hai  spinta tu a scegliere un'altro, scegliendo per primo, lei a me - continua rossa in viso .
-Non ti è mai balenato per il cervello che avessi i miei buoni motivi per farlo ? Oppure pensi che per me fosse facile !- le riverso addosso un po' della mia rabbia .
-Che cosa volevi che facessi, eh, spiegamelo,cosa ? - urla ancora con più rabbia -Dovevo stare a guardare come il tuo romanzo andasse avanti ? Ti ho chiesto parecchie volte se preferissi che me ne andassi ma non hai mai voluto, ogni volta eri pronto a riportarmi all'ovile . Chiedendomi di restare ad ammirare quello che a me veniva negato - continua mentre mi punta un dito addosso .
-Avrei preferito che fossi riuscita nel tuo intento invece di aspettarmi ogni volta, per poi cadere tra le braccia di quell'infame - le vomito addosso, so che l'ho ferita con la mia accusa, e la sua espressione lo conferma .
-Io... Io - le trema la voce facendo un passo indietro .
-Tu cosa?  Hai scelto di portarti a letto l'unica persona che non avresti dovuto - l'accuso nuovamente .
-Vuoi dire che fosse stato un'altro sarebbe stato meglio ?- domanda riprendendosi, porta così tanto dolore sul viso, che sono costretto a voltarmi .
- Sì, lo avrei digerito meglio - mento non solo a lei ma anche a me stesso .
-Ti ha solo usato per vendicarsi - le sbatto la verità nuda e cruda addosso .
-Lascia che ti racconti in cosa sei finita in mezzo - le dico provando a calmarmi perché tutto mi sta letteralmente mandando fuori .
Non sembra sconvolta dalla mia rivelazione con molta calma dice -Ti ascolto parla -mi guarda negli occhi per pochi secondi poi sposta lo sguardo verso l'aqua ferma .
Seguo la direzione del suo sguardo prima di fare un grosso respiro e tirare fuori un passato lontano e doloroso .
-Avevo una sorella più piccola, si chiamava Abby, ed era tutto il mio mondo . - il mio sguardo si perde in quei ricordi .
-Un giorno tornai a casa dopo essere stato via qualche giorno per una lite con mio padre - il definirlo con quel termine mi disgusta .
Lei tace lasciandomi tempo per continuare .
-Quel mattino sono tornato credendolo al lavoro. Corey era con me, ma gli chiesi di aspettarmi fuori casa pensando di fare solo un saluto veloce . Ma così non fu'.
Quel figlio di puttana non era a lavoro come era consono a fare . La prima cosa che sentì appena misi piede in soggiorno fu' un pianto strozzato con la richiesta d'aiuto, arrivate dal piano superiore .
Corsi in soccorso pensando fosse caduta e necessitasse aiuto .
Ma ciò a cui non ero pronto fu a quello che i miei occhi stavano assistendo .
Abby era a terra accartocciata a terra in una pozza di sangue, mentre mio padre infieriva con calci, che ancora oggi ne ricordo il rumore sordo .
Ci misi qualche secondo a registrare il tutto, poi sentii montare una furia mai provata prima .
Fu come se con  un click tutto fosse stato spento. Mi scagliai su di lui colpendolo con tutta la forza di cui ero capace, senza sentire le implorazioni e i pianti di mia sorella affinché lo lasciassi.
Corey attirato dalle urla arrivò, ma inizialmente non riuscì a farmi perdere la presa . Era come se  non provassi nulla, tranne l' odio viscerale per l'uomo che avevo davanti  .
Dovette prendermi da dietro con un braccio intorno al collo, strozzandomi, per farmi tornare in me . Mi indicò mia sorella e mi disse che lei aveva bisogno di me .
Alzai i pugni ricoperti del sangue di quel lurido maiale e tornai a guardare mia sorella, indifesa e terrorizzata  .
Corey chiamò i soccorsi mentre strinsi Abby a me, implorandola di perdonarmi per averla lasciata sola .- sono costretto a fermarmi, per l'ondata di emozioni che sto rivivendo.
Scarlett piange silenziosamente .
-Mi arrestarono con l'accusa di tentato omicidio, mentre quel bastardo entrò in coma .
Abby fu' affidata a mia nonna e chiesi a Corey di prendersi cura di loro . E lo fece... - mi scappa una risata amara .
-Passai un fottuto anno dentro, grazie alle cazzate che avevo combinato in precedenza, non ottenni nessuno sconto . Il bastardo di mio padre si riprese, ma sparì.
Dopo un mese dal mio ritorno a casa iniziai a notare ciò a cui non prestai attenzione in precedenza .Abby cercava ogni pretesto per stare con il mio gruppo e molte volte la trovai a fissare con sguardi languidi, quello che allora era il mio migliore amico . Ignorai tutto, credendola una cotta adolescenziale dando solo un'avvertimento a Corey incitandolo a starle lontano .

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