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Subito dopo la cerimonia Kyle e Sharpey ci vennero a ringraziare per tutto quello che avevamo fatto e per aver reso davvero memorabile l'addio alla loro madre. Ci chiesero di lasciarli soli con la famiglia per la sepoltura e per poter salutare un'ultima volta la signora Roza.
Tutti noi ragazzi decidemmo di tornare a casa per cambiarci e indossare qualcosa di più comodo per la cena di questa sera con i nostri amici. Avevamo deciso di far trovare loro la cena pronta e di restare tutta la notte in modo da non farli rimanere e sentire soli.

Tornai a casa con Andrea, lui aveva qualche cambio a casa mia, perché dopo gli allenamenti a volta faceva lezione con mia nonna e quindi rimaneva a dormire da me. Andammo al piano di sopra per poterci cambiare, lui usò il bagno di mio fratello e anche i suoi vestiti; adorava i vestiti di mio fratello così li prendeva sempre in prestito, un prestito che durava sempre molto ma molto tempo. Feci una doccia calda per poter rilassare i muscoli, decisi di non fare lo shampoo per poter acconciare i capelli in una treccia a spiga. Indossai una tuta adidas grigia con le strisce bianche e un paio di air force bianche; misi un poco di mascara e andai in camera di mio fratello per vedere se il mio migliore amico fosse pronto. Anche lui aveva scelto di indossare una tuta grigia, ma le strisce e le scarpe erano nere.

Andammo a casa dei nostri amici per poter preparare la cena, Andrea aveva le loro chiavi di casa e questo ci avrebbe permesso di preparare una piccola sorpresa a Kyle e Sharpey. Andrea sarebbe andato a prendere i due fratelli, Mercedez e Brittany si sarebbero occupate della casa, il resto dei ragazzi avrebbero fatto la spesa e io avrei preparato la cena: carbonara, cotoletta con le patatine e insalata di fagiolina, pomodoro, cipolle e patate. Erano dei piatti abbastanza semplici ma molto buoni, inoltre erano le mie specialità. Peccato che per fare l'insalata avrei dovuto usare ingredienti surgelati e non freschi. I ragazzi riuscirono ad arrivare prima di quanto mi aspettassi, permettendomi di cucinare con calma e aiutandomi a pelare le patate e tagliare i pomodori facendomi finire tutto prima dell'arrivo dei padroni di casa.

Andrea portò i nostri amici a casa verso le nove di sera, avevano gli occhi gonfi e la faccia stanca. Andarono a fare subito una doccia calda e a cambiarsi d'abito.
Durante la cena sembrava essere tornato tutto come prima; i ragazzi scherzavano e mangiavano tranquillamente, discutevano dell'inizio del campionato e della gara fra band mentre le ragazze mi riempivano di complimenti per la cena e mi chiedevano di rivelare loro qualche mio segreto.

"Dovremmo farti conoscere lo chef Davery; è lo chef più famoso degli USA, gli faresti concorrenza" disse Luke interrompendo tutti quanti e facendoci scoppiare a ridere... Solo lui poteva dire una sciocchezza del genere, era sempre il solito

"Luke, lo chef Davery è suo nonno" disse Kyle tirandogli un piccolo pugno sul braccio

"Ohh! Non lo sapevo... Ecco perché sei brava allora" e fece spallucce; ovviamente continuammo a prenderlo in giro per tutta la sera ma a lui non sembrava dispiacere, gli piaceva essere al centro dell'attenzione

Dopo cena decidemmo di vedere qualche altra puntata di Arrow, o freccia verde; un giustiziere dal cappuccio verde che con arco e frecce cercava di fare giustizia a Starling City. Kyle era ossessionato da questa serie tv, conosceva a memoria ogni singola puntata ma continuava a costringere i suoi amici a guardare le repliche insieme a lui e quel giorno nessuno poteva dirgli di no. Nessuno riuscì a seguire la puntata per più di dieci minuti, il sonno ebbe la meglio; eravamo tutti dentro i nostri sacchi a pelo a dormire. Io mi trovavo tra Luke e Kyle, entrambi sembravano avere come unico obiettivo quello di disturbarmi tutta la notte; mi toglievano il cuscino, poi la coperta, si buttavano sopra di me, mi facevano il solletico ma alla fine riuscii a scappare e a chiudermi in camera di Kyle per poter dormire senza essere disturbata.

Qualcosa, un rumore forse, interruppe il mio sonno; mi alzai, uscii dalla camera di Kyle e andai al piano inferiore... Notai subito che lui, il ragazzo che mi tormentava poche ore prima, non c'era più. Lo cercai dappertutto, in cucina, nei bagni, nelle camere da letto ma nulla. Cercai di controllare nel giardino; sentii dei suoni, una melodia provenire dal fondo del giardino, proprio nella parte più nascosta e buia di questo. Iniziai a camminare sentendo la musica divenire più forte e chiara ad ogni passo; quei suoni mi portarono ad un albero che faceva da base ad una casetta in legno sulla quale vi era poggiata una scala. Salii le scale e rimasi nascosta ad osservare Kyle che suonava e cantava.

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora