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Il venerdì e il sabato non successe nulla di diverso, la solita routine: solite strade, solite strade, solita scuola, soliti professori e soliti compagni. Mi ritrovai spesso a ripensare a ciò che mi aveva confidato Andrea sulla signora Roza, su Kyle e Sharpey e mi pesava non poter fare nulla per consolare quelli che ormai ritenevo persone importanti, magari Sharpey un po' meno. I due cugini erano dei bravissimi attori a mensa continuavano a comportarsi normalmente, a fare finta di nulla organizzando la solita serata del sabato a casa loro, non avevano parlato a nessuno di ciò che stava accadendo e nessuno aveva avuto il coraggio di fare domande. Il venerdì pomeriggio miss De La Crois dovette lasciarci, si complimentò con me e mi lasciò il suo biglietto da visita così avrei potuto chiamarla per fare il provino e raggiungerla a Parigi quando avrei voluto. Quel sabato pomeriggio purtroppo dovetti stare a casa a studiare perché durante la settimana ero stata molto impegnata con le lezioni di danza e avevo trascurato lo studio, non potevo permettermi di rimanere indietro con il programma perché a breve sarebbero iniziate le verifiche orali e scritte. Decisi di iniziare dalle materie scritte, quelle più facili e veloci da finire, per poi passare alle materie orali; studiai quasi quattro ore ma alle 18.30 senza rendermene conto mi addormentai con la testa sul libro di storia, il Cinquecento non era un secolo particolarmente interessante. Alle 19 fu un messaggio a svegliarmi, facendo anche sbattere la testa contro la scrivania

Aiden: Bellissima! Fra un'ora sono da te, andiamo con il tuo motore a casa di Kyle vero? Ti ricordo che ho vinto la scommessa 😉

Io: Tranquillo, non l'ho dimenticato! Ti aspetto fra un'ora allora😉
Ero in ritardissimo e dovevo ancora lavarmi, scegliere i vestiti, indossarli e truccarmi. Feci la doccia più veloce che avessi mai fatto in diciassette anni, sistemai i capelli facendo una semplice treccia, indossai i jeans a vita alta, che avevo comprato quel giovedì con Brittany, una camicetta nera corta che lasciava scoperto l'ombelico, presi le mie francesine nere, amavo quelle scarpe, e andai a sistemare il trucco aggiungendo un po' di rossetto. Riuscii ad essere pronta in un'ora esatta, non ci ero mai riuscita (anche perché non uscivo molto spesso), potevo essere fiera di me!

Aiden: Sono fuori! Non farmi aspettare ❤️
Non risposi al messaggio per non perdere altro tempo, presi il mio amato giubbotto di pelle e le chiavi della moto e raggiunsi Aiden, che a novembre indossava ancora una semplice maglietta a maniche corte, un pazzo era!
Salutai il mio amico, che come sempre mi riempì di complimenti e lo ringraziai per avermi svegliata. Gli spiegai che avevo studiato tutto il pomeriggio dunque non avevo potuto cercare né lui né Luke e che mezz'ora prima del suo messaggio mi ero addormentata mentre sottolineavo un capitolo di storia, mi ero anche sporcata il naso con l'evidenziatore e avevo dovuto perdere un po' di tempo per cercare di rimuovere i segni...

"Sei la solita sbadata" mi disse Aiden avvicinandosi a me e dandomi un bacio sulla punta del naso

"Smettila di ridere e di prendermi in giro prima che decida di non farti nemmeno sfiorare il mio motore" mi finsi offesa

"Oh no! Non esagerare, mi tappo la bocca" disse mimando il gesto della cerniera che chiudeva la bocca.
Il tragitto in moto fortunatamente fu breve, Aiden non guidava affatto male, a volte andava un po' troppo veloce facendomi spaventare ma alla fine andò tutto bene. Rimaneva il fatto che preferivo guidare io la mia moto e non essere il passeggero, ma per una volta poteva andare.

Ad attenderci alla porta non ci furono i due cugini Anderson, ma Luke che ne approfittò per lamentarsi del nostro ritardo "Finalmente siete arrivati! Le pizze stavano già diventando fredde e io ho fame"

"Colpa della ragazzina che si è addormentata" ripose Aiden andando a salutare il resto dei ragazzi

"Veramente io sono stata puntualissima e ti conviene chiedere un passaggio per il ritorno, caro"

"Ti chiameremo Clary l'orologio svizzero" intervenne il mio migliore amico ricevendo un bellissimo dito medio

"Eh dai Clary, stiamo scherzando" disse Aiden con gli occhi dolci ma io lo ignorai facendo finta di essere offesa; il discorso continuò per altri 10 minuti minimo ma qualcuno intervenne mettendo fine a tutto

"Possiamo mangiare o dobbiamo ancora sentire i vostri discorsi da ragazzini innamorati?" ovviamente era Kyle il guastafeste

"Geloso?" dissi io, sfidandolo

"Io geloso?" e scoppiò a ridere "e di chi dovrei esserlo? Di Aiden? No grazie, preferisco le ragazze" disse iniziando a dividere le pizze.
Decisi di lasciare perdere quel discorso, mi aveva detto praticamente che per lui ero peggio di un maschio, che sarebbe stato meglio stare con Aiden piuttosto che con me... Cercai di giustificarlo, magari era solo nervoso; doveva essere così, era nervoso per sua zia quindi dovevo solo fare finta di nulla e mettere a tacere la mia linguaccia. La serata fortunatamente proseguì senza altre frecciatine o battutine, mangiammo la pizza guardando un film d'azione, parlammo del più e del meno e poi ascoltammo qualche canzone.

All'improvviso Andrea si avvicinò a me e mi fece allontanare dagli altri; era arrivato l'audio della nostra canzone ed era venuto molto bene... Avrebbe voluto farla ascoltare agli altri e io accettai, ovviamente senza svelare l'identità della cantante. Era una cosa stupida, ma non mi ero mai sentita brava nel canto e forse avevo solo paura di essere giudicata.

"Ragazzi" urlò Andrea mettendo fine al balletto sexy di Mercedez "devo farvi ascoltare una cosa... Sapevate già che avevo provato a comporre un pezzo e beh mi è appena arrivato l'audio della registrazione! Sono davvero emozionato e vorrei condividere il mio entusiasmo con voi che mi avete sempre sopportato e supportato perché in questa canzone c'è anche un pezzo di ognuno di voi" tutti rimasero stupiti ma felici e incitarono Andrea a far sentire loro il brano "promettetemi che dopo mi direte con sincerità cosa ne pensate" finii il mio migliore amico andando a collegare il cellulare alla cassa e azionando la canzone.

Era stato davvero strano per me ascoltare la mia voce registrata, non ero abituata... La nonna mi diceva sempre che era un buon allenamento registrare la propria voce e riascoltarla per poter correggere da sola i miei errori ma a me sembrava così innaturale. Decisi di non guardare i ragazzi per non far capire nulla, cercai di sembrare meravigliata tanto quanto loro; Brittany e Sharpey si erano anche emozionate e ammetto che anche a me era scappata qualche lacrimuccia. La canzone era davvero molto bella e il testo e la musica erano a tratti malinconici e a tratti frizzanti, la canzone parlava di amicizie, tradimenti e amore e sembrava davvero che in quella canzone ci fosse una parte di ognuno di noi.

"Allora che ne pensate?" disse Andrea palesemente nervoso

"È-è stupenda!" rispose Sharpey asciugandosi le lacrime e io e Britt la imitammo

Anche i ragazzi si complimentarono con l'amico e lo obbligarono a scrivere dei testi per la loro band; erano tutti curiosi di conoscere la cantante ma Andrea mantenne la promessa
"Quindi non ce la farai conoscere?" Chiese Luke

"Non ora... Magari in futuro" rispose Andrea

"Sarebbe bello poterla conoscere e magari chiederle di cantare qualche brano con noi" continuò Chad

"È la voce più bella che abbia mai sentito" questa volta a parlare fu Kyle; mi pentii di non aver detto loro che ero io la cantante, ero così stupida!!
Andammo via tutti quanti alle due del mattino, tutti distrutti, soprattutto i ragazzi che avrebbero dovuto giocare quel pomeriggio. Tornai in moto insieme ad Aiden che continuava a parlare della canzone di Andrea e della misteriosa ragazza; io invece non riuscivo a non pensare a ciò che aveva detto Kyle quella sera...

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora