Nel covo di Zoom.

395 31 19
                                    

L'incontro con Killer Frost era andato meglio di quanto pensassi.
È vero,provò ad uccidermi più di tre volte appena capì che non ero Zoom,ma riuscii a cavarmela ed Harry riuscì a 'convincerla' sul dove si trovasse il covo di Stefan.

"Ma perché dobbiamo andare da lui?"chiese Cisco spaventato
"Dobbiamo trovarlo per fermarlo,ha già messo in ginocchio questa Terra,non possiamo permetterci che lo faccia ancora con altre Terre,e poi ha rapito la figlia di Harry,dobbiamo salvarla"

Il suo covo si trovava su una rupe a diversi metri d'altezza,ma grazie alla mia velocità non fu difficile salire.
"Questo luogo è così macabro"si lamentò Cisco
Tutto intorno era freddo e buio,il tipico luogo che non viene utilizzato da anni.
"Papà!"urlò una voce.
Harry scattò all'improvviso e corse verso le cella della figlia,aprendola e per poi abbracciare forte la ragazza
"Jessie stai bene?"chiese lui
"Sì,ora che ci sei tu sì"
Mentre lui abbracciava la figlia,dei rintocchi attirarono la mia attenzione.
In fondo alla stanza c'era un altra cella con all'interno un uomo.
Indossava una maschera di ferro e continuava a picchiettare sul vetro lentamente.
"Non ti capisco" dissi "Jessie tu sai chi è?"
"No" ripose lei "È arrivato qui poco tempo fa,ma per esserci significa che a Zoom serve a qualcosa"
"Cisco dobbiamo liberarlo."
"Ma Zoom potrebbe arrivare da un momento all'altro"
"'Non importa,non voglio lasciarlo qui"
"Invece lo farai,anzi gli farete compagnia"ci interruppe una voce.
Jessie si nascose dietro il padre,Cisco indietreggiò ed io mi feci avanti.
"Questa devo ammettere che non me l'aspettavo,non credevo di trovarvi qui."disse Stefan sorridendo
"Chi é quell'uomo?"
"Non sono affari tuoi"
Stefan si sporse in avanti e mi colpì con un calcio,si accanì su di me colpendomi ancora.
Mi sentivo così confuso e stordito.
Cercai di mettermi in piedi,ma avevo la vista offuscata e non riuscivo a reagire.
Cisco provò a fare qualcosa, ma si trovò subito a terra.
Ricordo di aver provato ad urlare il suo nome,però,l'unico suono che era fuoriuscito dalla mia bocca era un verso strano e acuto.
Poi buio totale.

Mi risvegliai in una cella e degli altri non c'era traccia.
C'ero solo io e dall'altra parte l'uomo con la maschera,che continuava a picchiettare sulla parete un po' più forte.
"Sei da molto tempo qui"
*Tock Tock tock tock*
"Ehm...mi senti almeno?"
*Tock Tock Tock*
"Facciamo così,se riesci a capirmi colpisci la parete una sola volta,okay?"
*Tock*
"Perfetto,almeno so che mi capisci...sei da molto qui?"
Annuì leggermente
"Ti libererò va bene? Usciremo da qui."
Mi rimisi in piedi cercando di analizzare la cella.
Subito notai che era come una scatola e non c'era via d'uscita.
"Sai dove sono i miei amici?"chiesi all'uomo
*Tock Tock Tock Tock*
"No,così non ci siamo. Facciamo così,un solo tock è si,e due Tock sono no,mentre tre sono non lo so. Quindi,sai dove sono i miei amici?"
*Tock Tock Tock*
"Sono scappati via?"
*Tock*
Bene,quindi ero svenuto per un sacco di tempo e non avevo la minima idea di cosa fosse successo.

Angolo autrice:
Non uccidetemi! So che il capitolo è osceno. Ma è per collegarlo meglio a quello seguente,quindi abbiate pazienza. La prossima volta ne avrete uno migliore,promesso. Anyway,se vi va leggete la mia nuova storia,si chiama "Damn Touch." e ci sto lavorando da mesi infatti ci tengo un sacco. Alla prossima❤️⚡️

Under Control.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora