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Trascorrere del tempo con Chris mi faceva stare bene; era lui la mia àncora, era lui il mio guerriero, colui che nonostante tutto e tutti sarebbe rimasto al mio fianco; era lui la mia stessa vita e più passavano i secondi, i minuti, le ore, i giorni e gli anni, più mi rendevo conto di quanto lui fosse davvero fondamentale per me.
Quella sera mi era bastato stare un poco con lui, sentire il suo profumo, il suo calore, per stare bene... Ero riuscita a risalire a galla, a ritornare in me; avevo promesso a lui e a me stessa di non soffrire mai più per un ragazzo, sarei ritornata la vecchia Clary, determinata e sicura di sè. Non avevo bisogno di un ragazzo se avevo mio fratello al mio fianco.

Dormire con lui mi faceva ritornare bambina, mi faceva ricordare la mia infanzia. Ero sempre stata possessiva e appiccicosa nei confronti di mio fratello, la notte lo costringevo a venire a dormire nella mia stanza e rimanere lì fino a quando non sarei riuscita a chiudere gli occhi. Ricordai tutte quelle volte che quella peste mi obbligava a rubare i soldi a nostro padre per poter uscire. O tutte quelle volte che stavo male e lui tornava da scuola con un peluche nuovo o con un nuovo libro. Ricordai il mio primo saggio di danza, la paura che avevo prima di salire sul palcoscenico e lui, il mio guerriero, pronto a sostenermi. Ricordai di quando ogni anno, dopo ogni esibizione, lui entrava nel mio camerino con un mazzo di rose blu e bianche piene di brillantini, dicendo a tutti che io ero la sua ragione di vita. Ricordai di quando, un giorno, mi fece piangere a causa della sua lezione di anatomia, mi spiegò come funzionava il ciclo mestruale, avevo solo quattro anni! Era normale che tutto ciò mi avrebbe fatta terrorizzare.
Per me lui aveva sempre fatto di tutto, aveva rinunciato alla sua adolescenza, ai suoi viaggi con gli amici, per badare alla sua sorellina che soffriva di disturbi alimentari. Aveva sacrificato la sua vita per proteggermi e io non avevo mai fatto nulla per lui, almeno fino a quel momento.

Prima di andare a dormire mi aveva parlato della sua relazione con Charlotte, delle sue paure e delle sue sicurezze. Non era mai stato bravo a portare avanti le relazioni serie e noi ragazze di certo non rendevamo la cosa semplice. Mi aveva confidato di voler organizzare una bella sorpresa alla sua ragazza, qualcosa che l'avrebbe lasciata senza parole; ma non sapeva cosa fare e non avrebbe voluto lasciarmi da sola un'altra domenica. Ma io ero una ragazza e sapevo benissimo cosa le ragazze adoravano, soprattutto una ragazza come Charlotte e poi ero una bravissima organizzatrice di eventi... No, non era vero! Ma per mio fratello avrei fatto il possibile.

Mi alzai dal letto, facendo attenzione a non svegliare quel ragazzone, indossai una sua felpa e andai nella cucina dei miei nonni. Lì avrei potuto fare tutto il rumore possibile tanto la casa era vuota, i miei nonni e i miei genitori erano andati a fare un week-end in una Spa. Avevo tantissime idee in mente, sapevo di poter organizzare una giornata davvero stupenda. Decisi di organizzare prima la loro colazione: preparai gli ingredienti necessari per realizzare la torta Donut, la preferita di Charlotte e la torna Mars, la preferita mia e di Chris.
La prima era una torta, anzi un ciambellone, aromatizzato alla vaniglia e al limone con all'interno una morbida crema pasticciera profumata all'arancia e sopra una glassa rossa con i nomi dei due innamorati scritti in bianco e adornati di zuccherini a forma di cuore. La seconda, quella che più amavo realizzare, era molto calorica; l'ingrediente principale ovviamente era la barretta Mars, fortunatamente Taylor, che conosceva i gusti miei e di mio fratello, quella mattina ne aveva preso una grande quantità. Per prima cosa foderai la tortiera, tagliai a pezzetti le barrette Mars (mangiandone qualcuna) e andai a fonderle al microonde. Aggiungere i chicchi di riso e amalgamarli insieme al cioccolato fuso, era la parte che più mi divertiva. Infine bisognava versare l'impasto nella tortiera, a forma di cuore ovviamente, versare il cioccolato fuso di sopra e la seconda torta era pronta! Preparai anche un'aranciata, un po' di latte, il caffè e misi tutto in un cestino da picnic, che nascosi nel portabagagli dell'auto di mio fratello. Andai a fare benzina e sincronizzai come destinazione il Battery Park, un bellissimo parco sul molo da dove si riusciva a vedere da lontano la Statua della Libertà e i battelli che solcavano le acque. Mi sembrava il luogo ideale dove fare colazione, contemplando l'orizzonte. Dopo avrebbero avuto la possibilità di pranzare e trascorrere l'intero pomeriggio in una Spa, rilassarsi facendo uno stupendo itinerario di coppia. Infine avrebbero indossato gli abiti da sera, scelti dalla madre di Charlotte, che avevo svegliato nel cuore della notte, per trascorrere una meravigliosa serata all'Empire State Building, il grattacielo simbolo di New York, da cui era possibile ammirare tutta la bellezza di Manhattan. Avevo disturbato il proprietario del grattacielo alle tre del mattino, mi dispiaceva aver interrotto il suo sogno, ma avevo assolutamente bisogno di un suo favore e si sapeva benissimo, nessuno poteva dire di no alla mia famiglia, soprattutto a mio nonno... Beh avevo sempre odiato ricorrere al mio cognome per ottenere qualcosa, ma avrei fatto un'eccezione per quella sera.

Finii di organizzare tutto alle cinque del mattino, presi il motore per andare a comprare un mazzo di rose rosse a Charlotte, accompagnate da un biglietto, che la invitava ad essere pronta per le sette del mattino. Ero molto fiera di me, avevo fatto un lavoro con i fiocchi; ma tutto questo lavoro mi aveva fatto perdere le forze così tornai in camera di Chris per continuare a dormire. Entrata in camera, in punta di piedi, notai sul suo comodino una scatola rossa; spinta dalla mia curiosità, mi avvicinai e aprii il cofanetto. All'interno trovai, con mia grande sorpresa, una bellissima collana di brillanti; decisi di complimentarmi con mio fratello scrivendogli un biglietto

La collana è stupenda... Non dimenticarla a casa, penso che oggi ti servirà!
Buona giornata, ti voglio bene

Tua Clary

Era inutile dire che ai due innamorati la mia sorpresa era piaciuta tantissimo, avevano continuato a mandarmi foto e messaggi per tutta la giornata.

Alla fine per quella giornata trovai due ottimi ragazzi, Luke e Aiden. Nell'ultimo periodo trascorrevo molto tempo con loro, eravamo gli unici single e le persone che sentivano maggiormente la mancanza di Kyle. Questi due ragazzoni erano sempre pronti a raggiungermi ovunque mi trovassi. Mi avevano riempita di complimenti per il mio nuovo look e mi avevano portata in giro per Manhattan facendo la parte dei fidanzati gelosi, era stato davvero uno spasso trascorrere la giornata con loro. A volte avevo paura che loro non stessero mentendo, che loro potessero provare qualcosa per me; mi tenevano per mano, mi facevano regali, mi offrivano la cena e nell'ultimo periodo mi salutavano in modi davvero imbarazzanti. Inoltre, quando restavamo a dormire insieme, mi abbracciavano e mi schiacciavano, il mio letto era troppo piccolo per tre persone, tra cui due giganti. Soffrivamo tutti per amore, ma non parlavamo mai di altre persone, esistevamo solo noi tre e qualsiasi cosa fosse alcolica.

Ero davvero fortunata, mi guardavo allo specchio e vedevo una ragazza felice; l'Italia e tutti i problemi che avevo lasciato lì, sembravano essere scomparsi. Sembrava tutto un terribile incubo dal quale ero riuscita a svegliarmi.

Spazio autrice
Scusate la mia assenza, ma sono stata fuori per un poco... La linea era orrenda così ho deciso di tornare prima dal mio posto di assoluto relax per poter riprendere la storia.
Domattina pubblicherò l'altro capitolo e entro sabato spero di riuscire a pubblicare tantissimi altri capitoli

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora