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Il canto del gallo interruppe il mio sogno; aprii gli occhi ma non vidi Chris, trovai però un bigliettino sul comodino

Penso di aver vinto la sfida... vi spetto a colazione

Ero ancora tutta sudata a causa dell'incubo e le lenzuola erano buttate per terra.

Scesi dal letto, sistemai la camera e iniziai a vestirmi. Al piano di sotto trovai il nonno, la nonna e Chris (con un sorriso strano), seduti a tavola.

"Buongiorno a tutti. Chi ha preparato questa splendida colazione?" chiesi baciandoli

"Tuo fratello é stato davvero molto bravo" disse la nonna dimostrando quanto fosse orgogliosa di lui; ovviamente non conosceva il vero motivo è questo mi fece ridere.

"Ha chiamato ieri sera vostro nonno William, vorrebbe che passaste qualche giorno con lui e Eleanor a Manhattan" disse nonno Poldo a me e Chris

"Oh certo! Entro la fine del mese andremo a trovarli" disse chris

"Avete sentito mamma e papà? Stanno bene? Quando verranno?" chiesi

"Ieri ho parlato con la mamma" disse mia nonna "stanno bene ma hanno avuto molti impegni lavorativi"

Ci raggiunsero anche Andrea e Charlotte e la colazione proseguì allegramente, Chris continuava a vantarsi davanti Charlotte e lei lo riempiva di complimenti; formavano davvero una bella coppia. Alle 06.15 eravamo già tutti a lavoro: la nonna era in cucina a tagliare le verdure, il nonno e Chris erano ad occuparsi dei campi mentre io, Charlotte e Andrea ci occupavamo degli animali.
Alle 7 il nonno raggiungeva la nonna in cucina e noi ne approfittavamo per rendere più divertente il lavoro: Chris e Andre facevano le gare con i trattori, io e Charlotte pulivamo la casa e le stalle oppure tingevamo le stalle. Alle 12.30 finivamo di lavorare e iniziavamo a prepararci per il pranzo; la pausa durava fino alle 16 e noi ne approfittavamo per andare in piscina, a fare una passeggiata o andare a riposare. Tutti i giorni erano organizzati nello stesso modo tranne il sabato...
                  
 

                            ***

"Stanca?" chiese Andrea buttandosi per terra

"Noooo, ma che dici!? Non sono mai stata meglio" risposi buttando i pennelli nel secchio; quel giorno avevamo finito di dipingere la stalla e il sole era davvero cocente

"Dai oggi è sabato quindi abbiamo tutto il pomeriggio libero ... che ne dici di venire in un posto con me?"

"Mmm non so... sono davvero distrutta Andre. Ma è sabato quindi non possiamo stare qui o il nonno ci darà altro da fare.. Chris e Charlotte vengono con noi?" chiesi; non avevo più visto quei due

"No, sono usciti stamattina... Quei due ci nascondono qualcosa!" disse Andrea alzandosi da terra

"Nemmeno a me" e scoppiai a ridere "ora però andiamo a cambiarci o faremo tardi" gli lasciai un leggero bacio sulla guancia e iniziammo a camminare

"Tra quaranta minuti giù" disse davanti la porta della mia camera " non ti aspetterò quindi cerca di essere puntuale" ; non riuscii nemmeno a sentire la fine della frase perché ero già in bagno a prepararmi.

Entrai nella mia camera e osserva un foto con me, Chris, Andre e Charlotte a cavallo, eravamo davvero piccoli e molto uniti.
Avevo sempre desiderato che mio fratello e Charlotte si mettessero insieme e in quel periodo trascorrevano davvero tanto tempo insieme. Chris le aveva confidato le sue paure, nate da quando mi aveva trovata svenuta in bagno e lei si era offerta di aiutarlo a controllarmi. Infatti passammo molto tempo insieme, facevamo shopping, mi insegnava nuove tecniche di seduzione, ci truccavamo e parlavamo un po' di tutto... mi aveva raccontato della sua esperienza da liceale e di come era riuscita a diventare popolare pur rimanendo sempre se stessa e mi diceva che ero davvero stupenda e che era sempre stata affascinata dalla mia bellezza e si capiva che era sincera.
Decisi di non perdere ancora tempo o avrei fatto tardi e non volevo fare arrabbiare Andrea; misi un top bianco con lo scollo a cuore, un paio di pantaloncini neri molto corti e dei sandali neri molto semplici; un po' di eyeliner e scesi.
Andai prima in cucina per salutare i nonni e dir loro che stavo andando via

"Nonna, io e Andrea stiamo andando a fare un giro. Non faremo molto tardi e salutami il nonno"

"Va bene tesoro, digli di andare piano."

"Si nonna, non preoccuparti" dissi abbracciandola

"State davvero bene insieme. Buon pomeriggio" disse sorridendo

Ecco lo sapevo! Non riusciva ad accettare che​ l'amicizia tra un ragazzo e una ragazza potesse esistere e aveva sempre sperato che tra me e Andrea potesse nascere qualcosa

"Nonna! Quante volte te lo devo dire? Non stiamo insieme, siamo solo amici" e uscii subito da quella cucina per non sentire altri discorsi perché conoscendola avrebbe iniziato a parlare di matrimonio, bambini e altre cose che in quel momento non mi interessavano.

La ragazza delle STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora