Chiave - tra verità e menzogna, di SlyCooper17

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Scusate se sono sparita, ma avevo due buoni motivi:
1) dovevo studiare per gli esami;
2) ho dovuto correggere questa storia.
Infatti ho notato che, fino ad ora, non ho dato il mio contributo alla grammatica. Ho perció deciso di correggere gli errori direttamente nei commenti. Da questo momento in poi la correzione grammaticale avverà con questo sistema, e ovviamente potrete cancellare tutti i commenti una volta pubblicata la recensione.

Bene. La trama di questa storia è molto articolata e benfatta, ricca di intrecci e avvenimenti che tengono il lettore in continua trepidazione. Tuttavia la maggior parte di questi eventi è inutile alla storia e, molto spesso, sono anche assurdi.
Un pratico esempio: la storia parla di ragazzo in possesso di un flauto che sta cercando di portarlo a Londra per venderlo, ma nel corso del suo viaggio incontra di continuo persone che vogliono sottrarglielo; la domanda è: come fa tutta questa gente a sapere o a scoprire che Pip ha questo flauto? Va bene l'origliara alle camere d'ospedale, va bene riconoscere il flauto quando cade di mano a Pip, ma anche lui, non ce la fa a capire che deve essere più discreto?

Ho trovato lo sviluppo degli eventi originale, di queste storie non se ne trovano tutti i giorni, ma lo stile è come se tendesse a riassumere gli eventi più che a descriverli, e priva spesso il lettore di rimanere incollato allo schermo per l'eccitazione e la tensione. Questo stile infatti smonta le atmosfere, differenziandole davvero poco le situazioni le une dalle altre e porta la storia ad un livello più basso di quello che meriterebbe. Oltretutto le descrizioni presenti si focalizzano su cose inutili, dicendoci quanti vasi ci sono e di che colore sono le pareti di una stanza tralasciando di descrivere i personaggi. Un esempio di mancata descrizione? Per tutto il libro l'aspetto fisico di Pip ma sopratutto di Aura ci è totalmente sconosciuto. Non sappiamo come si vestono, non sappiamo di colore hanno gli occhi ed i capelli, non abbiamo idea dei loro tratti somatici. E, sfortunatamente, anche le ambientazioni e che atmosfere sono mal descritte.

La grammatica, apparte qualche piccolo errore di battitura o ripetizione, è ottima, ma la sintassi è davvero un caos (ho passato tutto il tempo a correggere più che a leggere, e l'ho fatto solo fino al sesto capitolo). In tutta la storia i paragrafi sono chilometrici quando invece andrebbero separati almeno una decina di volte, il dialoghi sono scritti senza andare a capo e spesso le frasi sono formulate in maniera scorretta.
Il parlato è formulato in maniera davvero elementare, con il classico schema (e, assicuro, non ce n'è mai uno differente):
Io dissi: "bla bla"
Egli spiegó: "bla bla"
Loro osservarono: "bla bla"
È noioso continuare a leggere lo stesso metodo di introduzione di un dialogo perché non da slancio e non valorizza ciò che i personaggi dicono.

La caratterizzazione dei personaggi c'è, ma non riusciamo ad inquadrarli in modo completo. Hanno uno spessore psicologico, hanno delle motivazioni alla guida delle loro gesta, ma i loro valori ci sono quesi del tutto sconosciuti.

TRAMA: 8
ORIGINALITÀ: 9
SINTASSI: 5 (non si va mai a capo e spesso le frasi sono formulate in modo scorretto)
NARRAZIONE: 7 (la punteggiatura nei dialoghi)
STILE: 3 (troppo riassuntivo)
VOTO COMPLESSIVO: 32 su 50

CONSIGLI: @SlyCooper17 devi correggere interamente la storia per quanto riguarda l'andare a capo e la formulazione dei dialoghi (trova altri metodi invece che introdurre sempre con i due punti) e fai anche una revisione stilistica perchè, come ho detto prima, lo stile che hai un sarò abbassa di livello la storia.

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