Era passato davvero poco tempo dal nostro trasferimento, ma io in quel momento riuscivo a sentirmi davvero a casa, come non mi ero mai sentita. Mi sembrava di aver trascorso tutta la mia vita qui, di conoscere la città, la scuola da tutta la vita; ciò che mi pesava era non vedere molto mamma e papà e a volte anche Chris, ma pensavo che all'inizio fosse normale perché ancora non eravamo riusciti a organizzarci... Al momento dovevamo accontentarci di trascorrere solo la domenica con tutta la famiglia.
Quel pomeriggio decisi di andare ad allenarmi insieme a Chris nella palestra dei nonni; sì ero pazza! Non avevo lezione di danza eppure stavo andando ad allenarmi, ma non potevo farci nulla, non riuscivo a stare senza fare nulla.
La palestra dei nonni si trovava al piano terra, era davvero grande come si poteva immaginare vedendo il resto della casa: le pareti erano occupate da specchi per poter controllare il movimento del proprio corpo da tutti i punti di vista, c'erano attrezzi di ogni genere, perché al nonno piaceva tenersi in forma, e infine c'erano due spogliatoi con le docce e gli armadietti."Come mai ti alleni così presto?" chiesi a mio fratello
"Tra un po' dovrebbe arrivare Charlotte perché vuole che le faccia da istruttore così ho pensato di allenarmi sul serio almeno per un'ora"
"Oh... Charlotte! Beh tranquillo andrò via pure io perché ho le prove con Andrea"
"Grazie sorellina" disse facendomi l'occhiolino e andando ad accendere lo stereo. Decisi di fare esercizi per le braccia, erano sempre state il mio punto debole e dovevo per forza lavorarci di più! Dovevo essere perfetta prima dei provini; dopo un'ora e mezza di allenamento decisi di andare a fare una doccia e cambiarmi. Uscita dalla doccia, sentii delle voci così decisi di andare a salutare Andrea e Charlotte. Trovai la ragazza avvinghiata a mio fratello che rideva e urlava, mentre Andrea continuava a prenderli in giro.
"Era ora! Mi stava salendo il diabete" disse il mio migliore amico prendendomi in braccio, proprio come aveva fatto prima Chris con sua sorella
"Smettila di fare il cretino e mettimi giù!! Andiamo a provare prima che arrivi mia nonna" dissi e Andrea fece ciò che gli avevo chiesto "ragazzi noi andiamo, ciao Charlotte" urlai uscendo dalla palestra.
Portai il mio migliore amico nella sala giochi dove avevo fatto portare il mio pianoforte per potermi esercitare, decidemmo di fare prima uno spuntino, pane e Nutella ovviamente; e dopo circa mezz'ora di relax iniziammo a provare. La canzone ormai era quasi perfetta ed ero sicura che a mia nonna sarebbe piaciuta.
"Nonnaa! Sei arrivata finalmente" dissi abbracciandola " io e Andrea dobbiamo farti sentire una cosa". La portammo nel suo studio per non essere disturbati da Chris e Charlotte (o meglio per lasciare loro la casa libera). Iniziammo a suonare e a cantare la canzone di Andrea, che sembrava essere più tranquillo del solito; mia nonna invece aveva chiuso gli occhi per ascoltare la canzone con il cuore , come diceva sempre a me. La canzone le era piaciuta davvero tanto, aveva alzato solo un poco la tonalità e ci aveva portati nella sala registrazione dell'Accademia quel pomeriggio stesso. Si era complimentata con Andrea perché non credeva fosse in grado di scrivere, ma in realtà era davvero molto bravo e lei ne era rimasta davvero colpita tanto da proporgli di lavorare insieme per aiutarlo a comporre nuove canzoni. La sala registrazioni era più piccola di quanto mi aspettassi, tutta rossa con microfoni, strumenti e altre attrezzature. Quella sera tornammo a casa tardissimo senza aver finito di registrare.
Il resto della settimana passò velocemente: i professori avevano finito di spiegare e avrebbero aspettato minimo due settimane prima di iniziare i test o le interrogazioni, a ricreazione stavo con i miei amici a parlare della festa che ci sarebbe stata quel sabato sera, era la serata di Halloween ma a nessuno andava di partecipare a una festa in maschera, così avevamo deciso di trascorrere la serata tra di noi. Il pomeriggio mi andavo ad allenare e la sera andavo a registrare la canzone insieme ad Andrea. Ormai era quasi pronta; rimaneva solo da aspettare la copia della registrazione per poi farla sentire ai nostri amici. Andrea ci teneva tanto così avevo accettato di far sentire la canzone a patto che non dicesse a nessuno che ero io la ragazza che cantava.
***
Era finalmente arrivato il sabato pomeriggio e io non vedevo l'ora di arrivare a casa di Luke per passare una serata diversa. Iniziai a indossare infiniti abiti prima di riuscire a scegliere, non sapevo mai cosa indossare anche se l'armadio era pieno di vestiti. Alla fine optai per un vestitino corto nero, con la gonna a campana, un paio di stivali grigi con il tacco che arrivavano alla caviglia, due bracciali in cuoio neri per nascondere le cicatrici, un filo di trucco e un bel rossetto rosso tanto per sentirmi diversa. Ricevetti un messaggioAiden:Tra dieci minuti sono da te! Non accetto un no come risposta e non ti dimenticare della promessa 😉
Io:Perfetto! Io sono già pronta
Entrai in casa per avvisare che sarei uscita, come immaginavo mia madre e mio padre non c'erano così avvisai i miei nonni che sembravano davvero felici di avere la casa tutta per loro. Dopo averli salutati e aver augurato loro una buona serata, uscii di casa e raggiunsi davanti il portico Aiden in tutto il suo splendore, pantaloni beige, maglioncino nero e capelli ancora umidi
"Sei bellissima stasera!" mi disse dandomi un bacio sulla guancia e aprendomi lo sportello della sua macchina
"Grazie Aiden anche tu stai molto bene stasera e... Hey! Hai un bella macchina"
"Grazie mille Clary! Ora ho capito come conquistarti: macchine e motori" disse ridendo prima di mettere in moto la macchina. Il viaggio fu breve e piacevole, Aiden mi raccontò ciò che aveva fatto durante la giornata e mi riempì di domande.
Ad accoglierci fu Luke con il suo solito sorriso a trentadue denti
"Benvenuti ragazzi! Clary stai benissimo oggi e che ci facevi in macchina con quell'orso?"
"Le ho dato un passaggio idiota" disse Aiden dando un pugno nel braccio dell'amico.
Salutammo anche il resto dei ragazzi: Chad e Brittany erano abbracciati, Kyle e Mercedez stavano chiacchierando e scherzando mentre Sharpey e Andrea stavano ordinando le pizze che, fortunatamente, non tardarono ad arrivare. La serata sembrava procedere bene, i ragazzi avevano dato inizio alla battaglia delle patatine combinando un vero disastro per terra ma a Luke non sembrava importare, avrebbe sicuramente chiamato la domestica la mattina dopo... Lui era così, come dire, spensierato e allegro da fare invidia a tutti; non diceva mai di no, non si tirava mai indietro."Che ne dite di giocare a obbligo verità per ricordare i vecchi tempi? Non ci giochiamo da un po'" disse il padrone di casa iniziando a prendere la bottiglia
"Ohh! Io ci sto" disse Mercedez seguita dal resto dei ragazzi; decisero di abolire i baci per non creare discorsi e io ne fui davvero molto felice
"E tu?" Chiese Sharpey "troppo innocente per giocare?"
"Gioco pure io" dissi sedendomi tra Luke e Andrea
All'inizio il gioco sembrava divertire tutti, Mercedez aveva dovuto fare uno spogliarello insieme a Luke, Aiden aveva dovuto chiamare un'amica di sua nonna per farle uno scherzo, Kyle era dovuto uscire a lavare la macchina di Luke e io avevo dovuto bere qualcosa di schifoso; avevamo dovuto pubblicare stati assurdi su Facebook e foto improponibili su Instagram, chiamare i genitori dicendogli che sarebbero diventati nonni e altri scherzi... ma le cose non potevano andare sempre bene per me... Ero Clary Evans, la solita sfigata!
"Clary obbligo o verità" chiese Mercedez "immagino nuovamente verità, sei così noiosa"
"Questa volta scelgo obbligo" dissi sfidandola
"Oh! Abbiamo preso la pillola del coraggio! Eh brava... Allora ti obbligo a toglierti i bracciali che porti sempre ai polsi e che non vuoi mai togliere nemmeno quando facciamo educazione fisica, voglio scoprire cosa ci nascondi" disse l'ochetta lasciando tutti senza parole.... E ora? Cosa avrei dovuto fare? Non potevo dire loro la verità, non ero pronta!
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La ragazza delle STELLE
RomanceClary è una normale ragazza italiana che non ha mai vissuto pienamente e serenamente la sua adolescenza perché vittima di bullismo. Sarà un trasferimento a cambiare la sua vita... Si trasferirà a New York per motivi familiari, ma riuscirà finalmente...