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Tornata a casa, mi cambiai e presi il borsone per andare in accademia; decisi di non andare i moto tanto era presto e sarei arrivata in anticipo anche andando a piedi.

"Hey tesoro! Sei in anticipo" disse mia nonna che era all'ingresso della sua scuola "com'è andata la giornata? Come ti trovi qui?"

"Mi trovo molto bene nonna, ho dei compagni molto simpatici e ho trovato dei nuovi amici; inoltre i professori ancora non hanno iniziato ad interrogare. Che stavi suonando?"

"Ti ricordi la vecchia ninna nanna? Quella che cantavo a te e tuo fratello quando eravate piccoli"

"Certo nonna! Come potrei dimenticarla?"

Iniziammo a cantare la vecchia ninna nanna insieme, mia nonna aveva sempre avuto una voce stupenda, era un soprano e quando era ragazza tutti i grandi maestri cercavano di averla nei loro concerti.
Alle 17 iniziò la mia lezione di danza che finì alle 19.39; ero davvero stanca ma felice perché avevo avuto la felice notizia che quest'anno ci avrebbero preparati per le audizioni per un nuovo musical e tutti continuavano a dirmi che sicuramente avrei ottenuto la parte da protagonista ma io non volevo illudermi... Frequentavo l'accademia da pochissimo tempo e non ero l'unica ad essere brava. Tutti i miei compagni di danza erano molto carini con me, forse perché ero la nipote della proprietaria ma io non mi ero mai rifugiata dietro il suo nome anzi avevo sempre cercato di fare meglio degli altri, di allenarmi di più per dimostrare a tutti di essere all'altezza del cognome che mi ritrovavo. Poi fin dai primi giorni tutti mi parlavano di una ragazza, molto brava, forse la più brava di tutte le scuole di New York, lei sarebbe stata la mia più grande rivale.

Arrivata a casa ero distrutta, feci una doccia, mangiai velocemente e mi buttai a letto per dormire ma il mio sonno fu interrotto dal mio cellulare...

"Pronto? Chi parla?" stavo ancora dormendo e chi poteva mai chiamare all'una di notte?

"Sono io Clary, Andrea il ragazzo più bello che conosci... Ma per caso stavi dormendo?" disse ridendo

"Andrea certo che stavo dormendo! È l'una di notte, spero solo che tu abbia un buon motivo per aver interrotto il mio sonno" gli urlai

"Hey non ti arrabbiare! Kyle non aveva sonno e ha svegliato tutti quanti, ci ha invitati a casa sua. Dobbiamo essere tutti severamente in tuta, hai quindici minuti per cambiarti" e riattaccò senza lasciarmi il tempo di poter rifiutare.

Decisi di scendere dal letto e scegliere qualcosa di decente da mettermi; Andrea aveva detto che era obbligatorio indossare una tuta, ero sicurissima che Sharpey e le sue ochette avrebbero indossato una tuta rosa; io invece indossai un pantalone di tuta nero con ai lati delle righe bianche e i polsini, una canotta bianca e una felpa nera; feci la coda alta, misi solo un po' di mascara e scesi le scale cercando di non svegliare mio fratello. Uscita da casa misi le scarpe e andai verso la macchina di Andrea

"Tu sei tutto scemo" gli dissi dandogli un pugno nel braccio

"Non ti lamentare! Si chiama adolescenza, non potrai mai più fare queste cose, comunque sei bellissima"

"Grazie scemo, ma non sei ancora perdonato" dissi facendo la linguaccia

Sbuffò, parcheggiò la macchina e chiamò Kyle per far aprire la porta. "Perché non bussi?" chiesi ad Andrea

"Non dobbiamo fare troppo rumore perché la madre di Sharpey dorme" rispose

"Aspetta! Cosa ci fa la madre di Sharpey a casa di Kyle?" iniziai a pensare a tradimenti, uccisioni e altre cose stupide

"Kyle e Sharpey sono cugini anche se vivono insieme perché i genitori di Sharpey hanno adottato Kyle"; avrei voluto fare altre domande ma la porta si aprì e Kyle ci invitò ad entrare, credevo mi avrebbe fatta rimanere fuori casa; ero una stupida!

"Mancavi solo tu Andre" disse Kyle "anzi voi" si corresse. Mi sentivo a disagio, un po' agitata e poi capì il perché... Avevo gli occhi di Sharpey posati su di me

"Hey Clary! Non ti aspettavamo" dissero i ragazzi "siamo felici che tu sia qui ed è assurdo che struccata sei ancora più bella" disse Luke facendomi diventare rossa

"Ehm... Grazie mille" risposi ancora con il volto in fiamme.

"Allora che facciamo?" chiese Luke "io ho portato la vodka"

"Sei scemo Luke?" intervenne Chad "domani anzi oggi abbiamo scuola e poi non possiamo svegliare la signora Roza"; Chad era sempre molto sicuro di sè, era molto bello e sembrava il più maturo di tutti, per questo mi dispiaceva che continuava a perdere il suo tempo con Brittany. Ma lui sembrava amarla davvero infatti in quel preciso momento si stava avvicinando alla ragazza per lasciarle un passionale bacio sulla bocca...forse gli piaceva perché a differenza delle altre due era castana e sembrava più semplice e più buona.

"Grazie Chad" intervenne Sharpey sorridendo all'amico; ero curiosa di conoscere il segreto di Sharpey.

"Io avevo pensato di vedere un film" disse Kyle "così chi vuole può dormire. Ho puntato la sveglia per le 05.30 per lasciarvi tutto il tempo per svegliarvi e tornare a casa senza che i genitori riescano a scoprirvi e avrete anche il tempo necessario per prepararvi per la scuola" concluse il ragazzo misterioso. Non avevo mai sentito parlare così tanto Kyle in mia presenza, e non potevo nascondere che la sua voce faceva venire i brividi, era molto profonda e sembrava far trasparire qualcosa che nessuno era in grado di vedere; non riuscivo a sopportare la sua indifferenza nei miei confronti all'inizio, ora invece la sua indifferenza alimentava la mia curiosità e il mio desiderio di conoscerlo.

Le ragazze della scuola mi avevano parlato moltissimo di lui, erano le sue stalker, quindi lo conoscevano abbastanza bene: era dannatamente bello ma nessuna ragazza del liceo era mai riuscita a conquistarlo o ad averlo nemmeno per una notte; preferiva uscire con le ragazze più grandi perché lui preferiva divertirsi senza mettere di mezzo i sentimenti. Non si approfittava delle ragazze anzi, erano sempre state loro a pregarlo di trascorrere insieme del tempo. Prima non avrei mai provato a capire queste ragazze ora invece avrei voluto avere il coraggio di chiedergli di passare del tempo insieme a me; ero così concentrata e immersa nei miei pensieri da non rendermi conto che tutti ormai avevano preso sonno... Tutti tranne lui che sembrava essere concentrato a scrutarmi, come se volesse capire e conoscere la mia parte più intima.

"Dormono tutti... Ma come fanno?" chiesi prendendo un po' di coraggio

"Già. Guardali sembrano dei bambini dell'asilo, voglio sentirsi grandi, padroni della notte ma alle 9 di sera già dormono" rispose senza guardarmi

"Hai proprio ragione" dissi facendomi scappare una risata e vidi che anche lui stava ridendo; per me questo era un grande passo in avanti; finimmo di vedere il film in silenzio e aspettammo il suono della sveglia.

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora