La casa delle bambole

561 36 5
                                    

"Lo farò"
"Sei impazzito??!"urlò Joe"Non te lo lasceremo fare"
"Invece sì"lo interruppi"Preferisco dare la mia vita,ma nessuno mi toccherà Caitlin."
Detto questo uscii di corsa non guardandomi alle spalle.
Andai nel luogo dell'appuntamento dove Stefan era già lì,con la solita ed inquietante tuta nera,ma senza la maschera mostrando la sua faccia.
"Ciao Barry"
"Sta zitto. Libera Caitlin e faró ció che mi chiederai"
"Va bene"sospirò"Mia cara,vorresti venire?"
Vidi Caitlin avvicinarsi terrorizzata con gli occhi rossi per il pianto e dei lividi sulle braccia;strinsi i pugni dalla rabbia
"Sei uno stronzo"
"Oh andiamo non ho fatto niente di male"
"Sei un pazzo. Non ti rendi nemmeno conto di quello che fai..."
"Cait,vai da Barry"
Caitlin lo guardò confusa e corse verso di me,io l'abbracciai e lei scoppio in lacrime stringendosi a me
"Ti prego non andare,ti ucciderà"
"Devo..."
"No,non devi"
"Invece deve"si intromise lui"Andiamo Barry,vieni qui"
Mi assicurai che lei andasse lontano e stesse bene quando iniziai ad avvicinarmi a Stefan,lui prontamente aveva già un coltello in mano pronto all'uso e io non opposi resistenza.
"Vuoi già morire? Oh non hai capito niente,questo coltello è solo l'inizio di una lunga sofferenza,ti faró soffrire e solo quando mi saró stancato ti ucciderò"
Si accanì su di me gettandomi a terra e mi pugnalò allo stomaco affondandolo sempre di più,un urlo strozzato fuoriuscì dalla mia bocca.
Non so per quanto tempo durò,ma il dolore era indescrivibile e svenni.
Quando mi svegliai sembrava essere stato tutto un sogno,ero nella mia camera,nel mio letto.
Mi alzai e cercai di aprire la porta ma senza successo,andai verso la finestra e scoprii che c'era del cemento ad essa,alzai lo sguardo e notai una telecamera e un megafono in alto al muro,in un angolo.
"Salve.."pronunciò una voce femminile registrata"Benvenuti in casa West,prego segua il percorso segnato e si diriga nel salone"
In quel momento la porta della stanza si aprì,vidi un percorso illuminato e lo seguii.
Era inquietantemente perfetta la riproduzione della casa di Joe,la casa dove avevo vissuto la mia adolescenza,momenti tristi e felici,un luogo che potevo veramente definire casa.
Arrivai nel salone e trovai la tavola imbandita di un sacco di prelibatezze: pollo arrosto,insalata,spaghetti,patate fritte e al forno,aragoste e tanto altro ancora.
"Prego accomodatevi al tavolo"disse la voce
Feci come mi fu chiesto e mi sedetti,senza toccare cibo, poi di nuovo la voce"Servitevi"
Non mi piaceva l'idea di toccare quel cibo e non mi mossi,la voce insisteva"Servitevi....Servitevi..."così mi arresi e presi un po' di pollo,mangiandolo lentamente e prendendo pezzi molto,ma molto piccoli "L'ora del pranzo è scaduta" disse poco dopo,e nonostante non fosse passata nemmeno mezz'ora,non feci protesta,dopotutto non sapevo cosa ci fosse in quelle pietanze potevano essere avvelenate.
"Seguite il percorso fino alle vostre stanze grazie"
Tornai nella mia stanza e trovai una scatola bianca sul letto con su scritto "Per il Sig. Allen" aprii la scatola e trovai una tuta arancione come quella dei detenuti e la indossai.
Zoom aveva creato una prigione,una casa delle bambole.

Spazio autrice:
Hi guys! Volevo cogliere l'occasione per augurarvi buona Pasqua a voi e famiglie. E vorrei consigliarvi di leggere le storie di tiportoconme_ perché sono bellissime! Buona lettura❤️

Under Control.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora