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Passammo tutto il pomeriggio e la sera tra ragazzi, a raccontare ciò che era accaduto quell'anno e vidi che Charlotte arrossiva ogni volta che Chris le accarezzava le guance o le sorrideva.
Andrea parlò di quanto fosse stato bello quell'anno perché faceva parte dei VIP della scuola; era uno dei giocatori più forti della squadra di calcio e faceva parte di una band, ovviamente aveva dovuto chiedere il permesso a mia nonna che aveva accettato. Tutte le ragazze lo cercavano e facevano di tutto per farsi notare da lui e dai suoi amici.
Io parlai del mio inferno, di quando mi avevano sporcata di sugo, di quando mi dicevano che ero brutta. Mi ero fatta indebolire da loro, li avevo fatti vincere, li facevo vincere ogni volta che vomitavo o ogni volta che mi facevo del male con quella lamette. Parlai di quando Chris mi trovò svenuta sul pavimento del bagno, di come piangeva e urlava il mio nome; riuscivo a sentirlo ma non avevo la forza di aprire gli occhi o di parlare... "Dopo essere uscita dall'ospedale tutta la mia famiglia mi trattava come una bambina, Chris dormiva con me, mi lasciava e mi veniva a prendere a scuola; i miei volevano farmi cambiare scuola ma ormai era tardi e li convinsi a non dire nulla al preside o la situazione sarebbe peggiorata e poi mancava solo un mese di scuola. Questo mese passò velocemente e anche se i miei compagni continuavano a prendersi gioco di me, facevo finta di nulla. E ora sono qui insieme a voi e mi sembra che niente di tutto questo sia mai successo" finii la mia storia e asciugai le lacrime, cosa che fecero tutti gli altri; ci abbracciammo ma fummo interrotti da mio nonno

"Ragazzi venite tutti qui" gridò mio nonno

"Che succede?" Chiese Chris a nome di tutti noi

"Nulla di grave, tranquilli. Voglio solo tutti i cellulari o computer; in questi tre mesi dovrete cercare di disintossicarvi da tutti quegli oggetti maligni, avrete la possibilità di parlare con i vostri genitori dal telefono fisso e un'ora a settimana potrete utilizzare i vostri cellulari" disse raccogliendo tutto e lasciandoci senza parole... Era sicuramente impazzito!!

"Ma...ma.." cercammo di farlo ragionare senza alcun risultato

"Nessuna obiezione... Ah un'ultima cosa: non andate a letto troppo tardi, la sveglia vi ricordo che è puntata per le 05.00 e in cucina ci sono scritte le mansioni che dovrete svolgere domani.... Buonanotte ragazzi miei" disse sorridendo " ah ringraziate mio nipote, lui oggi pomeriggio mi ha fatto venire quest'idea" se ne andò lasciandoci senza parole

"So a cosa state pensando e non è colpa mia! Non ho fatto nulla e lui è un pazzo" iniziò Chris "E col cavolo che mi alzo alle 5" fece ridere tutti quanti perché sembrava un bambino a cui avevano tolto le caramelle.

"Dai vecchio e saggio Chris, non vorrai farmi credere che questo ragazzone grande e grosso non è in grado di fare qualche sacrificio?" sapevo benissimo che con queste parole sarei riuscita a metterlo al tappeto e onestamente se lo meritava perché se di pomeriggio avesse tenuto la bocca chiusa non avremmo avuto questa punizione.

"Sei mia sorella ma a volte di odio con tutto me stesso! Andiamo tutti a letto che domani ho qualcosa da dimostrare... Buonanotte a tutti!" disse andando via e accarezzando la guancia a Charlotte.

"Notte" risposero i due fratelli andarono via.

"Sei stata felice tutto il tempo da quando siamo qui e stasera hai mangiato senza alcun problema" mi disse Chris entrando nella mia stanza; sapevo che non riusciva a dimenticare ciò che era successo quell'ultimo anno, si sentiva in colpa perché non mi aveva protetta ma si sbagliava, lui mi aveva fatta uscire da quel buco nero... lui era il mio eroe.

"Sono felice perché sono lontana da tutte le persone che mi volevano male. E ho tutto quello di cui ho bisogno ma..."

"Cosa succede principessa?" Chiese Chris preoccupato

"Oh, nulla stai tranquillo... forse sono solo stanca e ho bisogno di dormire" gli risposi, cercando di farlo tranquillizzare

"Dai dimmi cosa ti turba piccola. Abbiamo fatto una promessa: niente segreti ricordi?? Quindi sputa il rospo"

"Mmm... non prendermi in giro però, giuralo!"

"Lo giuro scemotta! Ora dimmi cosa c'è che domani dobbiamo svegliarci presto e abbiamo bisogno di dormire" disse lui sbadigliando

"Potresti dormire con me? Solo per questa notte, promesso! É sol che non sono più abituata a dormire qui da sola e avrò difficoltà"

"Dormirei sempre con te amore mio. Ora andiamo a letto" si distese sul letto e io lo seguii e mi addormentai ascoltando il battito del suo cuore.

Sentivo delle voci e delle risate, tutti mi guardavano e ridevano e non capivo il perché.... mi guardavo allo specchio ma non c'era la mia immagine riflessa, la faccia era piena di bolle dalle quali usciva il sangue, i capelli erano corti e biondi, non ero magra e i miei piedi erano gonfi. Amedeo si avvicinava, mi baciava e si allontanava per sputarmi e ridermi in faccia. La scuola era chiusa, non sarei potuta scappare! Mi lanciavano delle lamette e mi invitavano a togliermi la vita, tanto non valevo nulla...

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora